Dopo l’ufficialità dell’addio al termine della stagione, il direttore sportivo del Sassuolo Giovanni Rossi ha tenuto una conferenza stampa in cui ha salutato il club. Queste le sue parole: “Ho fatto 14 anni qui, ho avuto la fortuna di lavorare con grandi persone che mi hanno insegnato, mi hanno migliorato come uomo e professionista. Ci tengo a ringraziare personalmente proprio di cuore la famiglia Squinzi perché mi ha permesso di vivere un sogno e di crescere esponenzialmente a livello professionale“.
Rossi ha continuato: “Ringrazio tutte le persone che hanno condiviso questi momenti con me, lo staff sanitario e tutti i dipendenti. Scusate se dimentico qualcuno ma non è semplice. Ci tenevo a metterci la faccia. Ieri era il mio compleanno. Io sono Gemelli, dentro di me sono felice per quanto fatto ma al tempo stesso arrabbiato per come è finita. Questo è il calcio, bisogna andare avanti. Abbiamo preso questa decisione assieme per programmare, andare avanti, per me ci sono tutti i presupposti per fare bene”.
Riguardo la scelta fatta: “Non voglio dire che sia maturata per come è finito. Noi ci conosciamo tanto bene e sarei ipocrita a dirti quando è maturata, non è maturata, le decisioni vanno prese. Per come è maturata non ne vale la pena, non è il momento. Bisogna pensare al bene del Sassuolo e penso che questo sia il bene. Rimpianto? Sicuramente la retrocessione. Se mi guardo indietro non sono abituato per me non c’è un errore, secondo me non è mia uno cosa sola che determina il risultato, ci sono tante cose che non si sono incastrate nel modo giusto ma ad oggi non è la ragione principale. Chi arriverà dopo di me deve pensare a ricostruire e penso che il Sassuolo abbia tutti i mezzi per poter ricreare un sogno”.
A salutare l’ormai ex direttore sportivo è stato anche l’amministratore delegato Giovanni Carnevali: “Una lunga permanenza a parte una piccola sosta, per cui non posso far altro che ringraziarlo per quello che ha fatto, per la sua professionalità, competenza e per il lavoro che ha svolto con noi. Mi sento di dire che ci lega un rapporto speciale, d’amicizia e soprattutto di grande fiducia. Magari un giorno ci ritroveremo. Un grande in bocca al lupo con un abbraccio perché Giovanni ha legato molto con questa società e noi dobbiamo dare tanto a lui. Grazie Giovanni”.