Tra pochi giorni, dopo lo stop per le nazionali, riprenderà la Serie A. La Roma, impegnata domenica 2 aprile alle 18:00, affronterà la Sampdoria. La squadra di Josè Mourinho sembrerebbe aver l’obbligo di vincere per continuare a stare sul treno della Champions League. Per le ultime partite ci sarà bisogno del massimo impegno di tutti i giocatori. Tra questi indubbiamente anche quello di Andrea Belotti che ha rilasciato un’intervista a Cronache di Spogliatoio svelando l’origine della sua iconica esultanza.

Roma, la nascita dell’iconica esultanza di Belotti
L’attaccante della Roma Andrea Belotti ha rivelato l’origine del nome Gallo in un’intervista a Cronache di Spogliatoio raccontando una storia accaduta più di 10 anni fa: “Era la sera del 3 settembre 2012. Avevo 18 anni e ai tempi giocavo nell’Albinoleffe in Serie C. Eravamo fissi al bar del mio amico Juri a Calcinate, il mio paese di origine”.

Il centravanti della Roma, Andrea Belotti ha proseguito il racconto: “Juri da piccolo era fortissimo, segnava da tutte le posizioni. Di cognome faceva Gallo ed il primo ad esultare con la cresta è stato proprio lui. Era un vero e proprio bomber, quando faceva gol nei campi di provincia correva come un matto mimando la cresta di un gallo. Pensavo davvero fosse uno fuori di testa. A causa del lavoro però non era ancora mai riuscito a venire a vedermi”.

Belotti ha concluso il suo racconto sulla nascita della sua esultanza finendo di raccontare quel singolare aneddoto: “Quella sera del 3 settembre mi chiamò e mi disse che il giorno dopo sarebbe venuto a vedermi perché era riuscito a liberarsi dal lavoro. La sua richiesta fu quella che esultassi con la cresta del gallo in suo onore. Dopo due minuti di partita segnai e andai ad esultare sotto la tribuna mimando un gallo. Juri quel giorno però si presentò tre minuti in ritardo, quindi la cresta la feci per nessuno”.