Leadership, maturità e versatilità tattica, senso di appartenenza e spirito di sacrificio per la causa giallorossa: l’Edoardo Bove ammirato fino a questo momento – e nell’ultimo periodo in particolare – con la maglia della Roma è stato un qualcosa di clamoroso. Il centrocampista con la casacca numero 32 ha impressionato per un connubio di qualità tecnico-tattiche fuori dal normale per un semplice ragazzo di 21 anni, che ha mostrato anche carattere non indifferente.

Senza alcun dubbio protagonista immenso in casa Roma nelle ultime due settimane, dove ha deciso pressoché in maniera solitaria la doppia sfida di semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen grazie prima al gol dell’1-0 dell’andata e poi successivamente ad una prestazione tutto cuore alla BayArena, Bove rappresenta il punto cardine del finale di stagione di Mourinho: l’allenatore portoghese non riesce più a farne a meno, da titolare o a gara in corso.

Roma, Bove il predestinato: Mourinho l’innamorato
E che Bove sarebbe divenuto presto un pilastro della Roma lo si era probabilmente già inteso nella lontana serata del 19 febbraio 2022, quando da subentrato lo stesso calciatore romano e romanista siglò assieme al giovane collega Volpato la rimonta casalinga ai danni dell’Hellas Verona: in un Olimpico in protesta di fronte ad una scialba prestazione di Abraham e compagni, Mourinho venne salvato dai giovani ragazzini che tanto ha a cuore, come testimonia il lancio dei vari Tahirovic e Missori, passando dallo stesso Volpato ed arrivando fino a Bove.

Ora per l’ex Primavera giallorossa si presenta il futuro: se da una parte lo scorso gennaio – quando incombeva il calciomercato – il classe 2002 sembrava in procinto di lasciare la Roma, dall’altra ora come ora Mourinho non sembrerebbe disposto a scendere a compromessi. Le prestazioni di Bove hanno fatto salire il prezzo del suo cartellino fino a 20 milioni di euro e, secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, adesso c’é addirittura aria di rinnovo.
Bove, quantità e qualità: così ha conquistato Mourinho
Il doppio confronto con il Bayer Leverkusen ha sancito in maniera totale e definitiva ciò che Mourinho aveva già osservato e provato a far vedere agli amanti del pallone ed ai tifosi della Roma tutti: Bove rappresenta il prototipo di centrocampista moderno, abile nell’abbinare qualità e quantità e soprattutto duttile dal punto di vista tattico. Con gli infortuni di Celik e Karsdorp, nonché con il forfait a gara in corso di Spinazzola, il scuola giallorossa si è ritrovato a giocare da quinto di centrocampo alla BayArena, con Zalewski dall’altra parte.

E la prestazione ha messo in risalto le doti umane e tecniche di un semplice ragazzo di 21 anni, appena compiuti tra l’altro: i 20 milioni di cartellino testimoniano la crescita esponenziale di Bove, di cui Mourinho è primo estimatore e meritevole di lode, che ora punta a rimanere per altri anni a Roma. Il contratto scade a giugno 2025 ma, per evitare sorprese e possibili rimpianti, la società capitolina sembra essere intenzionata a muoversi con anticipo per rimodulare e prolungare l’accordo col centrocampista di fede giallorossa.