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Roma, tre vittorie per rialzarsi: obiettivo Champions League?
La sconfitta col Venezia ha rappresentato, probabilmente insieme al K.O. col Bodo/Glimt, il punto più basso toccato dalla Roma nel corso della gestione Mourinho: al di là della prestazione, comunque deludente su tutti i fronti, la sfida del Penzo ci lasciava l’idea di una squadra fin troppo fragile, incapace di mantenere il vantaggio maturato in rimonta grazie ai gol di Abraham e Shomurodov e priva di quella mentalità vincente che è da sempre uno dei marchi di fabbrica dell’allenatore portoghese.
Contro il Genoa, il rischio era quello di un tracollo definitivo, con la squadra che faticava a trovare il gol del vantaggio, sino all’82’: poi, il colpo di genio – o di fortuna, lo scopriremo solo vivendo – che ha portato lo Special One a puntare sul diciottenne Felix Afena-Gyan, capace di sbloccare il risultato ad appena otto minuti dal suo ingresso in campo. La Roma lotta, soffre per portare a casa un risultato la cui importanza va ben oltre ai soli tre punti in palio: la partita resta però in equilibrio sino all’ultimo minuto, quando è nuovamente il ghanese – peraltro con un gran gol – a chiudere definitivamente il discorso, siglando il gol del definitivo 2-0 per i giallorossi.
Mourinho sorride, coccola il suo baby gioiello per qualche giorno, ma poi torna a concentrarsi sul campo: c’è infatti da ottenere il passaggio del turno in Conference League, con un risultato negativo contro lo Zorya che potrebbe complicare maledettamente il cammino dei giallorossi verso la fase ad eliminazione diretta. Non trema però la Roma, che ne rifila quattro alla formazione ucraina e passa al turno successivo con una giornata di anticipo: un pensiero in meno, dunque, per lo Special One, che può tornare a concentrarsi sul campionato, in particolare sulla sfida contro un Torino in gran forma.
Partita che parte nel peggiore dei modi, con l’infortunio accusato da Lorenzo Pellegrini, probabilmente l’uomo più importante negli equilibri della Roma, che lo costringe ad abbandonare il terreno di gioco (oltre che a saltare il resto del 2021). Non si demoralizzano, comunque, i capitolini, che grazie a un ritrovato Tammy Abraham sbloccano il risultato al 32′ e stringono i denti per i restanti sessanta minuti: giallorossi che portano dunque a casa il terzo successo consecutivo, il secondo in campionato, e si rilancia prepotentemente in ottica lotta Champions League.
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Roma, dal Bologna all’Inter: settimana decisiva?
Riportata in carreggiata una carrozza a serio rischio deragliamento, ora si entra in una settimana che vedrà i giallorossi, prima, partire alla volta del Renato Dall’Ara, dove ad attenderli ci sarà il Bologna dell’ex Sinisa Mihajlovic; poi, esattamente il 4 dicembre, la Roma ospiterà all’Olimpico i campioni d’Italia dell’Inter, in un match che, verosimilmente, ci dirà molto su quelle che potranno essere le ambizioni del club romano.
Certamente da non sottovalutare l’appuntamento di questa sera che, come detto, metterà di fronte Roma e Bologna: nonostante il passo falso col Venezia, i rossoblù hanno ottenuto tre successi nelle ultime quattro partite, contro Spezia, Salernitana e Cagliari, con il cambio modulo ideato dall’allenatore serbo che sembra aver dato nuovo brio a una squadra che ha cominciato la stagione con non poche difficoltà. Importanza della partita ulteriormente alimentata dalla vittoria di ieri dell’Atalanta sul Venezia, che ha portato gli orobici a quota 31 punti, dunque, a sei lunghezze di vantaggio rispetto a Mourinho e compagni: l’obbligo è vincere, per non perdere il contatto dalla zona quarto posto, occupato, proprio, dalla squadra di Giampiero Gasperini.
Prova del nove che, però, si terrà di sabato, nella cornice dello Stadio Olimpico, dove sbarcheranno i campioni in carica dell’Inter che, seppur ridimensionati dalle partenze nel corso dell’estate, sembrano aver trovato la quadra giusta anche con Simone Inzaghi. È stato uno dei principali problemi della Roma degli ultimi anni, la mancanza di risultati negli scontri diretti: tendenza, questa, confermata anche in questa prima parte di stagione. Nei quattro scontri diretti disputati dai giallorossi, questi hanno ottenuto un solo pareggio (contro il Napoli) e ben tre sconfitte (contro Juventus, Milan e Lazio): una vittoria contro la squadra capace di dominare la passata edizione della Serie A manderebbe senz’altro un forte segnale alle altre pretendenti per un posto in Champions League.