Lo sport è fatto di alti e bassi, soprattutto nel tennis quando sei da solo in campo e puoi contare solamente sulle tue energie fisiche e mentali. Lo sa bene Hubert Hurkacz, che ha vissuto una stagione orfana di grandi risultati, uscendo anche dalla top 10 del ranking. Hubi è tornato nel Masters 1000 di Shanghai, conquistato il titolo e battendo un colpo in vista delle ATP Finals. Il torneo cinese restituisce al grande tennis un campione, dentro e fuori dal campo, e rende ancor più affascinante la corsa al Pala Alpitour di Torino.
Hurkacz sulla scia di Swiatek: monologo polacco in Cina
Dopo il trionfo di inizio anno a Marsiglia, Hurkacz è tornato a conquistare un trofeo su uno dei palcoscenici più importanti, superando Andery Rublev nella finale di Shanghai, torneo tornato in calendario dopo lo stop per il COVID. Il tennista polacco ha sfruttato le eliminazioni precoci di Jannik Sinner e Daniil Medvedev nella sua parte di tabellone ed ha innalzato il proprio livello di tennis negli ultimi incontri, sfruttando il suo formidabile servizio.
Servizio che Rublev non ha saputo gestire nel primo set della finale, dove Hurkacz ha avuto delle percentuali impressionanti: 80% di prime in campo e 90% di punti raccolti. Il calo del polacco nel secondo parziale ha favorito la rimonta del russo, che ha dovuto combattere con i soliti problemi di gestione della rabbia. La conclusione del terzo set è stata l’epilogo perfetto del successo di Hubi, che ha avuto un match point ancor prima di arrivare al tie-break.
E proprio nel tie-break Hurkacz ha rischiato di veder sfumare il titolo di Shanghai, quando sul 6-5 ha dovuto annullare un match point a Rublev. La quarta occasione, però, è stata quella giusta ed ha regalato ad Hubi il settimo titolo della sua carriera, il secondo 1000 dopo quello conquistato a Miami nel 2021 contro Sinner. Il neo numero 11 del mondo scrive un’altra pagina dello sport polacco, in una settimana in cui la Cina ha vissuto un monologo a tinte biancorosse.
Infatti, non appena una settimana prima, Iga Swiatek aveva conquistato il 1000 di Pechino, superando in finale Liudmila Samsonova. Il trionfo di Shanghai è un’iniezione di fiducia per Hurkacz per il finale di una stagione che ha vissuto con pochi sussulti, ma che lo vede ancora in corsa per staccare il pass per le Finals di Torino.
Hurkacz, da Tokyo a Parigi-Bercy: obiettivo Torino
1000 punti conquistati a Shanghai ed undicesimo posto in quella Race dove Rublev, in caso di vittoria, avrebbe potuto ottenere il ticket per il Pala Alpitour di Torino. Hurkacz ci crede, i punti di distanza da Rune, ottavo, sono diventati 335 e le ATP Finals, alle quali Sinner è già qualificato, sembrano più vicine adesso. Il calendario offre ancora un mese di tornei importanti, a cominciare dall’ATP di Tokyo, dove il polacco esordirà con Zhang, una delle vittime della vittoriosa cavalcata sul cemento cinese.
Il torneo giapponese offre 500 punti al vincitore, così come quello di Basilea al quale Hurkacz è iscritto. Nella prima settimana di novembre, poi, i riflettori si accenderanno su Parigi-Bercy, ultimo Masters 1000 della stagione. Le opportunità di qualificarsi alle ATP Finals di Torino, dunque, ci sono, così come la possibilità di Hubi di riscattare una stagione vissuta con più bassi che alti.