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Nahuel Barrios ha 24 anni e nella sua terra, in Argentina, sembra aver trovato finalmente la sua consacrazione. Il Perrito cresce nelle giovani del San Lorenzo ed esordisce nel 2017 con la prima squadra dei Los Matadores. In giovane età non riesce ad esprimersi al meglio, ma le sue qualità tecniche sono evidenti e vengono notate da diverse squadre. Nel 2020 la talentuosa ala si trasferisce in prestito al Defensa y Justicia, anche qui, però, finisce per perdersi, senza riuscire a trovare la giusta direzione calcistica: Barrios trova pochissimo spazio e un solo gol. Tornato a casa, nella stagione successiva, parte di nuovo in prestito, stavolta al Central Cordoba, ma ad attenderlo c’è ancora la panchina, senza riuscire a mettere a tabellino nemmeno una rete. Ma dopo il ritorno, in questa ultima stagione, al San Lorenzo qualcosa sembra essere cambiata.

Nahuel Barrios: un destro magico
Nato a Buenos Aires e cresciuto come quasi tutti i calciatori argentini fra i campi di strada, Barrios è stato baciato da madre natura: alto solo 1,56 cm è dotato di un dribbling formidabile, veloce, tecnico e visionario. Il talento sudamericano si esprime al meglio partendo dalla sinistra per poi accentrarsi e trovare la porta con il piede dominante, il destro, o l’assist per il compagno. L’ala del San Lorenzo ai più attenti, ricorda molto il un giovane Alejandro Gomez, anche lui cresciuto nella stessa squadra. Nel corso della sua carriera ha anche giocato trequartista, ma è partendo dalla fascia che riesce a fare la differenza.
Casa dolce casa
Tornato nella sua terra di origine, l’Argentina e alla sua prima squadra, il San Lorenzo, dopo i due prestiti, in questa stagione il calciatore sta salendo sotto i riflettori della ribalta. La buona annata della rosa passa soprattutto dalle sue giocate in concomitanza con l’arrivo in panchina di Ruben Insua, che con il suo calcio offensivo ha finalmente dato sfogo a tutte le qualità di Barrios. Nel 3-4-3 dell’allenatore argentino la maggior parte delle azioni pericolose parte dai suoi piedi e adesso tutto El Nuevo Gasómetro, stadio del San Lorenzo, si gode il Perrito de la casa diventato ormai un vero e proprio idolo.

La consacrazione
Negli ultimi tempi l’ ascesa di Barrios appare sempre più marcata: i suoi dribbling e le sue giocate risultano decisive. Nella vittoria dei suoi contro il Boca Juniors, giocata il 7 luglio, il classe 1998 è stato il migliore in campo anche senza trovare il gol. Dopo questa sfida il San Lorenzo non ha più trovato sconfitta, tre pareggi e una vittoria, e l’ala albiceleste ha aggiunto al suo palmarès, oltre le sue giocate tecniche, anche 2 gol e 1 assist in quattro partite. Gli occhi dei grandi club sudamericani e non solo, sono puntati su di lui, ma Barrios per ora si gode la sua casa, che dopo cinque stagioni dal suo esordio adesso è davvero ai suoi piedi.