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Giacomo Losi, Core de Roma, non ha mai smesso di seguire appassionatamente i giallorossi. Oggi, la leggenda del club capitolino guarda con non troppa fiducia al progetto di José Mourinho. Intervistato per il portale Forza Roma Info, lo storico capitano commenta così la finale di Conference League che la Roma giocherà a Tirana: “Col Feyenoord non sarà facile: gli olandesi hanno una signora squadra, abituata a giocare su certi palcoscenici. Il nostro punto debole è che a volte i giocatori non credono nelle loro possibilità. Non vincere trofei da quattordici anni pesa“. Sui 63mila tifosi presenti allo Stadio Olimpico nella semifinale di ritorno contro il Leicester: “Quando eravamo una ‘Rometta’, lo stadio era pieno. In Italia nessuno ha un tifo come quello giallorosso“.
Dicevamo della non troppa fiducia nei confronti di Mourinho. Losi motiva così le sue idee: “Di trofei ne ha vinti, ha carattere e sa imporsi alla squadra. Non so se sia l’allenatore giusto per la Roma, mia opinione. È un po’ presuntuoso, ma ognuno è fatto a modo suo”. Core de Roma poi risponde a proposito del parallelismo tra la Coppa delle Fiere vinte dalla sua squadra nel ’61 e quella attuale, che potrebbe vincere la Conference League: “Quella coppa l’abbiamo vinta noi giocatori, alla società non gliene fregava niente! A volte non volevano neanche pagarci il premio partita. Nel 1961 era un calcio più amatoriale: il tecnico contava fino a un certo punto”.
Roma, Losi sulla Conference League: “Sarei felicissimo se Pellegrini alzasse una coppa europea come ho fatto io”
Nel caso in cui la Roma dovesse vincere la Conference League, Losi non sarebbe più l’unico capitano giallorosso ad aver alzato un trofei europeo: “Sarei contento: sono uno dei primi tifosi, anche se non sono nato romano è come se lo fossi. Grazie alla Roma ho potuto giocare contro Alfredo Di Stefano: neanche Pelé era al suo livello”. Si arriva, quindi, a Lorenzo Pellegrini: “Lorenzo è bravo, ma dovrebbe essere più continuo: potrebbe diventare un campione. Poi è romano, la maglia la sente di più“
La Roma quest’anno ha fatto leva sui giovani, questi sono quelli che piacciono più di tutti a Losi: “Zalewski deve ancora imparare certe cose, ma mi sembra una grande promessa. Mourinho ci ha visto bene a cambiargli ruolo. Zaniolo è uno che non molla mai: ha talento, fisico, tutto per essere un grandissimo. E ora non diamo via i migliori”. La storica bandiera giallorossa ha grossi rimpianti legati al fatto di non essere mai entrato a far parte della società: “Penso che avrei dovuto far parte della Roma a vita. Ma non mi è mai stato chiesto nulla, e non ho ricevuto la stessa generosità che invece ho mostrato io. Ma ho ricevuto l’affetto dei tifosi: quando entravo in campo e guardavo la Curva Sud, mi si riempiva il cuore”.