Sanremo 2023, tutti i cachet: ecco perchè il Festival è tornato un evento

Festival di Sanremo 2023: dai conduttori a Chiara Ferragni, ecco le cifre del cast, ma la astute scelte di Amadeus portano numeri da capogiro

Roberto Liggi
8 Min di lettura

SEGUICI SUI SOCIAL

L’attesa per l’inizio della 73a edizione del Festival di Sanremo è finita. Stasera, martedi 7 febbraio, Amadeus aprirà ufficialmente la kermesse di musica, cultura, polemiche (e chi più ne ha più ne metta) più pop del Belpaese. L’edizione numero 4 per il conduttore dei Soliti ignoti è anche quella volutamente più spoilerata, con uno snocciolare di anticipazioni cominciato addirittura la scorsa estate. Il primo annuncio fu quello sulla presenza di Chiara Ferragni, attirando curiosità e hype con ben nove mesi d’anticipo.

È poi stata la volta di Gianni Morandi; e poi l’innalzamento del numero dei partecipanti alla gara; lo svelamento dei 28 big; i duetti della serata cover; e così via in uno show nello show che ha non solo illuminato il palinsesto della RAI, ma ha soprattutto ricreato quell’alone di evento che (seppur gradualmente ricreato da altri conduttori già da anni) ha riportato i fasti dei decenni ’80 e ’90. Una cosa è certa: Amadeus ha saputo cavalcare egregiamente un carrozzone che fattura milioni di euro.

Sanremo 2023, Chiara Ferragni e il suo cachet

Perchè l’imprenditrice digitale e regina dei social (28 milioni e mezzo di followers), la più chiacchierata delle quattro co-conduttrici, è capace, da sola, di sollevare dibattiti multipiattaforma, tra chi trovava indegna la sua partecipazione con denaro pubblico, e chi invece ne difende il mai nascosto impegno non solo social, ma anche sociale. Il suo cachet? Circa 100 mila euro, 50 mila a serata considerato che sarà sul palco dell’Ariston anche nell’attesissima serata conclusiva del Festival, come aveva riportato La Repubblica.

Ma la moglie di Fedez ha subito spento sul nascere le polemiche dichiarando di voler devolvere il compenso per la partecipazione a Sanremo all’associazione D.i.Re (Donne in Rete contro la violenza), un ente che, ça va sans dire, opera come supporto alle donne contro le violenze di genere. Una scelta ammirevole ed astuta, perfetta per edulcorare la larga platea televisiva, non necessariamente sua follower, con la quale per la prima volta si confronta davvero, e non tramite il comodo schermo social.

Non è bastato a Selvaggia Lucarelli, che ha commentato duramente in una storia Instagram: “Per lei sono spiccioli, e ancora una volta non ha mancato di comunicare il tutto tramite una conferenza stampa“. Pronta la replica della Ferragni che ha ribadito: “La beneficienza si fa e si dice affinchè sia di esempio per gli altri“. Ma anche in occasione della conferenza stampa di presentazione, Lucarelli ha criticato le risposte dell’influencer: “Le sue letture saranno slide di Instagram“.

Amadeus e Gianni Morandi: i due conduttori di Sanremo 2023

Ma veniamo al compenso del conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo 2023. Amadeus, vero deus ex machina della tv italiana, riceverà secondo le stime pubblicate dai principali quotidiani tra cui Leggo, circa 70 mila euro a puntata, per un totale di 350 mila euro. Un compenso più che ragionevole se considerato l’intenso lavoro di networking e di promozione dell’evento attraverso la capillare e massiccia partecipazione alle più importanti trasmissioni di Rai 1 e del Tg della prima rete nazionale.

Ma ancora di più se tenuto conto del ruolo svolto dal Direttore artistico e della fondamentale mansione di scouting dell’ingrediente principale della lunga settimana sanremese: le canzoni e soprattutto i suoi interpreti. Un mix che sa pescare (sapientemente) tra tutti i target più pregiati del servizio pubblico. I trentenni nostalgici, e soprattutto i giovani in aperto contrasto col passato, capaci di regalare numeri importanti su Spotify e co., che assicurano che il successo musicale del carrozzone sia garantito e la pagnotta pure.

Amadeus e Chiara Ferragni

Ma mai trascurare lo zoccolo duro del pubblico RAI: ecco che l’astuto Ama, che ama i cast eterogenei e moderni, farcisce la serata di ospiti più âgée, che di fatto reggono gran parte della trasmissione in prima serata, aumentando la platea e portando quel punto di share in più che serve per battere la cifra monstre delle ultime edizioni. Insomma, contemporaneo ma non troppo coraggioso: si può fare record di ascolti con artisti emergenti o sostenuti da case discografiche indipendenti?

D’altronde la lotta è contro sè stesso: riuscirà l’Amadeus-quater a fare meglio delle edizioni da record del 2020 e soprattutto del 2022? Ad aiutarlo quest’anno, privo del fidato amico Fiorello, sarà Gianni Morandi, già al timone del Festival nel 2011 e 2012. L’eterno ragazzo dovrebbe arrivare a circa 300 mila euro di compenso, cifra non lontanissima da quella del conduttore principale.

I 28 big in gara a Sanremo 2023

Numeri da capogiro per Sanremo

I cantanti in gara, secondo Il Sole 24 ore, percepirebbero circa 58 mila euro in qualità di rimborso spese, considerati gli ingenti costi sostenuti dalle case discografiche che li portano a Sanremo, per quattro serate compresa quella attesissima dei duetti. Le co-conduttrici, l’attrice Chiara Francini, la Belva Francesca Fagnani e la pallavolista Paola Egonu dovrebbero accontentarsi di 25 mila euro per la loro apparizione di una serata.

Ma il fatturato del Festival giustifica queste cifre: sarebbero infatti 50 i milioni di euro in pubblicità che la tv di Stato si prepara a incassare nel corso della settimana più importante dell’anno catodico. Con un giro di affari che va dalla ristorazione, agli alberghi e allo shopping, che secondo le stime potrebbe portare un indotto di 18 milioni di euro. E infine l’industria discografica, che ha già registrato un aumento del 18% nel 2022 rispetto all’anno precedente, secondo La Repubblica.

L’aver coniugato una spruzzata di istituzionalità con una buona dose di trash e di tv commerciale (lo Suzuki stage ne è l’emblema) è il grande merito di Amadeus. I suoi trascorsi a Mediaset, la sua esperienza con la musica, unita al sapiente uso del marketing e la polemica cercata e trovata a tavolino, spiegano il perchè di Sanremo si parla già tanto da giorni, settimane, e mesi prima, con buona pace dei detrattori. Più show che festival. Ma in fin dei conti, è come nel calcio: (finchè vinci) hai sempre ragione.

Condividi questo articolo