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Roma scatenata. Dopo Matic, Celik e Dybala il prossimo acquisto dei giallorossi sarà Georginio Wijnaldum, l’olandese ex-Liverpool, di proprietà del PSG, che è pronto ad approdare nella Capitale con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto, dopo un’esperienza da dimenticare al servizio dello sceriffo Mauricio Pochettino. In un habitat molto più caldo rispetto alla Tour Eiffel, il classe 1990 potrebbe riaccendere quella scintilla che è stata tanto apprezzata alla corte dei Reds.

Wijnaldum alla Roma: come si inserisce nello scacchiere di Mourinho?
In fase di costruzione Wijnaldum tende a occupare la zona più centrale del campo. Tuttavia, nel corso della sua carriera il centrocampista olandese è stato schierato anche più avanzato per dar manforte agli attaccanti, lasciando la costruzione dal basso ai colleghi del PSG Verratti, Paredes e Danilo Pereira.
Tra le sue doti migliori ci sono i movimenti senza palla, che gli permettono di smarcarsi tra le linee avversarie per poi andare a ricevere dei palloni importanti ed eventualmente concludere a rete. Ne è un esempio il suo primo gol contro il Barcellona quando indossava la casacca del Liverpool (7 luglio 2019): Alexander Arnold ruba la palla a Jordi Alba e avanza sulla fascia destra, Wijnaldum taglia sul primo palla, lascia sul posto Piquè e trasforma il cross del proprio compagno di squadra che vale il momentaneo 2-0.
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Più recentemente con il PSG, ha sfruttato i posizionamenti di Lionel Messi. In quei casi, il numero 18 sfruttava il ruolo d’attaccante di sostegno (come era solito fare la leggenda Bergkamp all’epoca) e attaccava in profondità sullo spazio lasciato libero dal falso nueve; questi inserimenti sono efficaci per la creazione di occasioni gol, sia al limite dell’area che in area di rigore.
Wijnaldum trova le giocate efficaci nel momento giusto e questo, con la sua voglia di mettersi sempre a disposizione per la squadra, lo rende un giocatore affidabile e carismatico. Infatti, con l’Olanda e con il Liverpool è stato capitano e nelle ultime quattro stagioni ha raccolto 183 presenze, dominando in molte statistiche che contribuiscono alla creazione di palle gol.

Nella fase di non possesso, Wijnaldum è un giocatore di intensità, soprattutto quando si tratta di pressare in avanti. Specialmente con il Liverpool, è stato spesso proprio Gini a guidare il gegenpressing. È sempre lui il primo a riaggredire l’avversario per mettere pressione. In contrasto con la sua esperienza al Liverpool, dove si sacrificava di più per aiutare i compagni nella fase con e non possesso, con il PSG Wijnaldum rimaneva più avanzato, dedicandosi meno alla fase difensiva.

Wijnaldum alla Roma, una nuova avventura
Queste sono le caratteristiche di Gini Wijnaldum: un giocatore molto dinamico, capace di aiutare la squadra difensivamente e offensivamente con pressing intenso, movimenti senza palla per confondere gli avversari e inserimenti per creare occasioni da rete. L’ultima domanda da porre è: come entrerebbe nel sistema del mister José Mourinho?
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Grazie alla sua flessibilità tattica, potrebbe giocare in varie posizioni nel 3-4-2-1 dello Special One. La prima è quella da centrocampista centrale di fianco a Cristante o con il neoarrivato Matic, dove può interpretare il ruolo di mezzala con il capitano Pellegrini arretrando un po’ il suo baricentro e formando una sorta di 3-5-2 con Dybala e Abraham più avanzati. Ma, se parliamo di posizioni più naturali, Gini dovrebbe interpretare il ruolo di trequartista in un 3-4-1-2, dove si posizionerebbe dietro la coppia d’attacco Abraham-Dybala. Mentre la torre inglese occuperebbe stabilmente l’area di rigore, la Roma avrebbe La Joya e l’olandese con il compito di giocare tra le linee e creare superiorità numerica grazie agli inserimenti.