Lo 0-0 dello stadio Renato Dall’Ara, abbinato al pareggio della Lazio e delle vittorie di Inter e Juventus, potrebbe aver escluso la Roma dalla corsa ai primi 4 posti. La squadra di Josè Mourinho dista ora 6 punti dalla zona Champions League a sole 3 giornate dalla fine. Il raggiungimento della massima competizione europea sembrerebbe così passare dalla vittoria dell’Europa League. Per questo motivo diventa di importanza capitale la sfida di giovedì 18 maggio con il Bayer Leverkusen.
La Lupa dovrà difendere l’1-0 dello Stadio Olimpico per guadagnarsi l’accesso alla finale di Budapest. Il destino della Roma è ancora incerto e sul campo passa dalle ultime 3 settimane della stagione. Altro capitolo riguardante il futuro è quello legato alla permanenza o meno di Mourinho. L’allenatore portoghese non ha infatti ancora deciso se continuare la sua esperienza all’ombra del Colosseo. Proprio a riguardo dello Special One, in ESCLUSIVA ai nostri microfoni ha parlato l’ex giocatore giallorosso Antonio Tempestilli.

Roma, Tempestilli: “Complimenti a Mourinho per quello che ha creato”
Vincere un trofeo europeo a distanza di 60 anni. Questa è stata l’impresa che Josè Mourinho è riuscito a compiere al primo anno sulla panchina della Roma. Il portoghese è riuscito in poco tempo a incidere dando una mentalità più europea alla sua squadra. Ora il suo futuro rimane incerto ma il lavoro compiuto è sotto gli occhi di tutti. A sottolinearne i meriti ci ha pensato Antonio Tempestilli, con la speranza che lo Special One possa rimanere sulla panchina giallorossa.

L’ex difensore ha dichiarato: “Mi auguro che rimanga perché ha creato qualcosa di straordinario a livello di gruppo squadra, bisogna fargli i complimenti e dargli atto di questo. Non è certo che voglia andare via anche se in alcuni casi ci ha dato l’impressione che la sua idea potrebbe essere quella. Spero che alla fine possa convincersi a rimanere e portare avanti un progetto che potrebbe dare molte soddisfazioni”.
Nell’eventualità di un addio, Tempestilli ha poi aggiunto: “Il biennio di Mourinho sarebbe da considerarsi molto positivo, sfido chiunque a dire il contrario. Se proprio decidesse di andare via credo che questa proprietà sarebbe sicuramente in grado di trovare un altro allenatore valido che possa continuare il lavoro iniziato da lui”.

Roma, la permanenza di Mourinho passa anche dal mercato
Da quando è arrivato nella capitale, uno dei tasselli sui quali ha battuto maggiormente Mourinho è stato sicuramente quello del mercato. Più volte infatti il tecnico ha sottolineato come non abbia avuto a disposizione una rosa per competere al 100% su tutti i fronti. Questo tema riguarda da vicino anche la permanenza del portoghese, che con maggiori garanzie potrebbe decidere di rimanere sulla panchina della Roma.

Un modo per ovviare a questo problema, come sottolineato anche da Tempestilli, potrebbe essere la qualificazione alla prossima Champions League: “Non penso che l’approdo o meno in Champions League condizioni Mourinho e l’ha dimostrato giocandosi appieno la Conference e rimanendo il secondo anno disputando l’Europa League. Io credo che al di la di tutto lui voglia portare questa squadra a livelli più alti. E’ evidente che la Champions League darebbe uno stimolo maggiore, oltre che ad introiti importanti per agire sul mercato e mettere a disposizione qualche calciatore in più per convincerlo definitivamente a restare”.
Tempestilli ha concluso: “Lui ha infatti fatto più volte capire che la rosa non è completa, considerando che è abituato ad avere 2 calciatori titolari o quasi per ruolo. Le difficoltà in questo senso sono state dimostrate dagli infortuni dell’ultimo periodo per i quali la squadra ha dovuto fare a meno di giocatori fondamentali come Smalling e Dybala”.