Dopo le grandi ascese diventa più semplice cadere giù e farsi male. Questo è stato il grande percorso della Roma che, dopo aver fatto due grandi risultati con Juventus e Real Sociedad, è caduta nell’oblio trovando due sconfitte consecutive in campionato contro Sassuolo e Lazio. Due risultati che non ci volevano e che hanno fatto male mentalmente alla compagine allenata da Mourinho che adesso si vede al 5° posto in classifica.

Nonostante le partite siano ancora molte la Roma dovrà essere brava a riprendersi dopo questi due brutti colpi che hanno rallentato la corsa per un posto in Champions League della formazione allenata da Mourinho. Sarà infatti la testa a fare la differenza tra quello che potrebbero essere una serie di vittorie oppure un tracollo totale che vedrebbe i giallorossi perdere un treno importantissimo per la più grande competizione europea.
Roma-Sassuolo 3-4, tracollo giallorosso
Di certo non una delle migliori partite degli uomini allenati da Mourinho che hanno giocato una gara sotto le aspettative. Infatti, dopo la vittoria contro la Real Sociedad, ci si aspettava una prestazione maiuscola da parte della Roma che è invece caduta nella più classiche delle trappole, ovvero quella di sottovalutare l’avversario. Proprio in questo modo prende il via la goleada da parte del Sassuolo che dopo 18′ di gioco si ritrova con due reti di vantaggio.

A poco serve il tentativo di rimonta della Roma che vede il tracollo totale con l’espulsione di Kumbulla che rappresenta l’immagine della poca lucidità mentale dei giallorossi. Una gara finita in maniera inaspettata con gli uomini di Mourinho che hanno fallito un’occasione importante allo Stadio Olimpico per tenersi vicini un possibile posto per la prossima stagione in Champions League.
Real Sociedad-Roma 0-0, senza infamia e senza lode: Mourinho va al sodo
Una gara che si può definire senza infamia e senza lode quella che ha visto la Real Sociedad ospitare la Roma, attiva sul mercato. Un match terminato per 0-0 e che ha visto nei giallorossi la paura di subire una goleada in stile Sassuolo, ma soprattutto l’intenzione di difendere i 2 gol di vantaggio ottenuti all’andata. Infatti, non serve che passi molto tempo per notare come gli uomini di Mourinho siano molto rinunciatari, cercando di sbagliare il meno possibile e mantenendo strette le maglie tra centrocampo e difesa.

Una difficoltà mentale intrinseca che ha visto la Roma andare molto più in paranoia nel secondo tempo dove ha visto molteplici azioni da parte della Real Sociedad che hanno messo in seria apprensione gli uomini di Mourinho. La scelta stessa di Belotti è segno di una preparazione ad una gara che dovrà essere rinunciataria e che vede nell’ex attaccante e capitano del Torino la torre sulla quale affidarsi per far salire la squadra, guadagnare campo e anche fiato.

A dimostrarlo però, in primis è stato il modo di giocare della Roma che ha cercato di gestire il più possibile la partita, senza sprecare energie inutili soprattutto in vista di quello che poi sarebbe stato il derby contro la Lazio. I giallorossi hanno infatti effettuato solo 2 tiri nell’arco dei 90′, ma soprattutto non hanno mai centrato lo specchio della porta.
Lazio-Roma 1-0, la batosta per Mourinho
L’ultima gara di quella che è stata una settimana infernale per Mourinho, è stata la sconfitta contro la Lazio che ha visto la Roma perdere per 1-0. Una grande delusione per i giallorossi che lasciano per strada così punti contro una diretta concorrente per la zona Champions League, ma soprattutto falliscono quella che, dalla sua creazione, è una delle partite più importanti della stagione dal punto di vista del coinvolgimento emotivo, ovvero il derby.

Non una partita qualunque, ma una gara che può rivelarsi decisiva anche dal punto di vista del morale e che, per questa volta, è andata a favore della Lazio, dando così una grande mazzata mentale alla Roma di Mourinho. Infatti, questo derby per la i giallorossi non ha solo ha rappresentato la sconfitta contro l’eterna rivale, ma ha fatto sorgere il vero e proprio dubbio, soprattutto tra i giocatori, se veramente quella dello Special One sia una squadra in grado e dalle qualità di ambire ad un posto in Champions League.

Inoltre ad influire molto è stata l’espulsione di Ibanez, ma anche tutta l’atmosfera di cattiveria creata intorno a questa partita. Sono state infatti molte le risse che hanno visto protagonisti i calciatori della Roma e della Lazio che non si sono risparmiati neanche alla fine della gara dove si sono visti altri due cartellini rossi, rispettivamente per Marusic e Cristante. Una partita infuocata, ma con i giallorossi che ne sono usciti acciaccati soprattutto dal punto di vista mentale.
Roma, Mourinho guarda al futuro: i prossimi impegni giallorossi
Le brutte sconfitte contro Sassuolo e Lazio pesano e non poco sul morale dei calciatori di Mourinho che adesso più che mai dovranno farsi forza per ritrovare quella compattezza e quella continuità che li aveva contraddistinti fino alla settimana precedente. La Roma dovrà quindi riuscire a riprendersi da una situazione che la vede in grande difficoltà già dalla prima sfida dopo la sosta che vedrà i giallorossi affrontare la Sampdoria.

Gli uomini di Mourinho avranno quindi tempo per riprendersi e per lavorare sugli aspetti negativi che hanno caratterizzato questa settimana infernale. Fondamentale sarà il lavoro mentale per cercare di prendere in mano una stagione che potrebbe regalare grandi gioie e soddisfazioni alla Roma, ma che allo stesso tempo potrebbe vedere un crollo totale improvviso.