La Roma aspetta Ghisolfi: rivoluzione a Trigoria

Ghisolfi è sempre più vicino all'essere nominato nuovo direttore sportivo della Roma. Il francese è atteso a Trigoria da un lavoro su più fronti, a cominciare dalle cessioni per rispettare il settlement agreement, fino ad arrivare ai nuovi elementi che andranno a rinforzare la rosa di De Rossi

Gabriele Turchetti A cura di Gabriele Turchetti
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La Roma è arrivata al momento clou della stagione con le pile scariche dopo la grande rincorsa di cui si è reso protagonista De Rossi, il quale ha raccolto una squadra demotivata e al nono posto in classifica. La compagine giallorossa non è riuscita nell’impresa di ribaltare il Bayer Leverkusen e aggiudicarsi la seconda finale consecutiva in Europa League ed ha perso lo scontro diretto con l’Atalanta, azzerando quasi completamente le possibilità di accedere alla Champions League più ricca di sempre nonostante lo slot aggiuntivo di quest’anno.

Dal suo arrivo in panchina De Rossi ha insisto sul fatto che la Roma fosse una squadra forte, ma col passare del tempo ha capito di poter contare solo su 13-14 elementi della rosa, come testimoniato dalla scelte di formazione dell’ultimo mese e mezzo. La stessa rosa che Ghisolfi dovrà rivoluzionare in estate: il direttore sportivo del Nizza sembra essere il prescelto per raccogliere l’eredità di Tiago Pinto e l’annuncio potrebbe arrivare la prossima settimana, dopo la conclusione del campionato francese.

Romelu Lukaku, Roma

Da Spinazzola a Lukaku, Roma in partenza

Nonostante la giovane età, Ghisolfi ha già fatto intravedere il proprio potenziale prima al Lens e poi al Nizza, convincendo i Friekdin a puntare su di lui per costruire la Roma di De Rossi. In attesa di capire il reale valore delle plusvalenze che la società giallorossa dovrà registrare in virtù del settlement agreement – si parla di 10 milioni di euro – il club potrà beneficiare di un risparmio importante sul fronte ingaggi dovuto alla partenza di alcuni giocatori.

Primo fra tutti Renato Sanches, la scommessa persa da Tiago Pinto, pronto a prendere il primo volo per Parigi, così come Kristensen, Huijsen e Azmoun, i quali faranno ritorno nei loro club di appartenenza. Le quotazioni della permanenza di Spinazzola (contratto in scadenza al termine della stagione) in giallorosso erano in risalita grazie al rendimento positivo con De Rossi, ma l’ultimo infortunio sembra aver segnato la fine della sua esperienza nella Capitale.

Anche il contratto di Rui Patricio terminerà a giugno e l’esplosione di Svilar ha sancito l’addio definitivo del portoghese. Il prolungamento del contratto di Karsdorp fino al 2025 è stata l’ennesima mossa errata di Tiago Pinto e, dopo i recenti avvenimenti, la Roma cercherà un acquirente per l’olandese. Discorso simile per Zalewski, lontano parente del giocatore apprezzato nel primo anno di Mourinho. Difficile, se non impossibile, per la società giallorossa sostenere i costi dell’operazione Lukaku senza gli introiti provenienti dalla qualificazione in Champions League.

Dubbio Dybala e non solo: ripartire da Svilar e dal blocco italiano

Una grana importante che attende Ghisolfi nella Capitale riguarda il futuro di Dybala su cui l’Arabia Saudita è tornata a fare pressioni, oltre all’Atletico Madrid del connazionale Simeone. A luglio si riattiverà la clausola di 12 milioni di euro per l’estero, ma dalle parti di Trigoria si auspica il rinnovo della Joya. Dubbi, poi, intorno a Smalling, anche lui apprezzato dai club arabi, e Llorente, che potrebbe essere riscattato dal Leeds. Si dovrà, inoltre, decidere cosa fare con Aouar, probabilmente la più grande delusione per la Roma in questa stagione, e con Bove, il quale ha visto ridursi sensibilmente il proprio minutaggio con De Rossi.

Tante partenze, qualche dubbio, ma anche alcune certezze. La Roma ha trovato in Svilar un patrimonio tra i pali da custodire gelosamente, salvo proposte folli. Discorso analogo per N’Dicka, arrivato lo scorso anno a parametro zero e, oggi, con un valore intorno ai 30-35 milioni di euro, mentre sulla sinistra il club giallorosso dovrebbe riscattare Angelino dal Lipsia per 5 milioni. La colonna portante resta il blocco italiano composto da Mancini, Pellegrini, Cristante ed El Shaarawy, ma anche in questo caso nessuno è ritenuto incedibile a fronte di offerte irrinunciabili.

Tanto lavoro per Ghisolfi: almeno 4 colpi in agenda

Definito il programma lato cessioni, Ghisolfi dovrà intervenire sul mercato per rafforzare la rosa di De Rossi in più zone del campo. Se a sinistra Angelino viaggia verso la permanenza, a destra la Roma dovrà trovare un terzino di qualità, una delle principali lacune di quest’annata. A centrocampo serve quel Renato Sanches che non si è mai visto, un giocatore box to box, abile dunque in entrambe le fasi.

De Rossi ha già fatto una prima richiesta, ovvero un esterno offensivo che giochi con i piedi sulla linea laterale e che abbia ottime capacità nel dribbling. Resta da risolvere, infine, il rebus attaccante. Abraham sembra essere l’indiziato principale, a meno che non si palesi nuovamente qualche estimatore dall’Inghilterra. Trigoria è un cantiere aperto, la Roma ha affisso il cartello “lavori in corso”.

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