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Tutto pronto allo Stadio Olimpico che ospiterà la giornata numero 37 della Serie A e l’ultima partita in casa della Roma che affronterà il Venezia. I giallorossi sono reduci dalla brutta sconfitta contro la Fiorentina di Italiano e il Venezia, invece, è ufficialmente retrocessa in Serie B. Ha parlato ai microfoni di Sky Sport proprio il General Manager della Roma Tiago Pinto.
Roma-Venezia, Tiago Pinto: “Il 31 agosto ci sarà una Roma migliore”
Il pensiero della Conference League ha tolto concentrazione:
“Non c’è musica che toglie la concentrazione della squadra. Abbiamo iniziato la settimana in maniera pesante per la sconfitta contro la Fiorentina. Perché c’è differenza tra arrivare quinto, o sesto oppure ottavo”.
L’importanza e l’entusiasmo del pubblico come extra-budget sul mercato:
“L’entusiasmo dei tifosi non è per la Conference, Coppa Italia o Serie A ma è per la squadra. Dobbiamo dare concentrazione al mister e i tifosi hanno capito che stiamo cambiando il club e la squadra”.
Lo vedo giovane, ma con una carriera importante alle spalle. Tiago Pinto che alle scuole media pensava al calcio fin da subito:
“Si io penso che portoghesi e italiani siano uguali nati con un pallone nel letto e orienta tutto la nostra vita. Anch’io ho avuto una bella opportunità nel Benfica e aver avuto Rui Costa come mentore mi ha permesso di crescere. Ho anche il piacere qui in Italia di parlare con persone come Maldini o Massara”.
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Zaniolo è in tribuna all’ultima partita in casa della Roma. L’anno prossimo lo rivedremo all’Olimpico?
“Ha sentito un fastidio durante la partita contro la Fiorentina, oggi si è fermato e dunque vedremo cosa succederà ma ci auguriamo che possa giocare le ultime partite. Mercato? Adesso pensiamo alle ultime sfide della stagione. Sono sicuro che il 31 agosto 2022 la squadra sarà migliore di quella attuale, questa è la nostra idea. Penseremo step dopo step con Mourinho come leader, ma adesso non possiamo pensare al calciomercato visto che la stagione non è terminata”.
Comprare giocatori seguendo gli algoritmi, secondo te è giusto?
“Penso che non ci sia bisogno di usare gli algoritmi. Il calcio si è evoluto molto, i dati sono importanti ma nessuno compra calciatori con gli algoritmi: ci sono tante cose più importanti dei dati”.