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“Messi, Messi, Leo Messi. Il sinistro migliore del mondo. Da Di Maria a Messi, sempre Rosario, la città del calcio, uno per l’altro. Si sblocca la partita, fútbol. Tutti in piedi per il miglior giocatore del mondo, rispetto per il numero uno. Rosario città del calcio, per questo calciatore che troppe volte è stato criticato, anche quando era a Barcellona, quando è arrivato sofferente, da giovane, non ha mai dimenticato l’Argentina. Parla rosarino, sente l’Argentina nel sangue. Ha pianto per la Selección, ed è lui che la tiene in vita” . L’ex calciatore ed ora commentatore, Daniele Adani, conosciuto come Lele, commenta così il sinistro con cui Lionel Messi sigla l’1-0 dell’Argentina sul Messico, tenendo in piedi le speranze di qualificazione dell’Albiceleste. Una telecronaca di rabbia, d’impulso e di cuore, per un uomo che vive per il fútbol e che non ha mai nascosto la sua predilezione verso i popoli sudamericani. L’ex difensore è l’uomo del mondiale italiano ed il suo racconto allevia il dolore per la mancanza degli Azzurri.

La polemica dopo Argentina-Messico
Successivamente alla sfida della seconda giornata della fase a gironi del mondiale tra Argentina e Messico è scaturita una polemica contro Lele Adani, che per la Rai ha raccontato il match. Il più duro è stato Sandro Sabatini, giornalista di Mediaset, che intervenuto alla trasmissione Kickoff Speciale Mondiali ha commentato: “Sono rimasto impressionato in negativo quando ho sentito in telecronaca su Rai 1, è il numero uno al mondo, Rosario, la città del calcio, la nonna, urlando in quel modo. Mi è sembrato troppo, anche perché fino a mezz’ora prima abbiamo visto giocare Mbappé e parliamoci chiaro Mbappé ha giocato meglio di Messi”.
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L’opinione del giornalista può essere condivisibile o meno, però prendiamo in prestito le parole di un altro grande della televisione sportiva italiana, Fabio Caressa, il quale incalzato nel corso di una sua diretta su Twitch, ha detto: “La telecronaca va a gusto, ti può piacere o no. L’importante e che chi la faccia sia un professionista serio e stiamo parlando di un professionista serissimo e preparato”. Il gusto della telecronaca può essere discusso, bella, brutta è soggettivo, l’urlo su una televisione nazionale può sembrare eccessivo, ma Lele Adani con la sua professionalità, passione, ricerca e comprensione del gioco ha fatto fare il salto di qualità a questo mondiale senza l’Italia, trasmesso per intero dalla Rai.
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Lele Adani in telecronaca: passione e ricerca, guidato dalla passione per il gioco
In una telecronaca, che forse quando si parla di Lele Adani, è meglio definire in un racconto, c’è tutto: passione per lo sport più bello e seguito al mondo, conoscenza e ricerca, non basta essere stato un calciatore per comprendere il gioco, bisogna avere l’umiltà di studiarlo e la bravura di capirlo. Come diceva il profeta del gol, Johan Cruijff: “Giocare a calcio è molto semplice, ma giocare un calcio semplice è la cosa più difficile che ci sia”. Ed è quello che prova a descrivere quando va in postazione commento, con un linguaggio semplice, chiaro, pochi vocaboli, ma utilizzando sempre quelli corretti, che arrivano diretti alla testa dell’ascoltatore. L’ex Inter non è un giornalista, non aspira ad esserlo e non si pone come tale. È solo un ex futbolista, partito dalla Sammartinese, per arrivare a conquistarsi con le proprie forze la Serie A, la Champions League e per qualche gara anche la nazionale italiana. Ed ora, vuole restituire al calcio, ciò che il calcio stesso gli ha donato negl’anni da giocatore, spiegandolo e facendo innamorare con le sue parole, aneddoti e analisi, altre migliaia di persone.

L’Argentina, l’Uruguay e il Sudamerica in generale sono il suo pane quotidiano. Forse proprio per questo che gli anni passati a Sportitalia sono rimasti impressi nel suo cuore. Nel 2010, Lele Adani viene catapultato in postazione commento per raccontare il campionato argentino e brasiliano, è stato come gettare un bambino in una fabbrica di cioccolata. Terminata la sua prima esperienza del dopo calcio giocato, è arrivata la chiamata di Sky, per cui diventa telecronista tecnico e uno dei più stimati opinionisti. Negl’anni nella ex Tele +, l’ex giocatore forma una solida amicizia e collaborazione con Riccardo Trevisani. Insieme formano una delle coppie più amate di sempre: mai un vuoto, ritmo incalzante, una telecronaca guidata dalla passione per ciò a cui si sta assistendo. Ma non è tutto rose e fiori. Sono celebri infatti gli scontri con gli allenatori durante le interviste post partita. Lele Adani era un difensore centrale di grande personalità, con un carattere forte e tutto questo l’ha trasportato al di fuori del rettangolo verde, dove non ha paura di esprimersi avendo una conoscenza a 360° di quello di cui si sta discutendo.
Lele Adani: sogno mondiale
Il 24 settembre del 2021 l’ex difensore, dopo l’addio burrascoso da Sky, annuncia il passaggio in Rai, dove diventa un punto fermo della trasmissione condotta da Marco Lollobrigida, 90° minuto. Da giocatore ha sognato in grande: da Correggio, in provincia di Reggio Emilia, ha sognato la Serie A, dalla Serie A ha sognato la Champions League, ed è così anche ora che non indossa più le scarpette. Ha commentato tanti grandi giocatori, tante grandi partite, ma come lui stesso ammette: “Nulla è come i mondiali”. Lele Adani ha il sogno di commentare l’Italia alla Coppa del Mondo in Qatar nel 2022. Tuttavia, la vita a volte è crudele, programmi il tuo futuro e all’improvviso un evento lo stravolge. La nazionale di Roberto Mancini arriva seconda nel girone di qualificazione ed è costretta a giocarsi gli spareggi per staccare il pass per Doha. Il 24 marzo 2022 si gioca Italia–Macedonia del Nord, chi vince va in finale, dove affronterà la vincente di Portogallo–Turchia.
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Lele Adani non è in telecronaca e a casa a seguire la partita come altri milioni di italiani. Gli spettri della doppia sfida contro la Svezia del 2017 tornano in casa azzurra e gli ospiti vincono la partita 0-1. È un disastro per il calciato nostrano e per l’ex calciatore, andato in Rai con lo scopo di commentare la sua nazionale ai mondiali, è un fulmine a ciel sereno. Non si perde d’animo, l’occasione persa è di quelle che passano una sola volta nella vita, tuttavia il suo carattere e la sua persona gli indicano la via, che è quella dello studio e della ricerca. Si presenta per Qatar 2022 carico e in postazione commento, insieme al suo compagno di viaggio Stefano Bizzotto, ogni volta è uno show. Lele Adani ha portato il suo modo di comunicare e di intendere il gioco del calcio sulla televisione nazionale italiana, quindi non vi preoccupate se un vostro amico, parente o conoscente, che mai ha seguito il fútbol, vi chieda: “Ma quando commenta Lele Adani?“.