Vivace e brillante con la Nazionale del Marocco, sottotono e in difficoltà con la Sampdoria. Il giocatore in questione è Abdelhamid Sabiri, uno dei giocatori probabilmente più discussi della difficile stagione dei blucerchiati. Giunto in prestito a fine gennaio 2022 dall’Ascoli, il centrocampista marocchino aveva inizialmente convinto tutti, guadagnandosi l’acquisto a titolo definitivo a fine stagione. Premesse che non sarebbero state mantenute nell’annata seguente, quella corrente, dove il giocatore non si è in qualche modo confermato, dopo un incoraggiante inizio di campionato.

Problemi fisici frequenti, prestazioni opache e un atteggiamento discutibile, lo avrebbero messo sotto l’occhio della critica, a partire dallo stesso Dejan Stankovic, che pure avrebbe sempre dimostrato di credere nelle qualità, poco discutibili, del ragazzo e speso parole positive. Eppure, per i motivi sopraelencati, il giocatore non avrebbe mai trovato la continuità necessaria per riprendere il filo conduttore interrotto dalla scorsa stagione. Intanto, però, con la sua Nazionale, Sabiri non apparrebbe un giocatore in difficoltà, sul piano fisico e mentale, come invece starebbe accadendo con la maglia della Sampdoria.

Sampdoria, dilemma Sabiri: decisivo con il Marocco, desaparecidos in blucerchiato
Recentissimo, è il gol siglato da Sabiri nella vittoria del suo Marocco sul Brasile in amichevole. Il fantasista, è partito da titolare, prima di lasciare il campo al 64′ minuti. La rete in nazionale del giocatore della Sampdoria, è il suo secondo con la maglia della Nazionale in 8 presenze complessive. Nell’ultimo Mondiale in Qatar, seppur quasi mai da titolare, ha chiuso in uno storico 4° posto, primato assoluto per una Nazionale africana.

Quello che potrebbe più stupire però, non è tanto il rendimento di un giocatore le cui qualità tecniche non sono mai state realmente oggetto di discussione tra le fila della Sampdoria, bensì il fatto che, quando chiamato con la Nazionale, il giocatore sembri non accusare le noie fisiche che spesso lo avrebbero afflitto in blucerchiato, oltre che un atteggiamento apparentemente molto più entusiastico.

Sampdoria, la stagione di Sabiri
Dopo le 14 presenze e i 3 gol segnati nella scorsa stagione con la Sampdoria, di cui uno decisivo nel derby con il Genoa, il giocatore è stato riconfermato: nella squadra di Mister Marco Giampaolo, la fiducia sulle qualità del giocatore, dotato di buona tecnica, capacità atletiche e grandissima esplosività, in particolare nel tiro, erano fuori discussione. Eppure, dopo un inizio incoraggiante, sempre tra i migliori fra i blucerchiati, e un gol pirotecnico contro lo Spezia, qualcosa si è incrinato.

L’arrivo di Stankovic sulla panchina, se da una parte ha permesso alla Sampdoria di risollevarsi da un punto di vista della squadra, ha, nello stesso tempo, coinciso con l’appannamento delle prestazioni di Sabiri. Se nella prima parte di stagione e anche nelle prime partite con l’allenatore serbo, il centrocampista marocchino era parsa l’unica luce in una squadra che faticava a trovare prestazioni e risultati, poco alla volta il giocatore è stato sempre più accantonato, trovando sempre meno spazio in campo.

Allo stesso tempo, avrebbero cominciato a palesarsi dei problemi fisici frequenti, che non avrebbero permesso di trovare la continuità di un giocatore di cui la Sampdoria avrebbe avuto grande bisogno. Situazione che non sarebbe cambiata dopo l’incoraggiante Mondiale con il Marocco: un po’ a sorpresa, quando in blucerchiato appariva tra gli indisponibili, Sabiri è stato ceduto alla Fiorentina, ma lasciato a Genova fino al termine della stagione.

Il gol su rigore contro il Bologna di Sabiri, in una partita dove però sbaglia quello successivo di un possibile vantaggio, sembra quasi un illusione: da allora il giocatore non segnerà più trovando pochissimo il campo. Infatti, ad oggi le presenze stagionali, tra Serie A e Coppa Italia, arrivano a 15, ma i soliti problemi fisici e una situazione generale non semplice non garantirebbero molto spazio, da qui in avanti al giocatore, salvo che non diventi lo stesso ammirato con la maglia del Marocco.