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Non è una novità che l’Atalanta riesca sempre a scovare giovani talenti in giro per il mondo. Non solo. La Dea, oltre alla grande dote di trovarli da altre squadre, possiede uno dei viva più ricchi di talenti cristallini che, passo dopo passo, approdano in prima squadra.
Questo è il punto del grande progetto dell’Atalanta. Prendere e crescere i giovani calciatori che in un futuro possono costituire la fortuna della prima squadra oppure, in caso di una cessione importante, la fortuna delle casse della società .
Insomma la Dea è portatrice di un progetto sano che riesce ad unire due aspetti molto importanti e che non tutti i club riescono a mettere insieme: puntare sulle promesse e riuscire a tenere le casse in positivo.
Percassi elogia il sistema Atalanta
Parole al miele quelle dell’amministratore delegato dell’Atalanta Luca Percassi, alle prese con il caso Koopmeiners, in merito all’Under 23. Una prova evidente dell’importanza e della riuscita di un progetto che punta fortemente sulle nuove leve e che non lascia nulla al caso.
Questo quanto detto da Percassi a L’Eco di Bergamo: “Il nostro impegno sui giovani continua e non si ferma di certo qui. Vogliamo rinforzare il vivaio, per il quale siamo a lavorare per apportare modifiche e novità , e investire sulle giovani promesse”.
Ha poi continuato l’amministratore delegato dell’Atalanta: “La nostra squadra U23 ha superato ogni tipo di aspettativa mostrando una crescita mostruosa sia all’interno del terreno da gioco che fuori. Il lavoro del direttore Gatti e dell’allenatore modesto sono l’esemplificazione di un progetto mirato ai giovani”.
