Roma, incertezza Europa League: vincere la Conference è l’unica soluzione

Per la Roma si fa complicata: dall'obiettivo Champions League all'incertezza dell'Europa League. Obbligatorio vincere la Conference League

Lorenzo Gulino
8 Minuti di lettura

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La Roma quest’anno, con l’arrivo in panchina di Jose Mourinho, è partita con grande entusiasmo sperando di poter puntare in alto fin da subito, ma così non è stato. La stagione dei giallorossi è iniziata bene, ma poi sono arrivate le prime difficoltà a partire anche da quel brusco 6-1 subito contro il Bodo/Glimt, che ha fatto venir fuori una Roma irriconoscibile ma soprattutto ha fatto perdere molti punti alla squadra dello Special One.

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Poi, però, la squadra della capitale ha iniziato a collezionare punti con continuità recuperando molte posizioni in classifica e cercando di raggiungere anche la zona Champions League. Questo sogno però è stato spento dalla grande crescita della Juventus che ha recuperato inaspettatamente tutti quanti.

José Mourinho - Allenatore Roma
José Mourinho – Allenatore Roma

Roma, la situazione in campionato

Dopo la sconfitta con la Fiorentina nell’ultima giornata di Serie A, la Roma, si trova in una situazione di classifica molto difficile per quanto riguarda il raggiungimento dell’Europa League. Infatti, la Lazio adesso si trova al 5° posto con 62 punti, mentre i giallorossi sono al 6° con 59 punti alla pari con Fiorentina e Atalanta. La squadra dello Special One se vuole raggiungere l’obiettivo Europa League deve cercare di vincere le ultime due partite di campionato che rimangono: Roma-Venezia e Torino-Roma. Le possibilità ci sono, visto che, i biancocelesti dovranno affrontare nella prossima gara la Juventus, una gara tutt’altro che semplice.

Roma, il cammino in Conference

L’avventura in questa nuova competizione per i giallorossi è iniziata il 16 settembre contro il CSKA Sofia che la Roma ha battuto per 5-1. I giallorossi non si sono mai arresi, neanche dopo la batosta subita contro i norvegesi. Dopo aver buttato fuori il Vitesse agli ottavi, i giallorossi hanno fatto i conti con il loro incubo, il Bodo/Glimt, battendolo per 4-0 in casa e conquistando la semifinale contro il Leicester City. L’andata in Inghilterra finisce 1-1, ma i giallorossi all’Olimpico sono una fortezza e riescono a portare a casa il risultato di 1-0 con gol di Tammy Abraham che gli ha permesso di accedere alla finale.

Il match decisivo per stabilire chi sarà il primo vincitore della Conference League si giocherà il 25 maggio a Tirana tra Roma e Feyenoord. I giallorossi hanno la possibilità di poter alzare un trofeo dopo tanti anni di ingiustificata assenza e dopo tante delusioni. Una piazza che merita e che ha bisogno di gioire come da tanto tempo non fa. Ma non è solo questo che deve motivare la Roma a vincere la Conference League. Infatti, i giallorossi, vista la situazione in campionato, rischiano di mancare l’appuntamento con l’Europa League e l’unico modo per raggiungerla sarebbe vincere la finale e accedervi in questo modo.

Tammy Abraham in Roma-Vitesse
Tammy Abraham in Roma-Vitesse

Abraham: il capocannoniere della competizione

La scelta di Tammy Abraham di lasciare Londra per trasferirsi a Roma, fino ad ora, sembra essersi rivelata vincente. Infatti, l’attaccante inglese con la maglia giallorossa ha segnato più di 20 gol in tutte le competizioni, di cui 9 in Conference League. La classifica marcatori vede al primo posto Arthur, che oramai è passato alla Fiorentina, con 13 reti, al secondo posto Luis Sinisterra, del Feyenoord con 11 reti, terzo posto per Cyriel Dessers con 10 goal ed infine Abraham.

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I precedenti tra Roma e Feyenoord

Per scovare i precedenti tra queste due squadre bisogna tornare indietro di qualche anno, precisamente nel 2015 quando la Roma affrontò il Feyenoord ai sedicesimi di finale di Europa League. La sfida tra i giallorossi e gli olandesi non fu così tranquilla, soprattutto fuori dal campo tra tifoserie. Infatti, ben sei tifosi olandesi furono condannati con pene fino a quattro anni per i danni recati alla Barcaccia. La Roma riuscì a passare quel turno di coppa. L’andata finì in pareggio grazie al gol di Gervinho, mentre la partita di ritorno terminò 2-1 per i giallorossi con le reti di Ljajic e Gervinho.

Conference League, verso la finale

Il dirigente della Federcalcio albanese e responsabile dell’organizzazione della finale di Conference League, Kejdi Tomorri, è intervenuto alla trasmissione televisiva Wake Up, parlando del match della competizione europea previsto per il 25 maggio. Tomorri ha dichiarato che non ci si aspettava una tale richiesta e un tale affollamento. Infatti solo dall’Italia sono attese tra le 60 e le 70 mila persone tutte senza biglietto, in quanto solo in 4000 lo avranno. Mentre dall’Olanda sono tra 18 e 20 mila le persone attese a Tirana per godersi la finale tra Roma e Feyenoord.

Marcos Senesi, difensore del Feyenoord
Marcos Senesi, difensore del Feyenoord

I premi della Conference League

Come prima cosa da sottolineare chi vincerà la finale di Conference League accederà direttamente in Europa League il prossimo anno, aldilà della posizione in classifica nel proprio campionato. Considerando che la Roma è arrivata fino in finale, finora ha guadagnato circa 18 milioni e semmai dovesse vincerla arriverebbe circa a 20 milioni. Questo però è un discorso molto generale. Infatti bisogna considerare le entrate provenienti dai diritti TV e dagli sponsor. Quindi per i giallorossi partecipare è importante, ma vincere lo è ancor di più per riportare dopo tanti anni di astinenza la gioia di un trofeo.

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L’ultimo trofeo giallorosso

La Roma il 25 maggio ha una grande occasione, cioè quella di riportare nella storica capitale un trofeo che manca ormai da troppo tempo. Esattamente l’ultimo trionfo dei giallorossi è datato 24 maggio 2008, finale di Coppa Italia contro l’Inter allenata a i quei tempi allenata dall’attuale ct della Nazionale, Roberto Mancini.

Quell’indimenticabile match terminò 2-1. Ad aprire le marcature è stato Mexes al 36′ al volo su un corner di Pizarro. Nel secondo tempo la Roma ha trovato il raddoppio con Simone Perrotta che terminò un’azione iniziata da Cassetti. L‘Inter riaprì il match con la rete del portoghese Pelè, ma alla fine fu la squadra giallorossa ad alzare la coppa. Proprio per questa lunga mancanza, Mourinho e i suoi ragazzi hanno la possibilità di scrivere una pagina importante della storia del calcio italiano, ma soprattutto della storia della Roma.

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