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Venerdì 2 Luglio 2021, si gioca Belgio–Italia all’Arena di Monaco, il minuto è il 76, Leonardo Spinazzola si invola sulla fascia sinistra ma qualcosa va storto, si ferma, cade, lacrime. Proprio sul più bello le ‘notti magiche‘ per il terzino giallorosso finiscono quella sera, la diagnosi è impietosa: rottura del tendine d’Achille. Fine di un sogno interpretato da assoluto protagonista, fine dei coast to coast che tanto ci hanno fatto esaltare e chissà, fine di una carriera?
A questa domanda, ora, possiamo rispondere con assoluta certezza: Spina è tornato e con lui è tornato in tutti noi il ricordo di un sogno chiamato europeo, iniziato allo stadio Olimpico nella partita inaugurale contro la Turchia, e culminato nella notte di Wembley dell’11 Luglio 2021. Dopo 10 mesi torna così in campo Leonardo Spinazzola; ripercorriamo insieme le tappe della sua carriera, analizzando i tecnici e le squadre che più hanno influito nella sua carriera.
Gli inizi di carriera
Leonardo Spinazzola muove i primi passi nel mondo del calcio con il settore giovanile della Virtus Foligno, squadra della sua città natale, dove si forma come giovane calciatore dai 6 ai 14 anni. Viene presto acquistato dal Siena, dove, dopo un triennio, viene prelevato dalla Juventus. Trascorre nelle fila bianconere 2 anni, partecipando alla vittoria del Torneo di Viareggio 2012 , torneo in cui l’esterno viene eletto miglior giocatore della kermesse.
Il debutto di Spinazzola tra i professionisti avviene il 1° settembre del 2012, subentrando ad Andrea Cristiano nella seconda giornata di serie B con la maglia dell’Empoli, che nel frattempo lo ha acquisito in prestito dal club bianconero. Anche la prima rete non si fa attendere, ed arriva due settimane più tardi nella partita persa contro il Livorno. Nel gennaio 2013, poi, viene prelevato dal Lanciano, squadra con cui conclude la stagione. Torna in prestito a Siena nella stagione 2013-2014, ancora tra i cadetti, poi, complice il fallimento della società toscana, fa rientro alla Juventus.
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Il giro di prestiti
L’Atalanta è la squadra che punta su di lui acquistandolo a titolo temporaneo l’11 agosto del 2014. Il 23 dello stesso mese arriva l’esordio, la gara è Atalanta–Pisa (2-0) di Coppa Italia, nella quale è il migliore in campo e realizza anche il suo primo gol. Dopo tanta gavetta, all’età di 21 anni, fa il suo esordio in Serie A, subentrando a Marcelo Estigarribia nella prima giornata di campionato il 31 agosto 2014.
Quell’anno però l’esterno di Foligno colleziona solo 5 presenze (2 in campionato e 3 coppa Italia) e un gol, il 2 febbraio 2015 passa così in prestito al Vicenza, tornando in serie B. Qui la storia non cambia di molto, con la maglia vicentina debutta nel finale della partita vinta per 3-1 in casa contro il Perugia, collezionando in tutto 10 presenze, la maggior parte delle quali subentrando dalla panchina.
Non finisce il giro di prestiti che lo vede protagonista, e nel luglio 2015 si trasferisce proprio al Perugia, militando sempre in Serie B. Con gli umbri, conquista sin da subito la maglia da titolare pur disputando un campionato di centro classifica; la stagione, che sotto il punto di vista dei risultati non risulta esaltante, si rivela presto fondamentale nell’economia della carriera di Spina; il tecnico Pierpaolo Bisoli, infatti, è il primo che lo inquadra definitivamente nel ruolo di terzino.
La consacrazione nell’Atalanta di Gasperini
Si sa, i grandi amori fanno giri immensi e poi ritornano, e così è per Spina e l’Atalanta. Nell’estate del 2016, infatti, viene nuovamente ceduto, questa volta in prestito biennale, alla corte di Gasperini, che lo impiega subito il 13 agosto 2016, schierandolo in campo da titolare nella vittoria casalinga per 3-0 in Coppa Italia contro la Cremonese. Quell’anno Spinazzola è asse portante del 3-4-2-1 messo in campo da Gian Piero Gasperini, ottiene 30 presenze in campionato e contribuisce notevolmente alla cavalcata che culmina con il 4° posto in classifica, miglior piazzamento di sempre in Serie A degli orobici.
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Una grande soddisfazione per l’esterno a cui ne segue un’altra, nell’annata seguente; infatti, il 28 settembre 2017, debutta nelle coppe europee, nella partita della fase a gironi di Europa League pareggiata per 1-1 in casa dell’Olympique Lione. Nella primavera 2018 la carriera di Spina subisce una battuta d’arresto: quella che all’apparenza pare una semplice distorsione al ginocchio destro si palesa come una lesione del legamento crociato anteriore, che lo costringe all’intervento chirurgico e 6 mesi di stop.
Senza ancora aver recuperato completamente dall’intervento al ginocchio, nel luglio del 2018 ritorna alla Juventus. Il recupero è lento ma completo. Il rientro in campo è il 12 gennaio 2019, nella vittoriosa gara di Coppa Italia sul campo del Bologna (2-0). Solo due mesi più tardi, il 12 marzo, esordisce anche in UEFA Champions League, nella partita di ritorno degli ottavi di finale vinta per 3-0 a Torino contro l’Atlético Madrid, la Juventus strapazza i madrileni del Cholo Simeone e Spinazzola disputa una partita magistrale, 90′ su e giù per la fascia e la fiducia di Max Allegri conquistata. In quella stagione, complice il rientro tardivo, colleziona solo 10 presenze in campionato, ma ciò non gli impedisce di arricchire il proprio palmares personale con la vittoria della Supercoppa italiana e dello scudetto, i primi trofei della sua carriera.
L’approdo alla Roma
Nel giugno 2019 è la Roma la squadra che lo accoglie, in un’operazione che contestualmente porta Luca Pellegrini a Torino, più 7,5 milioni di euro nelle casse dei bianconeri. Il debutto in maglia giallorossa avviene alla terza giornata di campionato, in occasione del successo casalingo contro il Sassuolo (4-2); dopo quattro giorni arriva anche il debutto in Europa League, nella partita vinta in casa contro l’İstanbul Başakşehir (4-0). Non tarda ad arrivare anche la prima rete con la maglia giallorossa, Il 3 ottobre, infatti, segna il gol che porta momentaneamente in vantaggio la Roma nel match di Europa League in casa del Wolfsberger (1-1).
Il rapporto tra Spina e Roma, però, non decolla, così nel gennaio del 2020 è molto vicino a vestire la maglia dell‘Inter in uno scambio che vedrebbe Politano fare il percorso inverso ma l’operazione sfuma improvvisamente a causa di un ripensamento dei nerazzurri. Da lì in poi la storia con il club di testaccio cambia radicalmente, complice anche, come da lui dichiarato, l’utilizzo di un bite invisibile usato per curare un’alterazione dell’appoggio dentale, causa dei continui infortuni muscolari. Rimasto quindi a Roma, il successivo 19 luglio trova il primo gol coi giallorossi in Serie A nel 2-2 interno proprio contro l’Inter, la squadra che ha fatto saltare il suo trasferimento pochi mesi prima. La consacrazione di Spinazzola nel 3-4-2-1 avviene l’anno successivo. I numeri sono quelli di un grande esterno: 2 gol e 8 assist, di cui 5 in campionato e 3 nell’Europa League, culminata con una semifinale.
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Il culmine della carriera: Euro 2020
Con la maglia della nazionale gioca 2 partite amichevoli, una con l’Under–19 e una con l’Under–20. La prima chiamata in nazionale maggiore, da parte dell’allora CT Giampiero Ventura, avviene il 18 marzo 2017 in occasione della gara contro l’Albania valevole per le qualificazioni UEFA al campionato del mondo 2018. Debutta poi il 28 marzo del 2017 subentrando a Zappacosta nell’amichevole contro l’Olanda (2-1). Le prestazioni di Spina negli ultimi anni in giallorosso non passano inosservate, tanto che Mancini, CT della nazionale, dal 2019 in poi gli affida le chiavi della fascia sinistra nel suo 4-3-3 votato all’attacco.
Nel giugno 2021 viene inserito nella rosa dei 26 convocati per Euro 2020, posticipato di un anno a causa della pandemia di COVID-19. L’inizio è dei migliori, stadio Olimpico, Italia–Turchia 3-0. Spinazzola? Man of the match. Nella cavalcata azzurra è sempre protagonista, tanto da rivincere la palma di migliore in campo nella gara valida per gli ottavi di finale contro l’Austria, vinta ai tempi supplementari. Tuttavia, nella gara dei quarti di finale, vinta dagli azzurri per 2-1 contro il Belgio, subisce la rottura del tendine di Achille sinistro, terminando anzitempo un torneo che l’ha visto assoluto protagonista. L’infortunio non ha interrotto la cavalcata trionfale azzurra, che culmina con la vittoria del titolo a Wembley contro i padroni di casa inglesi. Spinazzola si laurea così campione d’Europa, con il merito di esser inserito nell’XI All Star Team dell’edizione.