Sassuolo, Andrea Consigli: dall’esordio sino alla Nazionale

Il paradosso di Andrea Consigli: il giocatore che colleziona più presenze in Serie A a non aver mai esordito in Nazionale

Valeria Laio
8 Min di lettura

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Nel mondo del calcio la figura del portiere svolge da sempre un ruolo a dir poco fondamentale all’interno della squadra. Considerato cruciale per gli equilibri e le dinamiche sul terreno di gioco, costui deve comandare la difesa, possedendo una visione molto di più ampia dalla porta di quanto sta accadendo, e deve trasmettere fiducia e sicurezza ai propri compagni. A rappresentare pienamente le presenti caratteristiche è il portiere del Sassuolo, Andrea Consigli.

Giocatore attento e reattivo, onnipresente in campo e protagonista ogni anno, vanta di una presenza in Serie A con oltre 450 partite giocate. Ci ha abituato ad assistere regolarmente a interventi spettacolari, parando rigori imprendibili. La sua è una storia particolare, attestandosi come atleta che non è riuscito ad incoronare il sogno di vestire la maglia della Nazionale italiana. Neanche una volta, nemmeno per un minuto. Andiamo a ripercorrere insieme la sua carriera.

Andrea Consigli (Sassuolo) - @livephotosport
Andrea Consigli (Sassuolo) – @livephotosport

Consigli, dalle giovanili dell’Atalanta ai prestiti alla Sambenedettese e al Rimini

Classe 1987. Il portiere neroverde, nato a Cormano, in provincia di Milano, inizia la sua carriera da giovanissimo. A seguito dei suoi primi passi presso la polisportiva della sua città natale, venne acquistato dallAtalanta, dove svolse l’intera trafila delle giovanili. Fu proprio in questo periodo che vinse il suo primo scudetto, con la squadra Giovanissimi Nazionali. Insomma, già nella categoria under-15 l’atleta iniziò a far vedere di che pasta era fatto.

Ma quello era solo l’inizio. Fu nella stagione 2005/2006 che venne inserito nella rosa della prima squadra, in qualità di terzo portiere, e all’età di 19 anni andò in prestito alla Sambenedettese in Serie C, dove giocò da titolare e stabilì il record assoluto di imbattibilità per partite di campionato della squadra marchigiana. E ancora, collezionò 35 presenze al Rimini, in prestito, in Serie B, dove batté anche qui il record appena menzionato, attestandosi come portiere a non aver mai subito reti nell’arco di ben 633 minuti.

Andrea Consigli, Sassuolo @livephotosport
Andrea Consigli, Sassuolo @livephotosport

Consigli, il ritorno all’Atalanta

Il rientro all’amata Atalanta avvenne nella stagione 2008/2009, in cui Consigli rivestiva il ruolo di secondo portiere. La prima parte della stagione la passò in panchina, finché l’1 febbraio 2009, a soli 22 anni, esordì finalmente in Serie A e giocò la sua prima partita da titolare. Fino a fine della suddetta stagione, il giocatore fece rimanere inviolata la porta nerazzurra; tuttavia, la sua vicenda all’Atalanta fu caratterizzata da continui alti e bassi.

Per via di innumerevoli vicissitudini, in diverse occasioni il portiere venne affiancato dal compagno di squadra Coppola e al termine del campionato, con 31 presenze e 41 reti subite, assistette alla retrocessione della sua squadra in Serie B. Nonostante ciò, questo si presentò ugualmente come un periodo in cui l’atleta riuscì ad ottenere altri record: conservò la sua imbattibilità per lunghe fasi e festeggiò il suo secondo campionato di Serie B vinto della sua carriera.

Sassuolo, Consigli @livephotosport
Sassuolo, Consigli @livephotosport

Consigli e la convocazione in Nazionale

Entrò a far parte delle nazionali giovanili fin dalla categoria Under 15 e la sua convocazione in nazionale Under-21 avvenne quando ancora non aveva giocato nei campionati professionistici. Esordì, infatti, in un’amichevole contro la Croazia nel 2006. Dopo la sua prima stagione da titolare in Serie C, venne convocato subito l’anno successivo come terzo portiere per l’Europeo Under-21 in Svezia, dove portò a casa la medaglia di bronzo e al termine del quale divenne titolare del nuovo ciclo 2007/2009.

Ebbe anche l’occasione di giocare nella Nazionale olimpica. Era il 2008 e il portiere milanese era stato scelto per partecipare ai Giochi Olimpici di Pechino, alle spalle di Emiliano Viviano e in cui era riuscito a debuttare, anche se soltanto per dieci minuti, a seguito dell’espulsione di quest’ultimo nel quarto di finale perso contro il Belgio. E ancora, nel 2009 prese parte all’Europeo Under-21 in Svezia in qualità di portiere titolare e 3 anni dopo venne convocato per la prima volta in nazionale maggiore dal CT Cesare Prandelli, in occasione dell’amichevole contro l’Inghilterra, senza però scendere in campo.

Sulla panchina azzurra, Prandelli era stato chiamato ad aprire un nuovo ciclo dopo la finale di Euro 2012 persa a Kiev contro la Spagna. I suoi ragazzi erano impegnati a Berna contro gli inglesi per la disputa di questa partita in pieno agosto, alla fine persa 2-1 da quella che da molti fu definita una bella “Giovane Italia”. Quel giorno era il debutto di Destro e El Shaarawy, oltre a sei ragazzi che entravano dalla panchina, dove invece Consigli vi rimase seduto, a guardare tutto il tempo.

Vlahovic e Consigli, Juventus-Sasuolo
Vlahovic e Consigli, Juventus-Sasuolo

Consigli e il suo eterno amore al Sassuolo

Il trasferimento a titolo definitivo al Sassuolo, società di Serie A, venne ufficializzato nel settembre del 2014. Esordì con la maglia neroverde a San Siro contro l’Inter, nella partita che terminò con un clamoroso 7-0 per la sua squadra. Inizio sicuramente non tra i migliori, ma che di certo non ne decretò il futuro. La sua presenza nella società si attesta, senz’altro, come un racconto avvincente, in cui ha vissuto momenti indimenticabili.

Come non citare la partita disputata contro l’Athletic Bilbao, esordio assoluto in Europa dopo i preliminari, dove il Sassuolo si impose al Mapei Stadium per un formidabile 3-0, grazie ai goal di Lirola, Defrel e Politano. Consigli contribuì a mantenere lo 0-0 con una serie di grandi interventi quella che era la prima giornata di Coppe nella stagione 2016/2017. Alla fine, i neroverdi chiusero il girone all’ultimo posto; quella contro i baschi fu la prima e unica vittoria.

Andrea Consigli - @livephotosport
Andrea Consigli – @livephotosport

L’unica sua sfortuna è forse quella di essere nato nel periodo sbagliato. Un sogno covato nel tempo e poi naufragato, probabilmente a causa delle circostanze e, soprattutto, della concorrenza. Il portiere del Sassuolo ha fatto da comprimario a Gianluigi Buffon, leggenda del ruolo in questione, proprio mentre si stava affermando anche Gianluigi Donnarumma, altro caposaldo insormontabile. Eppure la sua carriera non è stata affatto di secondo livello. Sempre titolare, stagione dopo stagione, parata dopo parata. Allenatori diversi, ma tutti concordi sul fatto che Consigli, tra i pali, non si tocca.

Il contratto con gli emiliani scadrà nel 2024, dieci anni dopo il suo arrivo, quando il portiere avrà ormai compiuto 37 anni. Chissà se nel frattempo si manifesterà l’occasione di togliere quel fastidioso “zero” dalle presenze in Nazionale. In caso contrario, quella voce mancante rimarrà solamente un cruccio, azzurro se così si può definire, nel contesto di una carriera vissuta appieno, stabilmente tra i pali e sempre ai cento all’ora.

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