Fino al termine della stagione ogni partita sarà una finale e non è retorica perché in campionato la Roma è in piena lotta per un posto in Champions League e in Europa insegue la quarta semifinale consecutiva. Uno scenario difficilmente ipotizzabile tre mesi fa, quando Mourinho fu esonerato e la panchina affidata a De Rossi tra lo scetticismo di molti, capitan Pellegrini compreso. DDR ha raccolto una squadra nona in classifica, senza un’identità , portandola al quinto posto, potenzialmente quarto, e con il Milan ha l’occasione di superare un altro turno in Europa League.
Non era facile raccogliere l’eredità di Mourinho ed entrare in un contesto complicato come quello che caratterizzava la sponda giallorossa della Capitale ad inizio gennaio, soprattutto per un allenatore emergente che rischiava di sporcare la propria immagine. De Rossi, per amore, ha accettato la proposta dei Friedkin, vista come una mossa per calmare un ambiente che faticava a digerire l’esonero dello Special One. E probabilmente lo era, ma si è rivelata vincente e non esiste un motivo per cui la Roma non dovrebbe offrire il rinnovo, a prescindere dai risultati.
Tutte le strade portano al rinnovo
Il bilancio di De Rossi in campionato recita 8 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta contro l’Inter (quasi) Campione d’Italia, a cui si aggiunge il brillante percorso in Europa League dove c’è la possibilità di conquistare la semifinale. In poche settimane l’allenatore della Roma ha stravolto completamente la squadra, distaccandosi dal passato in termini di gioco e mettendo i giocatori nella posizione di esprimere al meglio le proprie qualità . Non ha sbagliato una dichiarazione davanti ai microfoni e, a più riprese, ha voluto precisare la forza del suo gruppo, dando importanza ad ogni singolo giocatore della rosa.
Gioco e risultati che hanno avuto un impatto anche sull’ambiente, il quale aveva accolto con più di qualche perplessità la scelta di sostituire Mourinho con DDR. Anche i più scettici si sono ricreduti e l’amore nei confronti di De Rossi non è potuto che aumentare al punto da richiedere a gran voce il rinnovo. E i Friedkin, sempre molto attenti a quello che accade nella Capitale, non possono non tener conto di queste favorevoli condizioni ambientali.
Non meno importanti, poi, anche le condizioni economiche. Rinnovare De Rossi significherebbe avere un allenatore moderno, che ha dimostrato ampiamente il proprio valore, a cifre contenute in confronto a quanto percepito da Mourinho o da qualunque altro allenatore. Tre fattori, dunque, che la Roma deve considerare in vista del proprio futuro.
De Rossi ed il rinnovo, occasione da non perdere
De Rossi studia e stupisce – la sfida di Milano è solo l’ultima dimostrazione – e proverà a ripetersi sette giorni dopo nella gara di ritorno per centrare la semifinale di Europa League. Il suo lavoro non è passato inosservato, sia in Italia che all’estero, ma la Roma sarà sempre la sua prima scelta. I Friedkin lasciano trapelare ben poco e non è facile comprendere se stiano semplicemente aspettando di vedere i risultati a fine stagione. La conferma potrebbe essere solamente una questione di tempo e, intanto, De Rossi si gode il momento, partita dopo partita, in attesa di un matrimonio che s’ha da rinnovare.