- Continua a leggere sotto -
La stagione appena conclusa per la Salernitana è stata probabilmente la migliore in 103 anni di storia. La squadra campana è riuscita a conquistare la permanenza nel massimo campionato di Serie A al termine di un’annata estremamente complessa. La squadra del patron Iervolino e del DS Sabatini ha completato un rush finale di vittorie che hanno permesso ai granata di scavalcare tutte le contendenti alla salvezza, fino al raggiungimento del 17esimo posto in classifica finale. La grande rincorsa degli uomini di Davide Nicola parte il 20 aprile quando nel recupero della 19esima giornata contro l’Udinese i campani riescono ad imporsi per 0-1 grazie alla rete di Simone Verdi. Un mese di fuoco per la Salernitana che sempre contro l’Udinese chiude un cerchio nell’ultima gara della stagione; allo stadio Arechi il risultato finale recita 0-4 in favore dei friulani, tuttavia nella storia centenaria dei granata si tratta della sconfitta più dolce in assoluto: visto il contemporaneo risultato maturato a Venezia, la Salernitana mantiene il punto di vantaggio sul Cagliari condannandolo alla retrocessione.

La stagione della Salernitana si articola intorno alle vicende societarie che coinvolgono il club campano fin dalla sua promozione in Serie A; prima nelle mani di Lotito, successivamente in quelle del trust ed infine con la proprietà di Iervolino che il 31 dicembre poco prima dello scadere della deroga acquista la Salernitana salvandola dall’esclusione dal campionato. La firma arrivata sullo scoccare della mezzanotte, porta con sé un 2022 pieno di gioia e successi per la Salernitana, la stessa squadra viene affidata alle figure esperte di Sabatini per l’aspetto dirigenziale e a quella di Nicola per la parte tecnica. Due figure carismatiche ed empatiche, capaci in pochi mesi di trasformare in realtà quel famoso 7% di probabilità di salvezza che i granata avevano a fine girone d’andata. Ma in una stagione storica per la piazza di Salerno chi si è distinto? Quale giocatore è stato il migliore della stagione, chi il peggiore e quale quello rivelazione?
TOP: Federico Bonazzoli, il mitragliatore della Salernitana
In una rosa smantellata e ricostruita nel mercato di riparazione dal DS Sabatini, Federico Bonazzoli rappresenta una delle poche certezze che la Salernitana ha avuto per tutto il corso dell’annata. Arrivato in Campania la scorsa estate dalla Sampdoria con la formula del prestito, il numero 9 italiano è uno dei pochi a salvare la pelle in tutte le uscite della Salernitana. Anche quando le cose non giravano, nel girone d’andata, Bonazzoli ha sempre risposto presente, dando anima e corpo in tutti i minuti giocati con la maglia granata.
La prima gara della stagione può essere presa come manifesto dei primi sei mesi in Serie A della Salernitana; nella trasferta di Bologna la squadra, all’epoca, guidata da Castori perde, ma Bonazzoli segna. Si tratta del primo dei 10 gol che Federico sigla nel corso della stagione. Qualche giornata e Bonazzoli sigla uno dei due gol nella vittoria in trasferta sul campo del Venezia. Passano le settimane e l’attaccante classe 1997 ci prende gusto: gol nel recupero a Cagliari e Salernitana che strappa il pari. Altro gol, questo ininfluente, nella trasferta di Napoli e poi iniziano una serie di marcature che aiutano i granata a risalire lentamente la china: gol contro Genoa e Milan che permettono alla sua squadra di strappare due pareggi importanti. Arriva a Salerno Davide Nicola e l’attaccante italiano si infiamma: gol contro il Sassuolo che significa un altro X per la Salernitana, gol decisivo contro Fiorentina e Venezia nei due successi che rilanciano in classifica i granata. L’ultimo gol della stagione lo segna ad Empoli, ennesimo pari e ultimo punto conquistato dalla Salernitana in campionato. Solamente la settimana dopo si potrà affermare che il gol di Bonazzoli contro gli azzurri sia stato il gol salvezza, in una delle stagioni più pazze di sempre.
- Continua a leggere sotto -

FLOP: Nwankwo Simy, la delusione della Salernitana
Arrivato a Salerno dopo le due ottime annate di Crotone, i tifosi si aspettano di trovare in Simy il bomber capace di trascinarli a suon di gol alla salvezza. Tesserato per una cifra introno ai 3,5 milioni di euro, l’attaccante 29enne è reduce da due stagioni entusiasmanti con la maglia dei pitagorici; nella stagione 2019/20 trascina in Serie A il Crotone a suon di gol, totalizzando 20 centri in stagione che gli valgono il titolo di capocannoniere della cadetteria. La stagione successiva in Serie A, Simy realizza 20 gol che tuttavia non aiutano i rossoblù a salvarsi. Le aspettative su di lui sono parecchie, dirigenza e tifosi sono fiduciosi dell’acquisto, ma la realtà dei fatti sarà ben diversa.

Simy totalizza un solo gol con la maglia della Salernitana nei suoi sei mesi in granata. Addirittura nel corso della pre-season perde il posto da titolare, ritrovandosi a subentrare quasi sempre nelle prime partite dell’anno. Quando parte da titolare, viene poi sostituito a gara in corso e la scarsa fiducia riposta in lui si ripercuote in prestazioni non sufficienti sul campo. Realizza l’unico gol nella trasferta con lo Spezia terminata 2-1 in favore dei liguri. A gennaio, lascia Salerno per ripartire dalla Serie B con la maglia del Parma. Anche nella sua esperienza emiliana, la musica non cambia: un solo gol, diverse sostituzioni e alcune panchine. Proprio sul più bello, quando nella piena maturità calcistica la carriera del calciatore nigeriano stava spiccando il volo, una brutta stagione d’arresto rischia di compromettere il suo proseguo da calciatore. Il cartellino di Simy è tornato nelle mani della Salernitana che ora deciderà il da farsi sul suo futuro.
RIVELAZIONE: Ederson, la salvezza della Salernitana a ritmo di samba
Arrivato nel mercato di riparazione dal Corinthians, Ederson è uno dei colpi di genio della sessione invernale studiata dal DS Sabatini. Trasferitosi in Italia per una cifra pari a 6 milioni di euro, il centrocampista brasiliano dona classe, tecnica e intelligenza tattica al centrocampo dei granata. Diventa nel giro di pochissime settimane, imprescindibile negli schemi dei campani, prima con Colantuono e successivamente con Nicola. Chiude la sua prima stagione in Serie A con due gol e un assist in sei mesi di campionato.

Trova la sua prima gioia con la maglia della Salernitana nella vittoria per 1-2 in casa della Sampdoria, con cui aiuta i granata a strappare il bottino pieno dalla trasferta genovese. Quattro giorni più tardi un suo passaggio mette Verdi nelle condizioni di superare Silvestri e l’Udinese nella trasferta friulana regalando altri tre preziosissimi punti alla Salernitana. Chiude il suo periodo di estrema forma realizzando il gol del del momentaneo vantaggio nella trasferta di Bergamo contro l’Atalanta.
Quanto fatto vedere nei primi sei mesi in Serie A è degno di nota e ha messo all’opera i migliori direttori sportivi di tutta Europa, tanto che anche il Paris Saint Germain si è detto interessato all’acquisto del gioiellino carioca. Forte sulle tracce di Ederson anche l’Atalanta, che punta, limati alcuni dettagli, a portare il centrocampista classe 1999 alla corte di Gasperini.