Roma, Lorenzo il Magnifico Pellegrini: dal Sassuolo a capitano giallorosso

Lorenzo Pellegrini sta coronando il sogno che aveva fin da bambino: diventare un giocatore della Roma, indossare la fascia da capitano e alzare un trofeo

Lorenzo Gulino
8 Minuti di lettura

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Lorenzo Pellegrini – oggi capitano della Roma – ha sempre sognato, fin da bambino, di vestire la maglia della sua città e della sua squadra del cuore. Come detto anche da Francesco Totti nel giorno del suo addio “Essere nato romano e romanista è un privilegio” e il numero 7 giallorosso adesso sta vivendo questo fantastico sogno e soprattutto sta seguendo le orme di quel Pupone che fino a qualche tempo fa poteva guardare solo da bordocampo.

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Roma, Lorenzo il Magnifico Pellegrini: dal Sassuolo a capitano giallorosso
Lorenzo Pellegrini ai tempi del Sassuolo

Pellegrini, dalle giovanili alla Serie A

Lorenzo Pellegrini inizia a giocare nell’Italcalcio, la squadra dei figli dei dipendenti della Banca D’Italia, ma poco dopo passa all’Almas Roma dove viene subito notato grazie al suo talento cristallino. Infatti, il numero 7 giallorosso passa – all’età di 9 nove anni – nel vivaio della Roma e trascorre lì gli anni della gavetta (Under 15, Under 17 fino all’Under 19) fino ad arrivare alla prima squadra. Il 22 marzo 2015 Pellegrini fa il suo esordio in Serie A con la maglia giallorossa, giocando uno spezzone del secondo tempo della partita tra Cesena e Roma. A fine stagione, però, Lorenzo viene venduto al Sassuolo con un diritto di riscatto di 10 milioni. L’affare ha come obiettivo principale quello di permettere al giocatore di acquisire esperienza e di farsi le ossa in una squadra con una minore pressione.

Il debutto con la maglia del Sassuolo arriva nel novembre successivo. Il 6 dicembre 2015, poi, Pellegrini sigla a sua prima rete in Serie A durante il match contro la Sampdoria del tecnico Vincenzo Montella, suo ex allenatore nei Giovanissimi. Lorenzo chiude la sua prima stagione con 19 presenze e 3 reti, ma la svolta arriva nella stagione 2016/2017. in quell’annata, infatti, esordisce anche in Europa League contro il Genk e poi segna la sua prima rete europea nel pareggio contro il Rapid Vienna. Con Eusebio Di Francesco, il futuro capitano della Roma esplode, prendendosi il posto da titolare e segna ben 8 reti in 34 presenze, accompagnate da prestazioni sontuose.

Pellegrini, il ritorno a Roma e la crescita esponenziale

Nell’estate 2017, la Roma decide di esercitare i diritto di riscatto e di riportare il suo gioiellino a casa. Il giovane Lorenzo firma così un contratto di 5 anni e sceglie la maglia numero 7, una maglia importante e pesante in quanto precedentemente vestita da Bruno Conti. Nel frattempo, la società giallorossa decide di prendere come allenatore Eusebio Di Francesco che – conoscendo le qualità del giovane Pellegrini – decide di buttarlo subito nella mischia nella prima giornata di campionato contro l’Atalanta e facendolo esordire in Champions League nel pareggio contro l’Atletico Madrid. Per la prima rete in campionato con la maglia giallorossa si deve aspettare la sfida contro la Spal terminata per 3-1.

Rigore Pellegrini, Udinese-Roma
Il rigore calciato da Lorenzo Pellegrini, Udinese-Roma

Nonostante una prima stagione scarsa in termini realizzativi, Lorenzo Pellegrini raggiunge le 37 presenze in tutte le competizioni e l’allenatore decide che è il moneto di affidargli le chiavi del centrocampo giallorosso. Infatti, durante la stagione successiva il numero 7 arriva a toccare le 50 presenze stagionali siglando anche la sua prima rete in Champions League contro il CSKA Mosca e chiudendo la stagione in Serie A con 33 presenze, 4 reti e 7 assist. Le sue prestazioni, i suoi numeri e le sue giocate fanno decollare il prezzo del cartellino suscitando anche l’interesse di molti club di Serie A, tra cui la Juventus. La stagione successiva sigla anche la sua prima doppietta con la maglia giallorossa, nel match di Coppa Italia contro il Parma e viene nominato vice capitano, complice anche la partenza di Alessandro Florenzi.

Pellegrini, Conference League
Pellegrini, Conference League

Pellegrini, la consacrazione definitiva e la vittoria della Conference

Sotto la guida di Paulo Fonseca, Lorenzo comincia ad essere impiegato con più continuità come uno dei due trequartisti alle spalle della prima punta, arrivando a battere così ogni suo record personale e raggiungendo 47 presenze, 11 goal e 9 assist in tutte le competizioni. La vera svolta, però, arriva nel corso della stagione, quando viene nominato come capitano della Roma al posto di Edin Dzeko. A grande sorpresa, nella stagione 2021-2022, Jose Mourinho viene nominato nuovo allenatore della squadra capitolina per riportare i giallorossi a festeggiare di nuovo dopo tanto tempo di digiuno. Lorenzo Pellegrini, con l’arrivo dello Special One, sembra esser trasformato: in Serie A sigla 9 reti e 5 assist in 28 presenze, mentre in Conference League arriva a registrare 4 goal e 1 assist in 9 partite giocate.

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Nel 2021, Pellegrini fa il suo debutto nella neonata Conference League e – segnando in più partite – diventa il primo calciatore italiano ad andare in rete in tutte e tre le competizioni europee: Champions League, Europa League e Conference League. Contro tutti i pronostici, la Roma ha vinto la nuova competizione europea, ma soprattutto il numero 7 giallorosso ha alzato la sua prima coppa con la fascia di capitano al braccio. Questo per Lorenzo Pellegrini potrebbe essere l’inizio di una lunga serie di successi con la sua amata maglia addosso, che porterà ancora per molto tempo, e magari un giorno diventerà una bandiera come lo sono stati Francesco Totti e Daniele De Rossi per questa fantastica città. Lo stesso ex numero 10 e capitano ha parlato molto bene di Lorenzo dicendo: “Lui potrebbe essere il prossimo numero 10 della Roma, ne ha le qualità ed è umile, ha la stoffa del leader, quello che serve per essere capitano”.

Davide Frattesi
Davide Frattesi

Pellegrini e Frattesi, due destini incrociati

Davide Frattesi sembrerebbe essere sempre più vicino a tornare ad essere un giocatore della Roma. Come Pellegrini, in passato, anche lui ha giocato nelle giovanili giallorosse per poi essere mandato al Sassuolo in modo da avere una maggiore possibilità di minutaggio. Il centrocampista neroverde ha dichiarato che il suo idolo fin da bambino è sempre stato Daniele De Rossi e che gli sarebbe piaciuto un giorno tornare per giocare con la sua squadra del cuore. Chissà se magari, proprio come Francesco Totti e Daniele De Rossi, potremo vedere Pellegrini e Frattesi giocare insieme, rispettivamente con la maglia numero 10 e la numero 16.

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