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Dopo 90 minuti avvincenti, finisce in parità la sfida di Serie A tra Roma e Venezia. Una partita combattuta e sentita, tra due squadre che – indipendentemente dal risvolto della stagione – hanno dimostrato di saper lottare, anche se questo a volte non basta. Okereke apre il match dopo appena un minuto di gioco. Il nigeriano, che approfitta del cross del compagno Aramu, la mette dentro con un bel colpo di testa e per il Venezia è subito gol. Nel secondo tempo ci pensa il subentrato Shomurodov a pareggiare i conti, segnando proprio sotto la traversa e approfittando della confusione e dello spazio vuoto a centrocampo, lasciato dall’espulsione di Kiyine. Ripercorriamo il match con la cronaca e le sensazioni post partita.
Roma-Venezia, i ventidue in campo
Per la sfida dell’Olimpico, Mourinho decide di rischiare. La formazione iniziale, in questo modo, appare un mix tra titolarissimi e nomi quasi inediti. L’allenatore portoghese si affida a Rui Patricio tra i pali, posizionato alle spalle di Ibanez, Smalling e Kumbulla. A centrocampo troviamo Maitland-Niles, Cristante, Perez e il ritrovato Spinazzola, dietro Veretout. A guidare l’attacco, in assenza di Zaniolo, è la coppia Pellegrini-Abraham. Dall’altra parte, il tecnico del Venezia Soncin risponde con Maenpaa in porta alle spalle di Haps, Ceccaroni, Caldara, Ampadu e Mateju. Leggero, invece, il centrocampo che si deve affidare a Kiyine, Vacca e Crnigoj. Il reparto offensivo è quello di sempre con il classico duo Okereke-Aramu.
Roma-Venezia, cronaca del primo tempo
Le speculazioni attorno ad un Venezia ormai matematicamente retrocesso si azzerano quasi subito di fronte ad una Roma in chiara difficoltà. Il grande pressing dei lagunari impedisce ai giallorossi di procurarsi grandi occasioni, facendoli sembrare ingenui e poco preparati davanti ad un match affatto scontato. Al via il Venezia trova subito la rete grazie ad un ispirato Okereke che sfrutta l’assist di Aramu e la mette dentro al primo minuto di gioco.
Al 10’ la Roma trova la prima occasione importante: Bryan Cristante calcia da fuori area dopo aver ricevuto un passaggio da un compagno. La difesa del Venezia ha un momento difficile nell’intercettare il tiro, ma la palla finisce fuori e, così, i giallorossi si guadagnano il primo calcio d’angolo della serata. A batterlo è il capitano Lorenzo Pellegrini, che punta alla porta, ma questo non basta a superare la difesa avversaria.
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Ancora nella prima metà del primo tempo, al 18’, arriva la prima ammonizione per il Venezia, ai danni di Sofian Kiyine. Da quel momento la Roma si riaccende con le azioni, non andate a segno, di Pellegrini, Abraham e Spinazzola. Al 26’, poi, arriva la seconda ammonizione per il Venezia: questa volta si tratta di Antonio Vacca, che viene sostituito poco dopo.
Al 31’ accade l’inaspettabile, c’è un contatto falloso tra Sofia Kiyine e Lorenzo Pellegrini, che lascia il giallorosso a terra. L’arbitro Sozza va a rivedere l’azione al VAR ed estrae il cartellino rosso per il lagunaro, già precedentemente ammonito. Da qui si chiude il primo tempo, la Roma tenta più volte il tiro, ma la palla non entra mai. L’unica cosa che i giallorossi si guadagnano prima del fischio che segnala l’intervallo è un’ammonizione, la prima ai danni della Roma, per Leonardo Spinazzola.
Roma-Venezia, cronaca del secondo tempo
Molto meno interessante il secondo tempo, che regala meno emozioni. Le occasioni sono poche, da entrambe le parti. A sprecarsi sono i falli, le ammonizioni e i cambi. A ricorrere a ben tre cambi è Mourinho che riparte con forze fresche, sostituendo Miatland-Niles, Spinazzola e Kumbulla in favore di Karsdorp, Zalewski e El Shaaraway. Quando il risultato non cambia, il tecnico giallorosso mette dentro anche Shomurodov, al 60’, al posto dell’uscente Veretout.
I subentrati creano molte occasioni, aiutati da capitan Pellegrini, ma la porta del Venezia rimane inviolata. Venezia che, nel secondo tempo, pensa più a difendersi che ad attaccare. A rimettere in sesto la Roma, recuperando una partita fino a quel momento persa, ci pensa Eldon Shomurodov. Il ventiseienne classe 1995, al 76’, sfrutta una palla inattiva e segna sotto la traversa. Davanti a questo tiro, Maepaa non può nulla. La Roma, a questo punto, ritrova coraggio.
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El Shaarawy controlla una palla a limite dell’area e va alla conclusione, ma un difensore del Venezia intercetta l’azione e salva la sua squadra. Anche Lorenzo Pellegrini, uomo del match, continua a provarci, ma la palla non vuole saperne di entrare. All’84’, la statistica riguardo il numero complessivo di tiri parla chiaro, 36:2 per la Roma. Risultato simile per i corner, 18:1 per i giallorossi.
Nonostante le occasioni degli ultimi dieci minuti, la Roma non trova il gol del vantaggio. La partita sembra segnata fino al 97’, quando l’arbitro Sozza effettua un controllo al VAR per un sospetto rigore in favore della Roma. Quando va a riguardare l’azione, l’arbitro non assegna il rigore e il gioco continua. La partita, quindi, si conclude al 98’. Il risultato finale è 1-1.
Roma-Venezia, top e flop del match
Partita per niente facile per la Roma contro un Venezia che, nonostante la retrocessione matematica, non vuole smettere di lottare. Un Venezia che, seppur decisamente troppo falloso, si è dimostrato in grado di concretizzare nel reparto offensivo e respingere l’attacco dei giallorossi in termini di difesa.
La squadra di Mourinho non è stata da meno, anche se molte delle energie spese dai giallorossi non sono state ripagate a livello di reti segnate. Protagonista assoluto del match per la Roma è il capitano Pellegrini, che con le buone idee e la grande tecnica fa la differenza, riaprendo il match ad ogni occasione, sfruttando qualsiasi tiro per cercare di portare la sua squadra in vantaggio.
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Il flop del match è senz’altro Kiyine, costretto ad abbandonare il campo al 32’ per un intervento da rosso ai danni di Pellegrini. Una mossa, la sua, inspiegabilmente folle ed ingenua, che lo costringe a lasciare i suoi in 10 per gran parte della partita. L’ingenuità non perdona e non lo fanno nemmeno le pagelle che lo giudicano, senza sconti, il peggiore del match.
Roma-Venezia, le sensazioni post partita
Gli ultimi match in Serie A ci hanno mostrato un Roma intraprendente, organizzata e reattiva, ma, tra la testa proiettata alla finale di Conference League e il match sottovalutato contro una squadra già retrocessa, nella gara di ieri abbiamo visto una Roma ben diversa. La sfida contro il Venezia, infatti, ha mostrato una Roma propositiva, ma stanca, che viaggiava in risparmio energetico. Una Roma che crea occasioni, ma che non concretizza, risultati assurdi se si pensa che meno di un mese fa questa stessa Roma ha vinto 4-0 contro il Bodo/Glimt.
Alla fine del match, il tecnico giallorosso José Mourinho ha avuto modo di analizzare la sfida nella consueta conferenza post partita. Con le sue parole, l’allenatore, ha riflettuto sulla prestazione dei suoi ragazzi e ha ringraziato i tifosi per il sostegno e l’affetto dimostrato. Ecco alcune delle dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Sky Sport: “I tifosi mi ringraziano per quello che abbiamo raggiunto con la squadra, ma siamo noi a ringraziare loro per tutto il sostegno che ci hanno dato. Questo club è sempre speciale perché si respira aria di famiglia. I tifosi ci sono anche quando tutto va male. Il match? Purtroppo non abbiamo trovato subito il vantaggio, ma anzi abbiamo subito il gol nei primi minuti. Dispiace, ma abbiamo reagito bene e alla fine abbiamo segnato anche noi. Il Venezia? Spero di ritrovarli presto in Serie A. La finale a Tirana? Per ora concentriamoci sull’ultima di campionato, poi vedremo”.