Tutto in quattro giorni di fuoco. Dalla semifinale di ritorno contro il Bayer Leverkusen fino a giungere allo scontro da Champions contro l’Atalanta. La Roma si gioca la stagione in un fazzoletto circoscritto di due appuntamenti che andranno a caratterizzare un’annata senz’altro particolare. Iniziata con Mourinho traghettatore di una panchina che ha poi trovato in De Rossi il protagonista della risalita.
Due vere e proprie finali che si riveleranno decisive e che metteranno in luce il destino della Roma, seppur con qualche rammarico. Non del lavoro di De Rossi, che ha stupito anche i più scettici mettendo a referto un recupero in termini di classifica inimmaginabile. Ma quello di una squadra che oramai manca dalla Champions League da diversi anni. Ecco, potrebbe essere l’esito della sfida contro l’Atalanta a compromettere gli umori della piazza.
Nella serata di lunedì 6 maggio dal campo della Salernitana, già matematicamente retrocessa, è giunto il primo risultato. Con la Dea che si è portata a pari merito con i giallorossi, a quota 60, con una partita in meno. Un esito che rischia di compromettere dunque il primo obiettivo stagionale e di rendere l’attuale stagione, ripresa sul filo del rasoio, un’annata comunque deludente.
Non era certamente questo quel che si aspettava la Roma agli albori dell’inizio del campionato. Ma quel che è accaduto durante la prima fase ha inevitabilmente obbligato a non poter permettersi il lusso di fare errori. Non avere la possibilità di registrare un momento down. Circostanza che sta accadendo proprio ai giallorossi che rischiano, nel giro di due gare, di mettere a referto l’ennesima stagione inconcludente.
Dalla missione contro il Bayer Leverkusen, in scena giovedì 9 maggio, fino a giungere all’impegno contro l’Atalanta, domenica 12 maggio. Il momento della verità è arrivato. Analizzando passato, presente e futuro, risulta importante soffermarsi sull’importanza dei prossimi impegni. Esiti pronti a caratterizzare le sorti dell’intera annata. In cui, nel bene e nel male, i giallorossi ne usciranno comunque da protagonisti.
Bayer Leverkuseen vs Roma: un anno dopo
Analizzare Roma-Bayer Leverkusen è stato certamente più complesso nel post andata, quando la doppia sfida era di per sé aperta a diversi scenari. Non che non lo sia più, nel calcio tutto è possibile, ma sarebbe senza ombra di dubbio poco consono sottrarsi al pensiero che i giallorossi per qualificarsi alla finale di Europa League debbano compiere un’impresa. Che molto dipenderà anche dalla compagine avversaria.
Tuttavia, spunta un confronto molto interessante e curioso che farà discutere una parte dei tifosi. Quest’ultimi una fazione costituita da pochi supporters ma comunque ancora attiva specialmente nei social: i proseliti di mister Mourinho. Potrebbero essere loro, un anno dopo, a rappresentare la parte più insoddisfatta della vicenda, qualora i giallorossi non riuscissero a conquistare la finale. E la motivazione è rilegata ad un precedente.
Solo un anno fa il doppio confronto Bayer Leverkusen-Roma sancì il passaggio dei giallorossi in finale di Europa League. La trama del doppio incontro fu nettamente a favore della squadra guidata allora da Mourinho. L’1-0 all’Olimpico, grazie anche allo 0-0 del ritorno, regalò la conquista di una finale storica. Uno scenario, attualmente, completamente diverso da quel che si presenterà giovedì al BayArena.
In primis, in virtù dei cambiamenti che ha subito la Roma ma anche e soprattutto della grande crescita registrata dalla formazione tedesca. Un elemento che non deve essere sottovalutato quest’ultimo e che forse potrebbe rappresentare la risposta alla trama della gara di andata. Insomma, un anno è passato e del doppio incontro tra Bayer Leverkusen-Roma, made 2023, è rimasto ben poco.
De Rossi suona la carica
Appurato che la Roma per passare il turno dovrà mettere in scena una vera e propria impresa, Bayer Leverkusen permettendo, nel frattempo mister De Rossi suona la carica. Ribaltare il destino della doppia semifinale potrebbe rappresentare la ciliegina sulla torta ad una stagione che, dall’avvento dell’ex capitano in panchina, ha completamente cambiato direzione.
Se la Roma è infatti giunta a giocarsi l’approdo alla finale di Europa League gran parte del merito lo deve soprattutto al traghettatore della panchina. Abile nel risollevare le sorti di una squadra che sembrava aver imbucato la via della crisi. E se la speranza è l’ultima a morire, De Rossi proverà ad incitare i suoi ragazzi con il carattere e il medesimo coraggio che lo ha contraddistinto anche da calciatore. Pronto a giocarsi il tutto per tutto.
D’altronde, ogni gara in Europa rappresenta una partita a sé e seppur il passaggio del turno venga vissuto attualmente quasi come una chimera, la Roma non si tirerà indietro. “Come si fa? Ci si deve credere come fosse facile. Non dovremmo essere nemmeno troppo frettolosi. Fare l’arrembaggio non servirebbe a nulla. Dovremo essere energici ma pure intelligenti”. Parole rilasciate dal mister giallorosso ai microfoni di Sky.
Atalanta vs Roma: la Champions League chiama
L’impegno complesso, probabilmente l’ultimo o, nella speranza dei tifosi giallorossi e non, penultimo atto dell’Europa League, fa da apripista all’obiettivo stagionale per eccellenza: la qualificazione in Champions League. La Roma è stata eguagliata dall’Atalanta a quota 60, tuttavia quest’ultimi con una partita in meno, e il match in scena domenica 12 maggio potrebbe rappresentare una bella fetta dell’annata quasi giunta alla conclusione.
Il match che la Roma disputerà contro la Dea rappresenterà l’incontro più importante della stagione. La Champions League chiama ed i giallorossi non vogliono perdere di certo l’appuntamento, anche se arriveranno al big match in scena all’Olimpico stremati dal numero di impegni che sono andati ad intrecciarsi nelle ultime settimane. Infatti, il calendario che si è palesato agli occhi di De Rossi non ha certamente facilitato anche la gara contro il Bayer Leverkusen.
E rischia di rivelarsi decisiva anche in ottica campionato. Una scelta ardua per il tecnico della Roma che chiederà ai big di stringere i denti, preoccupato ancora una volta dalle condizioni di Dybala. Nonostante siano state escluse lesioni all’adduttore, l’argentino è tuttavia ancora in dubbio. Una circostanza che, vista la caratura tecnica del fantasista, potrebbe mettere in difficoltà De Rossi anche in ottica rosa.
Tante sono dunque le variabili che accompagneranno lo scontro tutto Champions tra Roma e Atalanta, impegnate ambedue anche in Europa League, con il punto di vista giallorosso sullo sfondo. Una partita che potrebbe dunque caratterizzare l’intera stagione come d’altronde il futuro prossimo anche in ottica mercato. Con investimenti mirati e alla base non più stipendi d’ro nei confronti dei giocatori sul viale del tramonto. Ma questo è un altro discorso. Ancora forse troppo presto da analizzare.
Il botta e risposta
Roma-Atalanta, inutile negarlo, darà il via ad un fine settimana infuocato già caratterizzato da curiosi botta e risposta. Protagonista De Rossi e Gasperini che seppur velatamente non se la sono mandata a dire. Il tecnico giallorosso ha ancora una volta sottolineato come il posticipo di Atalanta-Fiorentina, in un momento così decisivo per la stagione, rischi di falsare l’esito l’esito del campionato.
“Recuperare Atalanta-Fiorentina a campionato finito ci obbliga a andare a Bergamo a vincere Sarà giocata tardissimo e per loro sarà una finale Giocarla così lontano falsa tutto: non è colpa di nessuno ma ci fa fare calcoli diversi”. Parole rilasciate ai microfoni di DAZN da De Rossi che hanno poi dato il via al botta e risposta di Gasperini che ha obiettato senza indugi alle impressioni avanzate dal collega.
“I penalizzati siamo noi. Il motivo per cui è stato rinviato il match è molto grave, non è stato un codice giallo, ma qualcosa che va capito. Se c’è una squadra che non è certamente favorita dal calendario è l’Atalanta”. Una considerazione che quindi si scontra nettamente con le dichiarazione di De Rossi e che danno il via ad un botta e risposta che potrebbe ripresentarsi anche dopo lo stesso match. Gli animi a pochi giorni dalla scontro sono già tanto accesi.
Il calendario che attende la Roma
Il nodo cruciale del futuro che attende la Roma è rappresentato dal calendario, denso di avvenimenti pre Atalanta. Appuntamenti talvolta criticati da club e tecnico come ad esempio le decisioni relative al recupero contro l’Udinese. Circostanza n cui la Lega Serie A è stata accusata, a differenza del consueto modus operandi, d non ascoltare le sollecitazioni dei giallorossi. In virtù di quello che sarebbe stato l’impegno da lì a breve dei ragazzi guidati da De Rossi in Europa League.
In tal senso, nell’ultimo periodo, il calendario della Roma è stato denso di appuntamenti, talvolta decisivi. Gare in cui i giallorossi non hanno avuto modo di rifiatare adeguatamente. Un motivo che ha fatto storcere il naso alla piazza, consapevole di essere arrivata al momento più importante della stagione con la squadra stanca e orfana anche di qualche elemento decisivo nel suo miglior stato di forma. Ma, il passato è alle spalle, e risulta interessante capire le prossime gare che si presenteranno al copsetto di Dybala e compagni.
Esclusa la prossima partita contro l’Atalanta, il campionato come risaputo si avvia alla conclusione. Con la Roma che lungo la sua strada troverà altresì altri tre match molto complessi. Dopo lo scontro diretto contro la Dea, i giallorossi saranno chiamati all’impegno in casa contro il Genoa. Una squadra che ha spesso messo in difficoltà le big e che seppur essere giunta da tempo all’obiettivo stagionale non si tirerà certo indietro.
A registro, i giallorossi troveranno poi l’Empoli, agguerrito più che mai nella sfida salvezza che sta coinvolgendo un numero elevato di compagini. L’avvento di Nicola seppur abbia portato nuova linfa non ha comunque scongiurato il rischio retrocessione. Proprio per questo, lontano dalle mura amiche, la Roma si troverà a lottare contro un avversario molto tosto.
Infine, il ciclo del campionato chiuderà i battenti con il big match contro il Milan. La possibilità che tutto sia stato già deciso potrebbe rendere l’incontro meno interessante. Tuttavia, le vie della Serie A sono infinite. Non è detto in realtà che i giallorossi nell’ultimo appuntamento non siano ancora intenti a giocarsi la qualificazione in Champions League. Nulla può essere dato per scontato, specialmente nel momento clou dell’annata.
Il sentiment dei tifosi
Bayer Leverkusen, Atalanta, il prossimo calendario. Tutti temi ampiamenti affrontati in casa Roma e ripresi attraverso il sentiment dei tifosi. In tal senso registrare gli umori della piazza giallorossa servirà a capire anche se a stagione conclusa ad emergere potrebbe essere più la soddisfazione, dell’importante ripresa, o la frustrazione di un eventuale nulla di fatto. Con a fare da sfondo la circostanza che tutto è ancora in bilico.
Sicuramente, quel che è emerso è uno spaccato di idee che i tifosi hanno manifestate nei post e pre Bayer Leverkusen. Cosicché, come anticipato, ad emergere è il confronto tra la Roma di Mourinho, un anno fa, e quella di De Rossi, oggi. Tutto relativo all’avventura in Europa League. Una circostanza che non è sfuggita a una parte del popolo giallorosso che seppur senza giudicare obiettivamente la crescita dalla formazione tedesca ha paragonato i due precedenti.
Certo, un confronto che non ha eguali, come d’altronde il Bayer Leverkusen di oggi con quello dello scorso anno ma che non ha impedito ai tifosi di sottolineare l’accaduto. In generale, il clima è piuttosto spaccato su chi ci crede, nonostante l’impegno sia molto tosto e chi ha già tirato i remi in barca. Ma quel che maggiormente emerge è la fiducia, non totale, nei confronti di De Rossi. Tuttavia chiamato in causa in qualsiasi passo falso come vero e proprio capro espiatorio.
La figura dell’ex capitano oggi tecnico oggi rappresenta più che mai il divenire. Qualificazione o no in Champions League la società ha già fatto la sua scelte, appoggiata anche dalla piazza seppur a tratti poco clemente e pronta a ricordare il passato. Come se l’ombra di Mourinho non abbia mai completamente abbandonato una parte del cuore dei tifosi. Nonostante la possibile esclusione dalla coppa delle grandi orecchie, in termini di punti, sarebbe da imputare proprio al tecnico portoghese.
Proprio per questo una parte dei tifosi grida al buon senso e all’oggettività. Un sentimento che a pochi giorni dal momento della verità, o quasi, racconta di un clima incandescente. E di una piazza divisa a metà. tra chi è pronto a supportare la Roma a prescindere e da chi, viceversa, attende un passo falso per puntare il dito. Non potrebbe essere altrimenti, dal momento che in ballo c’è un’intera stagione.