Serie A, dal Lecce alla Fiorentina: classifica dei giovani più utilizzati

Il Lecce guida la speciale classifica che studia l'uso dei giovani nelle prime 26 giornate di Serie A, ultima la Fiorentina sebbene l'ottimo vivaio

Nicola Roma  - Contributore
9 Min di lettura

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Se il metodo per decretare la squadra vincitrice del nostro campionato fosse analizzare quanti giovani si schierano in campo e il relativo minutaggio che gli viene concesso, il titolo, spetterebbe al Lecce. Se analizzassimo solo i numeri registrati nelle prime 26 giornate di Serie A, infatti, la compagine pugliese si ritroverebbe capolista assoluta, con 8777 minuti totalizzati grazie a 9 giocatori.

Seguirebbe l’Empoli che tocca quota 7010 giri d’orologio con ben 13 giovani, chiuderebbe il podio il Milan con 5943 dovuti alla partecipazione di 8 calciatori. La quarta squadra che andrebbe a concludere la corsa per un piazzamento in Champions League sarebbe lo Spezia qualificandosi grazie ai 5685 minuti disputati da 12 spezzini.

Vincenzo Italiano, Fiorentina @livephotosport
Vincenzo Italiano, Fiorentina @livephotosport

Retrocederebbero in Serie B, invece, big come la Lazio che raggiunge 789 minuti con 4 tesserati , l’Inter con 479 grazie a 4 atleti e la Fiorentina di Vincenzo Italiano con i soli 113 del centrocampista classe 2002 Bianco. E questo, però non significa mancanza di qualità visti i risultati dei vari settori giovanili.

I viola, infatti, hanno in bacheca le ultime 4 Coppa Italia di categoria e quest’anno, dopo quella della scorsa stagione, hanno già alzato la Supercoppa Italiana, a discapito proprio dei nerazzurri che nel palmares espongono il campionato 21/22 come trofeo più recente, ma che hanno promesse in prestito in giro per il mondo.

Serie A, ecco i giovani talenti: chi ha fatto meglio nelle prime 26 giornate

Secondo i dati riportati da transfermarket.it sono ben 116 i giovani scesi in campo nelle prime 26 giornate della stagione 2022/2023 di Serie A, ma quanti di questi hanno un elevato minutaggio? L’età ormai si sa essere spesso solo un dettaglio e molti giocatori del nostro campionato lo hanno dimostrato, tanto vero che sembrano già veterani nonostante la loro carta d’identità non dica esattamente la stessa cosa.

Marco Carnesecchi, portiere della Cremonese @livephotosport
Marco Carnesecchi, portiere della Cremonese @livephotosport

Serie A, da Carnesecchi a Turk: i giovani portieri

Prendendo in considerazione i portieri nati nel 21esimo secolo, sono solo 2 quelli che hanno provato l’ebrezza di proteggere i propri pali. Parliamo di Carnesecchi, classe 2000 che ha disputato 1440 minuti con la Cremonese. L’estremo difensore con le sue parate ha il compito di aiutare i propri compagni ad ottenere una salvezza che varrebbe la nona partecipazione in Serie A del club lombardo. L’ottimo rendimento gli ha permesso di ricevere le attenzioni di big come la Roma e la Juventus.

A fargli compagnia troviamo Zovko, nato nel 2002 e con 74 minuti disputati con lo Spezia nella sfida contro l’Atalanta nella sedicesima giornata di Serie A. Il giocatore bosniaco non è ancora riuscito ad ottenere una porta inviolata considerato che l’altra presenza stagionale è stata in Coppa Italia, nella gara valida per gli ottavi di finale, sempre contro i bergamaschi, nei confronti dei quali ha uno score che recita 2 presenze e ben 7 gol subiti.

Per concludere la classifica, troviamo Martin Turk, sloveno in prestito dal Parma, che ha esordito in Serie A proprio nel 26° turno contro la Juventus. Ricordi agro-dolci quelli che il portiere si porta via dall’Alianz Stadium, sicuramente nota positiva è quella di aver disputato la prima partita nel campionato maggiore mentre da dimenticare sono i 4 gol presi dalla sua Sampdoria. Avendo solo diciannove anni ha il tempo dalla sua parte per dimostrare le proprie qualità e abilità.

Milan, Pierre Kalulu @livephotosport
Milan, Pierre Kalulu @livephotosport

Serie A, Gendrey: lo stakanovista che comanda davanti a Kalulu tra i difensori

Il difensore è un ruolo molto delicato e quindi richiede molta esperienza per esercitare questo mestiere, non la pensano così molte delle nostre squadre. Ad esempio Gendrey classe 2000 ha già raggiunto quota 2175 minuti nel Lecce, lontano ma non troppo c’è Kalulu, difensore del Milan, con 2030′. Medaglia di bronzo per Parisi dell’Empoli che di minuti ne vanta 1940. Prospetti molto interessanti da seguire in Serie A sono Scalvini, Amione e Zanotti. Il primo, anno 2003 è ormai un jolly titolare nell’Atalanta di Gasperini.

Proseguiamo con il difensore argentino nato nel 2002 che, in prestito dall’Hellas Verona, sta provando a dimostrare il suo potenziale alla corte della Sampdoria. Chiude l’analisi sui difensori l’ex capitano della primavera dei nerazzurri promosso in prima squadra da Simone Inzaghi e che, proprio nella sfida contro il Lecce, ha trovato la sua prima presenza stagionale, riassaporando la Serie A dopo l’esordio della scorsa stagione contro il Cagliari.

Sandro Tonali, centrocampista del Milan
Sandro Tonali, centrocampista del Milan – @livephotosport

Serie A, da Tonali a Fagioli: i centrocampisti più utilizzati

Tecnica, tattica e creatività sono le qualità che i giovani devono mischiare per entrare a far parte degli undici titolari schierati dai propri allenatori e scippare il posto ai colleghi più abili. Quindi è molto importante sfruttare le possibilità che vengono concesse, trasformando le chance in trampolini di lancio per affermarsi come campioni e non essere conosciuti in futuro come meteore passate per caso sui campi di allenamento delle grandi squadre.

A usufruire al meglio delle varie scommesse di Stefano Pioli è stato Sandro Tonali, re tra i centrocampisti, considerato che ha già disputato 1944 minuti nel Milan. Il secondo posto spetta al giocatore del Lecce classe 2002 Gonzalez schierato per 1788. Terza posizione per Zalewski, 2002  della Roma con 1364 minuti disputati.

Giovani, bravi e talvolta italiani, ecco il riassunto delle peculiarità dei centrocampisti a disposizione dei club di Serie A. Tra gli altri italiani che possono vantare un discreto minutaggio troviamo a 1249 Ricci del Torino, a 1102 Baldanzi, 2003 dell’Empoli, a 1070 Rovella del Monza e poi a 909 e 869 i due gioielli della Juventus Miretti e soprattutto Nicolò Fagioli. Giovane anzi giovanissimo è Simone Pafundi, nato nel 2006, trequartista dotato di un ottimo dribbling, su cui Udinese e la Nazionale sono intenzionate a puntare per il futuro.

Kvaratskhelia - @livephotosport
Kvaratskhelia – @livephotosport

Serie A: Kvaratskhelia il miglior giovane, Vhalovic e Hojlund inseguono

AAA cercasi attaccante di prospettiva ma comunque che possa garantire una discreta capacità prolifica e presenza sui tabellini delle varie partite. Questo potrebbe essere lo slogan dei vari club di Serie A. Per essere un vero goleador e potersi definire un numero 9, una punta deve far pagare la “tassa” a più difese possibile.

Timbrare il cartellino e far comparire il proprio nome sotto la voce “marcatore” in più partite, permetterebbe all’attaccante a livello personale di ambire al titolo di capocannoniere, mentre a allargando il campo al collettivo sicuramente agevolerebbe i suoi compagni ad ottenere risultati positivi.

Dusan Vlahovic, Juventus @livephotosport
Dusan Vlahovic, Juventus @livephotosport

Quando si gonfia spesso la rete si diventa in fretta beniamino dei tifosi, questo è il caso del georgiano del Napoli. Kvaratskhelia in 22 presenze ha messo a referto 11 gol e 9 assist in soli 1653 minuti. Il classe 2001 guida questa speciale classifica dei giovani bomber anticipando anche Vhalovic con 1380. Il serbo è stato molto condizionato dagli infortuni tanto vero che la Juventus non rifiuterebbe un’offerta equa.

Nel mirino della Vecchia Signora sarebbe finito il giovane Hojlund, il danese nato nel 2003 che si sta mettendo in mostra nell’Atalanta, tanto da togliere il posto a pezzi da 90 come Duvan Zapata e Luis Muriel. Curiosa invece la storia di Giacomo Raspadori che all’età di soli 23 anni, dopo essersi laureato campione d’Europa con l’Italia potrebbe farlo anche in Serie A.

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