La 38ª, ed ultima, giornata della stagione 2022/23 di Serie A si è aperta con la vittoria della Fiorentina sul Sassuolo per 1-3, in match che ha puntualmente smentito chi credeva che, vista la posta in palio non particolarmente alta, sarebbe stata una partita dalle poche emozioni, “balneare” per così dire. Ed invece al Mapei Stadium lo spettacolo non è mancato, con i giocatori viola che non hanno fatto rimpiangere ai propri tifosi la trasferta serale in terra emiliana.
Succede tutto nel secondo tempo con il vantaggio nei primi minuti di Cabral, al quale ha risposto Berardi su calcio di rigore. Una perla di Saponara e la zuccata di Nico Gonzalez hanno poi regalato il successo ai gigliati, che possono ora prepararsi alla finale di Conference League di mercoledì 7 giugno a Praga contro il West Ham con il morale a mille.

Sassuolo-Fiorentina 1-3, le parole di Commisso
Al termine del match è intervenuto ai microfoni di Dazn il presidente dei viola Rocco Commisso, come sempre presente al seguito dei suoi giocatori, per i quali ha speso parole al miele: “Per me questi ragazzi sono tutti figli, e devo abbracciarli anche quando si perde; la Fiorentina è una grandissima famiglia. Una bella cosa vedere l’abbraccio tra Italiano e i suoi assistenti. Abbiamo vinto le ultime due partite perciò grandissima emozione e poi si vedrà”.
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Visibilmente soddisfatto, il numero uno viola ha dispensato ringraziamenti e complimenti tanto per il suo staff quanto per i tifosi: “Quest’anno abbiamo fatto 60 partite, una cosa mai avvenuta nella storia della Fiorentina. 6 punti in meno in campionato ma 2 finali, voglio ringraziare tutti quanti. Abbiamo iniziato male ma gli ultimi due anni sono stati bellissimi e per questo ci tengo a ringraziare tutti, inclusi i tifosi che sono sempre stati vicini alla squadra”.
Non poteva poi mancare un botta e risposta sull’imminente finale di Conference League, dove alla domanda se fosse carico in vista del match di mercoledì prossimo contro il West Ham, Commisso è stato chiaro e conciso: “Io non parlo per mercoledì, meglio stare zitti”.

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