Tra le pagine (web) di molti addetti ai lavori ed aspiranti tali se ne sono dette di ogni sul duello verbale e giuridico tra Acerbi e Juan Jesus. I fatti ormai sono noti anche a chi segue il calcio solo per passatempo, cosĂŹ come a chi purtroppo inzuppa il pane nella marmellata per trasformare il razzismo in una mera questione di tifo. Ce nâè per tutti, o quasi, sebbene sia indubbio che alla base di una giustizia funzionante vi sono le prove. E prove, in tali circostanze, non sono state rilevate.
Lâeffetto a cascata della sentenza proveniente dalla Procura si è diviso tra i fan del garantismo e gli indignati speciali. La veritĂ , come sempre, sta nel mezzo ed allora è lecito chiedersi â come scrivevamo giorni fa anche su queste colonne â in che modo nel 2024 le telecamere in uno stadio come San Siro possano farsi sfuggire un labiale, cosĂŹ come interrogarsi sul perchĂŠ Acerbi si sia mosso cosĂŹ celermente in campo per scusarsi con Juan Jesus. Ma poi basta: il rischio è lâeffetto Grande Fratello.
Avvoltoi e incendi
Chi abbiamo in confessionale oggi? Sembrano chiedersi gli avvoltoi quotidiani che del razzismo se ne fregano il giusto, ma che con il mostro in prima pagina fanno colazione, pranzo e cena. Dalle parole di Tardelli che accusa in parte la Giustizia Sportiva a quelle di Gravina, che giocoforza la spalleggia, si è entrati in un vortice in cui il difensore dellâInter e quello del Napoli sono stati trasformati nei Fedez e Chiara Ferragni del pallone. Uno spettacolo ai limiti dello stucchevole.
A cavalcare lâonda di polemiche anche la signora Acerbi, che ha ben pensato di rispondere istintivamente sui social a sentenza emessa e âspegnendoâ lâincendio attorno alla figura del proprio consorte con 2L di benzina purissima. Infiammando cosĂŹ un clima che ultimamente sembra surriscaldarsi non solo grazie allâeffetto serra, ma anche alla spasmodica volontĂ di ognuno di dire la propria.
Appello alla decenza
Vien da sĂŠ dunque richiedere espressamente di spegnere i microfoni, accendere il cervello e collegarsi sul pianeta Terra. Indipendentemente dal caso in questione, il razzismo esiste: e chi minimizza ne è totalmente complice, come testimoniano altrove i silenzi assordanti delle istituzioni spagnole dopo il pianto di Vinicius in conferenza stampa. Al contempo, esiste anche la giustizia che per fortuna si è dimostrata funzionante, non inciampando nella spinta dellâopinione pubblica e valutando solo le prove a disposizione.
Ciò significa che Acerbi non abbia detto nulla di offensivo? No, non vi è certezza. Ma vi è un pronunciamento che Juan Jesus proverà a ribaltare nelle sedi opportune, se dovesse agire per vie legali come filtrato nelle scorse ore. Un diritto sacrosanto e lecito che, quantomeno, si spera non venga inquinato da chi non riesce a togliersi la maglia di fronte ad un tema caldissimo a livello sociale. E attende soltanto la prossima puntata di un Grande Fratello di cui tutti, onestamente, abbiamo le scatole piene.