Serie A, spazio ai baby talenti: Fagioli astro nascente, Baldanzi rivelazione

Nel corso di questa stagione la Serie A sta mettendo in mostra i suoi giovani talenti, pronti ad affermarsi nell'immediato futuro

Francesco Mazza Topics:
17 Min di lettura

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Si è sempre parlato di come in Serie A, soprattutto negli ultimi anni, ci fosse molta esitazione nell’impiego di giocatori giovani. La tendenza sviluppatasi era infatti quella di preferirgli sempre i più anziani o comunque, in linea generale, i più esperti. L’esperienza veniva messa al primo posto rispetto alla spensieratezza e la leggerezza di chi si affaccia per le prime volte tra i grandi.

Forse a bloccare gli allenatori era la possibilità di poter bruciare un ragazzo in caso di prestazione negativa con un conseguente effetto dannoso per il suo morale. Ad eccezione del campionato di Serie A, negli altri top campionati europei è facile notare come sia dato notevole spazio ai più meritevoli del vivaio, e non, delle varie squadre. Ne LaLiga spagnola due esempi lampanti sono rappresentati da Pedri e Gavi, rispettivamente classe 2002 e 2004, ormai titolari inamovibili del centrocampo del Barcellona.

Pedri-Barcellona @livephotosport
Pedri-Barcellona @livephotosport

In Bundesliga, il Borussia Dortmund punta da sempre su baby talenti provenienti dal settore giovanile, come Moukoko (’04), oppure prelevati da campionati minori, tra cui Jude Bellingham (’03). Sulla stessa falsariga c’è anche la Premier League con i vari, tra i più noti, Garnacho, Rico Lewis, Lavia, Elliot e molti altri. Fortunatamente, nel corso di questa stagione, sembra che anche in Serie A ci si stia avviando sempre di più verso questa trend.

Molte squadre, sia di prima fascia che quelle minori, hanno deciso di puntare maggiormente sui giovani mostrando qualche talento interessante. Alcuni di questi ragazzi hanno mostrato qualità importanti e potrebbero così puntare a ritagliarsi un posto da protagonista nell’immediato futuro. Tra tutti coloro che stanno brillando nelle loro squadre, spiccano i nomi di Fagioli e Baldanzi, ma la lista è piuttosto lunga e interessante.

Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus - @livephotosport
Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus – @livephotosport

Serie A, la Juventus vara la linea verde: filo diretto con la Next Gen

Nel post partita contro la Sampdoria, ai microfoni di Dazn, Massimiliano Allegri aveva dichiarato quanto sia importante avere una seconda squadra proprio perché c’è troppa differenza nel passaggio dalla Primavera alla Serie A. E le parole del tecnico della Juventus sembrano decisamente confermate dai fatti. Il lavoro della Vecchia Signora con la Next Gen, cominciato nel 2018, sta cominciando a dare i suoi frutti.

Dalla squadra Under 23 sono infatti cresciuti dei talenti che si stanno ritagliando uno spazio importante in questa annata. I vari Fagioli, Miretti, Soulè, Iling Jr e Barrenechea sono tutti prodotti della formazione militante in Serie C. La Juventus ha avuto non pochi problemi nel corso di questa stagione e, nel momento del bisogno, si è aggrappata anche al talento e alla voglia dei suoi giovani.

Basti pensare al match di Champions League contro il Benfica in cui, sul punteggio di 4-1 per i lusitani, gli ingressi di Iling Jr e Soulè avevano dato nuova linfa costruendo le azioni da gol dei bianconeri che portarono al 4-3 finale. Oppure anche alla sfida di campionato immediatamente successiva di campionato con il Lecce, con un gran numero di giovani titolari, decisa da un gioiello di Nicolò Fagioli.

Matias Soulé @livephotosport
Matias Soulé @livephotosport

Juventus, Fagioli è il talento più maturo: Miretti e Soulé sulle sue orme

Fin dal suo esordio in Serie A il 27 gennaio 2021, si era capito che la Juventus aveva tra le mani un talento da coltivare. Nicolò Fagioli è colui che ha stupito maggiormente nell’arco della stagione guadagnandosi, vista anche l’assenza di Pogba, ormai costantemente una maglia da titolare. Il centrocampista piacentino è stato protagonista lo scorso anno della promozione della Cremonese dalla Serie B, campionato che gli ha permesso di accumulare esperienza.

Dal suo ritorno a Torino, tutti si aspettavano una notevole crescita, ma un‘escalation così rapida era difficile da pronosticare. Le sue qualità tecniche e di palleggio, condite anche da un’ottima fase difensiva lo rendono un jolly che può occupare più ruoli in mezzo al campo. Partito come regista, Massimiliano Allegri lo sta trasformando in mezz’ala migliorando soprattutto quelli che sono i tempi di inserimento.

Fagioli sta ripagando la fiducia e può essere uno dei punti fermi del futuro per Madama. Ma il classe ’01 non è l’unico ormai in pianta stabile in prima squadra. Infatti, un altro gioiellino proveniente dalla Juventus Next Gen è Fabio Miretti, molto apprezzato dal tecnico bianconero. Anch’egli centrocampista, con caratteristiche ancora più offensive del compagno di reparto, aveva già trovato spazio lo scorso anno esordendo anche in Champions League.

Fabio Miretti @livephotosport
Fabio Miretti @livephotosport

Dotato di grande abilità a smarcarsi tra le linee, come spesso sottolineato dal suo allenatore, e di un ottimo bagaglio tecnico per diventare un centrocampista completo dovrà crescere soprattutto in ambito realizzativo. Le basi per un futuro assicurato sono solide, con i suoi soli 19 anni che lo rendono uno dei talenti più cristallini del nostro calcio.

L’annata 2003 sta regalando notevoli soddisfazioni alla Juventus che si gode la crescita anche di Matias Soulé, arrivato a Torino 3 anni fa preferendo la Vecchia Signora al Barcellona. Dato come possibile partente in prestito nel mercato di gennaio, l’argentino ha voluto fortemente rimanere per giocarsi le proprio chance.

Nel match di domenica 12 marzo contro la Sampdoria, entrando dalla panchina, ha mostrato ancora una volta tutte le sue qualità ed è stato premiato con il primo gol in Serie A. Il trequartista mancino inoltre può studiare da un maestro eccellente come il compagno e connazionale Angel Di Maria. Molto amato anche dai tifosi, se dovesse continuare in questo suo percorso, nei prossimi anni potrebbe infiammare l’Allianz Stadium con le sue giocate.

Juventus, Enzo Barrenechea @twitter
Juventus, Enzo Barrenechea @twitter

La colonia argentina bianconera è completata da un altro centrocampista che ha esordito quest’anno: stiamo parlando di Enzo Barrenechea. Preferito nelle sfide con Torino e Sampdoria a Paredes, ha messo piede per la prima volta anche in Champions League contro il Paris Saint Germain. Il classe ’01 ha mostrato personalità, buone geometrie e molta serenità in campo confermando l’idea di Allegri che lo ritiene pronto per la prima squadra.

A chiudere la batteria di giovani in maglia bianconera cresciuti con la Juventus Next Gen è l’inglese Samuel Iling Jr. Arrivato nel 2020 dal Chelsea, dopo un paio di anni d’esperienza con l’Under 23 fa il suo esordio in Serie A il 21 ottobre 2022 contro l’Empoli. Esterno a tutta fascia garantisce corsa e un’ottima qualità nello sfornare cross per gli attaccanti, come in occasione del gol di Milik a Lisbona. Il suo impatto nel calcio dei grandi gli è valso la fiducia della società con il rinnovo del contratto fino al 2025.

Rasmus Hojlund, calciatore dell'Atalanta @livephotosport
Rasmus Hojlund, calciatore dell’Atalanta @livephotosport

Serie A, l’Atalanta si gode Hojlund e Scalvini

Se la Juventus è stata la squadra che ha messo in vetrina più talenti, ci sono anche altre realtà di Serie A che stanno dando ampio spazio alle giovani promesse. Altri due classe ’03 che si stanno affermando nel nostro campionato militano sono infatti Rasmus Winther Hojlund e Giorgio Scalvini. Entrambi di proprietà dell’Atalanta, sono riusciti a scalare le gerarchie di Gasperini entrando ormai stabilmente nell’undici iniziale.

Arrivato in estate dallo Sturm Graz come vice Zapata, complice anche la difficile stagione del colombiano e del connazionale Muriel, Hojlund si è guadagnato a suon di prestazioni convincenti un posto da titolare. Dopo l’esordio in campionato l’1 settembre, trova il primo gol italiano cinque giorni dopo contro il Monza. Ad oggi il bottino dell’attaccante danese è di 6 reti più una in Coppa Italia.

Le sue caratteristiche principali sono la forza fisica e la progressione bruciante che gli permette di essere molto temibile non solo in area ma anche in campo aperto. La giovane età lo rende ancora un po’ acerbo in alcune situazioni, ma le sue performance gli hanno già permesso di essere accostato a tutti i top club italiani. Chi invece era già nel giro della prima squadra nella corso del 2021/22, nella quale ha esordito, è Giorgio Scalvini.

Giorgio Scalvini, Atalanta @livephotosport
Giorgio Scalvini, Atalanta @livephotosport

Le 18 presenze maturate gli hanno permesso di cominciare a farsi le ossa e arrivare all’inizio di questa stagione nel migliore dei modi. La duttilità del nativo di Chiari gli permette di essere utilizzato sia come centrocampista sia come braccetto in una difesa a 3, ruolo nel quale sta giocando con più continuità. Nonostante la giovane età, la notevole personalità mostrata lo ha fatto diventare un perno della Dea sul quale c’è già l’interesse di società italiane, in primis la Juventus, ed europee.

Serie A, Baldanzi si è preso l’Empoli

Per le squadre cosiddette piccole, far crescere i propri giovani più talentuosi per poi garantirgli un futuro in una squadra da vertice è spesso la soddisfazione maggiore. Chi sembra avviato ad avere questo percorso è Tommaso Baldanzi. Il classe ’03 di proprietà dell’Empoli sta disputando una stagione importante con i top team che si stanno muovendo per lui.

Tommaso Baldanzi, Empoli @livephotosport
Tommaso Baldanzi, Empoli @livephotosport

Così come per Scalvini, sembra che la Juventus voglia seriamente provarci per questa estate, ma anche Inter e Napoli sono alla finestra. Cresciuto nelle giovanili della squadra toscana, il suo talento è esploso in questa annata in cui è stato già autore di 4 reti. Tra i momenti migliori della sua fin qui giovanissima carriera c’è sicuramente il gol vittoria segnato in Serie A i danni dell’Inter a San Siro.

Mancino come il suo idolo Paulo Dybala, sa muoversi molto bene tra le linee ed è in grado di sgusciare tra gli avversari grazie alla sua qualità tecnica nello stretto. Trequartista di ruolo, visti gli 0 assist, deve migliorare nell’ultimo passaggio per mandare in porta i compagni. Il futuro sembra tutto dalla sua parte e potrebbe riservarci un numero 10 che in Italia manca da troppo tempo.

Serie A, Roma: Bove e Volpato crescono sotto l’ala di Mourinho

Dopo aver lanciato nel corso della stagione passata Nicola Zalewski, protagonista anche della cavalcata in Conference League, la Roma vuole continuare a far crescere i giovani. Si tratta di Edoardo Bove e Cristian Volpato. I due erano già stati protagonisti nella scorsa Serie A nel match dello Stadio Olimpico contro l’Hellas Verona. Entrati dalla panchina sul 2-0 per gli ospiti recuperarono il risultato grazie al loro entusiasmo e salvarono i giallorossi con un gol a testa.

Edoardo Bove, calciatore della Roma @Livephotosport

Bove, nonostante non sia un titolare, ha mostrato le sue qualità nelle partite in cui è stato impiegato e per questo gode della piena fiducia di Mourinho. Il tecnico portoghese sa che può contare sul talento del centrocampista classe ’02 e lo sta facendo crescere così come il compagno Volpato. L’attaccante del 2003 di origini australiane è arrivato alla Roma nel 2020 e dopo meno di un anno con le giovanili è entrato in pianta stabile in prima squadra.

Il mister giallorosso, conoscendo le sue qualità offensive, sta lavorando soprattutto sulla disciplina del ragazzo quando la squadra non è in possesso palla. Oltre ai due appena citati, una nota di merito va data anche a Benjamin Tahirovic. Il 20enne centrocampista svedese, soprattutto da inizio 2023, sta cominciando a ritagliarsi spazio in campionato. Infatti, dopo l’esordio a sorpresa da titolare il 4 gennaio con il Bologna, è stato più volte impiegato a gara in corso da Mourinho.

Milan, Malick Thiaw @livephotosport
Milan, Malick Thiaw @livephotosport

Serie A, carrellata di talenti: da Thiaw a Colombo passando per Samardzic

L’abbiamo detto, quest’anno la Serie A ci sta dando la possibilità di apprezzare dei ragazzi che potrebbero sfondare nell’immediato futuro. In casa Milan l’anno nuovo ha portato in dote quello che sembrava un oggetto misterioso della prima parte di stagione. Dopo mesi complicati Malick Thiaw si sta guadagnando il posto da titolare fisso nella difesa di Stefano Pioli. Il classe ’01 ex Schalke 04 ha fatto la voce grossa anche in Champions League dove è riuscito a tenere a bada un attaccante del calibro di Harry Kane.

L’ambientamento iniziale sembra proprio avergli fatto bene, con il Diavolo i che potrebbe aver trovato il pilastro difensivo dei prossimi anni. Sempre in ambito rossonero, sta dando segnali positivi anche Lorenzo Colombo. L’attaccante 22enne è in prestito con diritto di riscatto al Lecce dove sta vivendo la sua prima stagione importante nella massima serie.

Lazar Samardzic - @livephotosport
Lazar Samardzic – @livephotosport

Il prodotto delle giovanili del Milan sta facendo un po’ più di fatica nel 2023, in cui non segna dal 4 gennaio, ma rimangono le importanti prestazioni della prima parte di campionato che hanno contribuito alla buona classifica dei pugliesi. Dopo un’inizio di campionato scintillante in cui ha occupato le posizioni di vertice, l’Udinese ha rallentato la propria marcia. Ciò però non gli ha impedito di mettere in mostra le qualità di Lazar Samardzic.

Classe ’02 proveniente dal Lipsia si era già messo in mostra la scorsa annata nonostante avesse trovato meno spazio. In questa stagione il suo minutaggio è cresciuto moltissimo e lui ha ripagato la fiducia siglando 4 reti e fornendo 2 assist. Dotato di un mancino raffinato e di un ottimo tiro dalla distanza può agire sia come mezz’ala che come trequartista. Per i friulani dopo l’esplosione di Udogie, già venduto al Tottenham per la prossima stagione, un altro giovanissimo sta lasciando il segno.

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