Sanchez lascia l’Inter: l’Udinese sogna il ritorno del Niño

Alexis Sanchez non rinnova con l'Inter e lascerà i nerazzurri: l'Udinese sogna un clamoroso ritorno del Niño Maravilla, consacratosi con la maglia bianconera

Lorenzo Ferrai A cura di Lorenzo Ferrai
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Dopo quattro anni conditi da diversi trofei, l’Inter e Alexis Sanchez sono pronti a separarsi. Un quadriennio intervallato solamente dall’annata trascorsa al Marsiglia, dove il cileno, pur non avendo più lo smalto dei giorni migliori ha confermato, fra alti e bassi le sue doti offensive, rintracciabili nel dribbling e nella confidenza con la sfera. Con il contratto in scadenza il 30 giugno, e un rinnovo che (a meno di colpi di scena) non avverrà, il Niño Maravilla diventa uno svincolato di lusso sul mercato.

35 anni ma soprattutto senza alcuna voglia di appendere gli scarpini al chiodo, Sanchez è un pezzo pregiato che può far comodo a diverse squadre, specialmente di bassa classifica. Ed ecco che potrebbe allora aprirsi un clamoroso scenario di mercato dove il Niño Maravilla potrebbe fare ritorno all’Udinese, club che l’ha lanciato nel calcio che conta, in cui il cileno ha dato i primi assaggi di una classe cristallina.

Per calciomercato.com, quest’ipotesi non è da scartare a priori, anche perché Sanchez intende ancora esibirsi ad alti livelli prima di tornare in patria al Colo Colo. E da questo punto di vista, l’Udinese gli garantirebbe un palcoscenico ben più prestigioso del campionato cileno. Dunque, l’idea di tornare dove tutto è cominciato può farsi strada nella mente dell’attaccante sudamericano, per andare a risollevare le ambizioni di una squadra che ha sfiorato la retrocessione dopo trent’anni stabilmente nella massima serie.

Un ritorno che s’ha da fare?

Il desiderio di Sanchez è quello di essere messo in contesto dove si senta apprezzato. E, nonostante le esperienza in contesti rinominati quali Barcellona, Arsenal, Marsiglia e Inter, il cileno ha ricevuto il massimo dell’affetto proprio in Friuli, in una coppia dei sogni con Di Natale, in un Udinese forte come mai nella propria storia, trascinata fino alle soglie della Champions League.

Un periodo d’oro mai più replicato, fino alla stagione appena trascorsa, dove l’Udinese ha rischiato la clamorosa retrocessione. E allora perché non provare a risollevarsi riportando a casa l’idolo del popolo bianconero assieme a Totò. Con le piste Como e Pantahinaikos ancora in piedi, l’impresa appare tutt’altro che semplice, anche alla luce dell’ingaggio intorno ai 3 milioni. Ma chissà che il cuore del Niño non si sciolga dinnanzi a un passo deciso da parte di una piazza che lo riaccoglierebbe più che volentieri.

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