Roma, Candela vs Spinazzola: il confronto tra i due terzini giallorossi

Il confronto tra Candela e Spinazzola, due terzini sinistri vissuti in due periodi differenti della storia della Roma

Sergio Carloni Topics:
10 Min di lettura

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In tutti i più grandi club dell’intero globo si è verificato l’avvento, nel corso della loro storia, di uno o più giocatori di tutto rispetto, capaci di stupire sempre e comunque, anche con le giocate più semplici e meno complicate da attuare, i tifosi. Nel vissuto della Roma, club storico per via di Francesco Totti, sono parecchie le leggende ed i grandi giocatori che hanno calcato il suolo giallorosso, a partire proprio dall’eterno numero 10 fino ad arrivare all’atleta ritiratosi più recentemente, Daniele De Rossi. È impossibile dimenticare calciatori come Agostino Di Bartolomei, Giuseppe Giannini, Rudi Voeller e, per fare riferimento al terzo Scudetto capitolino, Vincent Candela. L’ultimo tirato in ballo è senza dubbio uno dei terzini sinistri più forti della storia della Lupa, il quale trova analogie e differenze con Leonardo Spinazzola, attuale laterale mancino al servizio di José Mourinho. Il confronto tra i due giocatori è tutto da gustare.

Candela, un motorino sulla fascia sinistra della Roma

L’avventura di Vincent Candela nella Città Eterna inizia nel lontano 1997, quando la dirigenza al tempo presente nei piani alti del palazzo giallorosso decide di ingaggiare il giocatore dal Guingamp. Tra il francese e la Roma, squadra nota per la storia riguardante i suoi difensori, è amore a prima vista: sin dalle prime gare della stagione 1996/1997, l’atleta si dimostra in linea con le idee espresse dagli uomini capitolini, nonostante il brutto andazzo collettivo intrapreso. Le prime gioie per il numero 32 con la divisa della Lupa iniziano a palesarsi con l’arrivo di Fabio Capello, che segue all’uscita di scena di Zdenek Zeman: c’è solo da attendere per il calciatore, pieno zeppo di qualità e costantemente alla ricerca della mossa che possa far “implodere lo stadio”.

Lo Scudetto del 2001 è una vera e propria consacrazione per Vincent Candela, diventato ormai un vero e proprio beniamino per i tifosi. La costanza e la potenza, il dribbling e l’abilità: tutte le caratteristiche immense del numero 32 conquistano i supporter della Capitale, che intonano a gran voce il nome del francese. Nonostante i pochi trionfi in termini di titoli, l’esperienza del calciatore in questione al di sotto del Colosseo si conclude con zero rimpianti ed un bagaglio pieno zeppo di bei ricordi, impossibili da dimenticare. La Roma è diventata grande, con lei anche il giocatore transalpino: le immagini delle grandi giocate mostrate con addosso la casacca dei lupacchiotti sono per sempre impresse nelle menti di chi ha vissuto il tutto.

Vincent Candela con Francesco Totti alla Roma
Vincent Candela con Francesco Totti alla Roma

Spinazzola, dall’enorme adrenalina al maledetto infortunio

Leonardo Spinazzola approda nella Capitale italiana nel giugno del 2019 dalla Juventus, che decide di intavolare uno scambio con la Roma, oggi attiva sul calciomercato, che coinvolge anche il terzino sinistro Luca Pellegrini. Il giocatore con la divisa numero 37 non si rende subito protagonista di belle azioni: il tempo è necessario e le primissime apparizioni del ragazzo nativo di Foligno servono per comprendere meglio gli ideali tattici del mister Paulo Fonseca e per ambientarsi all’interno della rosa romanista. La stagione 2019/2020 va avanti e le qualità del terzino iniziano a venir fuori in seguito alla pandemia da Covid-19, che costringe lo spostamento delle varie gare dei campionati e delle coppe nei mesi estivi. Dopo svariate partite giocate da titolare, il bilancio della prima annata in giallorosso è positivo.

La seconda stagione è quella della consacrazione per Spinazzola. Il laterale diventa imprescindibile nello scacchiere di Fonseca, complice senza ombra di dubbio della sua crescita esponenziale. L’arrivo di José Mourinho sembra destinato ad innalzare ancora di più le qualità del numero 37, ma la favola si interrompe sul più bello: un brutto infortunio al tendine d’Achille non solo condanna l’atleta a dover lasciare anticipatamente l’avventura dell’Italia ad EURO 2020, ma tiene il giocatore lontano dai campi per quasi un anno intero. La Roma attende pazientemente il suo terzino, che rientra al termine della stagione 2021/2022 dando un bel contributo nella conquista della Conference League. Ma Spinazzola non sembra più quello di prima; l’annata successiva, ancora in corso, non è una gioia per il diretto interessato, che, anche a causa di alcune noie muscolari, perde il posto da titolare.

Spinazzola (Roma)
Spinazzola (Roma)

Candela e Spinazzola: due terzini, due epoche

Il confronto tra Vincent Candela e Leonardo Spinazzola, due dei più forti terzini sinistri che negli ultimi decenni hanno calcato il prato dello Stadio Olimpico, trova luogo anche nelle due diverse epoche in cui i due giocatori tirati in ballo hanno messo in mostra le proprie qualità. Due tipi differenti di calcio, che hanno favorito le caratteristiche dei due protagonisti del dibattito della Roma e che hanno regalato ai tifosi spettacoli straordinari, sia per quanto riguarda i diretti interessati che le fantasticherie messe in atto nel corso dei periodi citati. La prima sostanziale differenza evidenziabile tra il ragazzo con la casacca numero 32 e quello portante il 37 è quella relativa alle capacità balistiche in possesso.

Candela-Spinazzola, il francese stravince nel tiro

Non è la prima caratteristica che un terzino di tutto rispetto deve avere per poter far male agli avversari, ma nel corso degli ultimi anni le qualità relative al tiro hanno preso una piega importante sul rettangolo verde e ad oggi sono molti i laterali capaci di far male per mezzo della potenza nascosta nei propri piedi. Vincent Candela è stato un colpitore di tutto rispetto, uno dei più rispettati del panorama calcistico del suo tempo. I colpi da favola ed i gol straordinari del francese hanno incantato per molti anni i tifosi della Roma. È Spinazzola a perdere il primo punto del confronto.

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Candela-Spinazzola: due assi nel dribbling, ma la spunta il 32

A volte la scelta da fare in merito ad un determinato dualismo è complicata, in quanto le due possibilità sono entrambe tanto valide da ritenersi sullo stesso livello. In questo caso risulta quasi impossibile delimitare uno spazio di differenza tra il dribbling – ora sofferente – di Leonardo Spinazzola e quello di Vincent Candela, ma è il francese a vincere il confronto, anche se di poco. Il numero 37 ha stupito per anni il tifo capitolino con i suoi numeri sulla fascia, regalando alla Roma e ai suoi immensi fan gioie incontenibili anche quando si parla di “saltare” l’uomo avversario. Il numero 37 ha un po’ perso ultimamente la propria veemenza, anche a causa dei più recenti infortuni, ma Mourinho è già al lavoro per recuperare la migliore versione del suo atleta.

Candela-Spinazzola, vittoria per l’italiano nella velocità

Quando si parla di velocità appare impossibile non fare un enorme applauso a Leonardo Spinazzola, da sempre abile nello scatto e nell’accelerazione. Vincent Candela, al suo tempo, è stato certamente uno dei calciatori più affamati e imprendibili nei lunghi tragitti, ma la rapidità nelle gambe messa in mostra dal terzino italiano durante il suoi anni trascorsi alla Roma batte di gran lunga quella dell’atleta francese, il quale esce comunque a testa alta da questa piccola parte del confronto. La speranza di Spina, ora, è quella di tornare a brillare come una volta.

Spinazzola, Roma
Spinazzola, Roma

Candela-Spinazzola: il francese vince il confronto

Il dado, dopo un acceso confronto a colpi di qualità non indifferenti, è tratto. A spuntarla è proprio Vincent Candela, leggenda della storia della Roma, il quale è entrato di diritto nel Dream Team di molti tifosi giallorossi che hanno avuto modo di osservare sul campo da gioco tutti gli spettacoli offerti dal mago con la casacca numero 32. Spinazzola è certamente uno dei calciatori più promettenti presenti attualmente nella rosa capitolina, ma il ko del tendine d’Achille avvenuto nel 2021 ha frenato l’ascesa del giocatore, condannandolo ad un recupero duro: ciò che i supporter romanisti continuano a sperare è vedere nuovamente il loro beniamino sfrecciare sulla fascia sinistra, proprio come accadeva in precedenza. Solo così il numero 37 potrà ottenere quel salto di qualità che gli manca per essere ricordato forse quasi al pari del giocatore francese.

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