Sampdoria, D’Aversa suona la carica: il cammino per riprendersi passa dai tifosi

Carlotta Desirello
4 lettura minima

Seguici sui nostri canali

Una stagione difficile

Dopo una scorsa stagione molto positiva sotto la guida di Ranieri, in questa prima parte di campionato la Sampdoria sta affrontando parecchie difficoltà. La squadra allenata da mister D’Aversa aveva iniziato bene, offrendo ottime prestazioni contro le big e strappando anche un punto all’Inter, salvo poi calare vistosamente e non riuscire a ripetersi contro le avversarie di media e bassa classifica.

- Pubblicità -

Al momento i blucerchiati sono in terzultima posizione e hanno assolutamente bisogno di riprendersi al più presto per non rischiare di rimanere ingabbiati nella zona retrocessione. In questi ultimi giorni si è parlato tanto delle possibili soluzioni a questa situazione, a partire da un cambio in panchina, fino ad arrivare all’ipotesi di alcuni ritorni importanti come quello di Ramirez. Un altro aspetto che è fondamentale considerare è il fatto che la squadra non sta contando sul supporto del tifo organizzato, il quale continua a mantenere una linea dura e non ha intenzione di tornare allo stadio finché non ci sarà la capienza del 100% e saranno state tolte le restrizioni. La storia della Sampdoria dimostra, però, che questa mancanza sta incidendo parecchio sulle sorti della squadra.

Claudio Ranieri (Sampdoria)
Claudio Ranieri, ex allenatore della Sampdoria

Sampdoria, un tifo speciale

Il rapporto tra i tifosi e la Sampdoria è sempre stato particolare, tanto da essere apprezzato sia dai giocatori blucerchiati, sia da quelli delle squadre avversarie. Il tifo della Samp, infatti, ha sempre pensato a caricare la squadra in qualsiasi momento, sia positivo sia negativo, in qualunque gara, a supporto di ogni giocatore e a prescindere dal risultato.

Esemplari, in questo senso, sono le parole di Claudio Ranieri, durante la sua prima stagione a Genova: “Nella partita contro il Lecce, loro vincevano per 0-1; noi spingemmo fino alla fine per pareggiare e ci riuscimmo nei minuti di recupero. Il pubblico ci aveva supportato e soffiato dietro per tutta la gara e solo alla fine ci fischiò. In pratica, ci hanno fatto pareggiare la gara e al termine ci hanno detto di fare meglio. Non mi era mai successa una cosa simile, perché dalle altre parti se si perde quando si dovrebbe vincere si viene fischiati fin da subito. Senza la vicinanza dei nostri tifosi, però, non ce l’avremmo fatta. Questo aspetto lo sosterrò per sempre e resterà nel mio cuore”.

Parole importanti, quindi, quelle dell’ex tecnico blucerchiato, che nella sua lunga carriera ne ha allenate parecchie di squadre, entrando in contatto con tifosi differenti, a dimostrazione di quanto il tifo della Samp possa anche influire sulle gare stesse.

Roberto D'Aversa (Sampdoria)
Roberto D’Aversa (Sampdoria)

Il match contro lo Spezia e il parziale ritorno allo stadio

A confermare quanto detto in precedenza è il match contro lo Spezia di qualche giornata fa. In quell’occasione, infatti, un gruppo di vecchi Ultras, non concordando con la linea stabilita, ha scelto di andare allo stadio, tanto da riuscire a riempire la gradinata Sud, postazione storica del tifo organizzato blucerchiato. Quella partita è coincisa anche con l’unica vittoria casalinga della squadra e sia il mister sia i giocatori hanno mostrato di aver sentito il calore proveniente dagli spalti. Alla luce di tutto, quindi, se i tifosi dovessero piano piano decidere di tornare allo stadio, potrebbero diventare un’arma in più per la Sampdoria e aiutare la squadra a riprendersi da questo momento buio.

- Pubblicità -
- Pubblicità -