Qatar 2022, il piede di Martinez come la stoppata di LeBron: quando una giocata decide il match

Il piede del Dibu Martinez consegna la Coppa del Mondo di Qatar 2022 all'Argentina, come la stoppata di LeBron porta il titolo NBA a Cleveland: quando con una giocata si decide il match

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È ormai calata la sera sull’Italia quando Lionel Messi, con in dosso un discutibile soprabito qatarino, alza al cielo, a 36 anni di distanza dall’ultima vinta in Messico, la terza Coppa del Mondo della storia dell’Argentina. Nel guardare le immagini alla televisione, nonostante la premiazione abbia preso la scena e l’hinchada sudamericana abbia già fatto partire la festa, rimane indelebile nella mente ciò che è successo nel corso del terzo minuto di recupero del secondo tempo supplementare. Al Lusail Iconic Stadium si attendono solo i calci di rigore per decretare la vincente della ventiduesima edizione del mondiale, ma la Francia sul piede destro di Randal Kolo Muani ha l’occasione di mettere il gol del 3-4 che chiuderebbe i giochi. L’estremo difensore della Scaloneta, Emiliano Martinez, non è d’accordo e compie una parata di puro istinto e tecnica, che manda la gara ai tiri dal dischetto. Il gesto del Dibu, per importanza, sarebbe stato infatti impossibile per la Selección riagguantare la parità e per difficoltà, ricorda la stoppata con cui LeBron James oscura la vallata ad Andre Iguodala durante la gara sette delle Finals NBA 2016.

LeBron oscura la vallata

Dopo essere stata sopra 3-1 nella serie, i Golden State Warriors vengono clamorosamente rimontati e sono costretti a giocare una difficile ed insidiosa gara sette contro i Cleveland Cavaliers. In palio lo scettro di campione NBA per l’anno domini 2016. È il 20 giugno e la Oracle Arena è pronta per assistere ad una partita, che lascerà il segno nella storia dello sport. I biglietti vanno a ruba, si parla di cifre mai sentite prima per un’evento cestistico e i protagonisti sono pronti a sfidarsi. Il clima è rovente e la partita scorre via veloce. Basso punteggio, tanta difesa, enorme livello di agonismo e qualche errore di troppo, portato dalla pressione. I presenti al palazzetto e quelli davanti gli schermi sono attoniti nel seguire la battaglia che vede coinvolti il 30 dei californiani Steph Curry e il 23 dei Cavalieri LeBron James. Due pesi massimi al centro del quadrato con attorno altri 8 sparring partner.

LeBron James
LeBron James

La sfida sarebbe già da consegnare negli archivi delle migliori gare di sempre, se non fosse che il The Chosen One non decida di innalzare ulteriormente il livello con una giocata che indirizza l’incontro e che scrive un’altra pagina di letteratura sportiva. Mancano meno di 2′ al termine della gara e il punteggio è inchiodato sulla parità a quota 89. Cleveland sbaglia un tiro e parte la transizione di Golden State: Andre Iguodala per Steph Curry, il quale schiaccia per terra per servire nuovamente il numero 9. Quello che accade negl’attimi immediatamente successivi è storia in movimento: LeBron scatta in difesa e saltando due passi dopo la linea del tiro libero appare come un lampo, oscurando la vallata. Flavio Tranquillo voce della partita per Sky Sport commenta così: “È una Gioconda non è una stoppata”, ed ha ragione. In seguito a quell’episodio vi sono ancora azioni e possibilità, ma gli Warriors sono sconvolti da quello che hanno vissuto e non segnano più. La partita la vincono i Cavaliers con il canestro nel finale di Kyrie Irving, tuttavia a deciderla è stata la chasedown di LBJ.

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Il Dibu Martinez cala la saracinesca

Quello di Qatar 2022 è sicuramente l’ultimo mondiale della carriera di uno dei più forti calciatori di tutti i tempi, Lionel Messi e gli occhi sono tutti puntati sul 10 e sulla sua Argentina. La sconfitta all’esordio contro l’Arabia Saudita alimenta i fantasmi delle precedenti edizioni, tuttavia questa volta la Selección è molto forte di testa e l’altro Lionel, Scaloni, dalla panchina la comanda alla perfezione ed effettua le scelte giuste. Gara dopo gara la consapevolezza di questa nazionale aumenta e superando anche ostacoli difficili, vedi alla voce Olanda e Croazia, si arriva fino alle finale. È il 18 dicembre del 2022 e il mondo intero è focalizzato sul Lusail Iconic Stadium, teatro dell’ultimo atto dei mondiali di calcio e a contendersi il trono insieme all’Albiceleste c’è la Francia. I campioni del Sud America vanno avanti 2-0, grazie al rigore del proprio capitano e al raddoppio di Angel Di Maria e conducono il match alla perfezione fino al 80′. Quando in 2′ Kylian Mbappé decide di portarla ai supplementari, battendo per due volte Emiliano Martinez.

Emiliano Martínez e Randal Kolo Muani
Emiliano Martínez e Randal Kolo Muani

Nei 30′ aggiuntivi succede l’imponderabile: al 108′ Lionel Messi segna il 3-2 ribadendo in rete la respinta di Hugo Lloris e al 118′ Kylian Mbappé nuovamente su rigore riagguanta il pareggio. Tuttavia quando credi di aver già visto tutto e attendi solo il triplice fischio dell’arbitro, Emiliano Martinez cala la saracinesca e compie un gesto, che decide l’incontro. Mancano 15” alla conclusione della finale e la Francia scodella un pallone in avanti, che coglie disattenta la difesa della Scaloneta, Randal Kolo Muani è quindi solo e libero di calciare a botta sicura verso lo specchio della porta. La panchina transalpina è già tutta in campo pronta a festeggiare la vittoria del titolo, ma il portiere argentino si getta verso il pallone, allarga la gamba sinistra e con il piede respinge il tiro. Una parata difficile, d’istinto puro e di un’importanza unica, che manda al tappeto i Bleus e porta ai calci di rigore con un spirito diverso i suoi compagni. Nella storia rimane il fatto che l’Argentina ha vinto il suo terzo titolo mondiale grazie al penalty di Gonzalo Montiel, tuttavia la partita è stata vinta qualche istante prima, sulla clamorosa parata di Emiliano Martinez.

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