🛸 Guida galattica per milanisti: le tre missioni di Zlatan Ibrahimovic

Breve quadro della situazione legata a Zlatan Ibrahimovic, investito da una triplice missione nell'inedito ruolo di dirigente. Il futuro del Milan passa ancora dalla sua Z piĂą celebre

Luca Vano
6 Minuti di lettura

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Nel distopico-umoristico romanzo di Douglas Adams, il protagonista viene sballottato fuori dalla sua routine con tanto di distruzione del pianeta Terra, evento tragico a cui scampa grazie ad un alieno che lo trasporta appena in tempo nello spazio. Guida galattica per autostoppisti è storia dell’editoria e pertanto non ha bisogno di presentazioni, bensì di applicazioni pratiche e si fa onestamente fatica a trovarne una migliore del ritorno di Zlatan Ibrahimovic al Milan. Un alieno a modo suo, che ha raccolto un Povero Diavolo per farlo tornare grande.

No, non non si parla di questo ritorno. Ma di quello precedente. Quando ancora era calciatore e sbarcando dagli USA con la stessa fame di sempre diede inizio al Risorgimento rossonero. Prima la qualificazione in Champions, poi – come nelle migliori storie d’amore – il culmine con uno Scudetto a cui forse, ad inizio campionato, credeva solo lui. L’iniezione di milanismo che nel lontano gennaio 2021 fu indotta dalla Z più famosa del calcio ha fatto scuola al club stesso, che in questa stagione lo ha richiamato in veste manageriale. Ok, benissimo: ma cosa fa realmente Zlatan Ibrahimovic nel Milan di oggi?

Milan, Zlatan Ibrahimovic
Milan, Zlatan Ibrahimovic @Twitter

Missione futuro

Il suo ruolo nello scacchiere RedBird è essenzialmente quello di Senior Advisor: troppo complicato da spiegare, ma più semplice se si capta il risvolto pratico. Ibra è a tutti gli effetti un consigliere del presidente Gerry Cardinale e dell’ad Furlani, un ponte di quasi due metri tra Casa Milan e Milanello con l’obiettivo di mantenere la continuità di martellamento psicologico verso i vecchi e i nuovi arrivati. Obiettivo? Far capire loro dove si trovano, cosa chiede un club così importante e come approcciarvi.

In un certo senso la prima delle tre missioni dell’Ibrahimovic dirigente del Milan si muove proprio in questo senso. Quello della consapevolezza dell’ambiente che ruota attorno al Diavolo e alla capacità di trasmettere ai leader tecnici un’adeguata investitura. Lo stesso Leao ne ha parlato in passato, rivelando che senza Zlatan – probabilmente – oggi sarebbe già altrove a rimpiangere l’occasione rossonera. Ed è così che il club di Cardinale prova a compiere il primo passo verso il futuro, indipendentemente dalla permanenza di Pioli.

Zlatan Ibrahimovic e Stefano Pioli
Zlatan Ibrahimovic e Stefano Pioli @Twitter

Il nodo Camarda e il mercato

Un altro esempio in tal senso, c’è da scommetterci, è la situazione legata a Camarda. Il baby fenomeno delle giovanili che ha già esordito in Serie A vive una situazione contrattuale sul filo di lana, vista l’età e la precocità con le quali ha bruciato le tappe. Garante del suo futuro, su cui aleggia addirittura l’ombra dell’Inter, potrebbe essere proprio Ibrahimovic: non solo come ex calciatore, ma proprio dal punto di vista manageriale.

D’altronde, l’ha indirettamente confermato anche Furlani in un’intervista alla Gazzetta dello Sport: “Non potrò mai parlare ad un calciatore nel modo in cui gli parla Ibra”. Un superpotere che apre le porte alla seconda missione della Z: il calciomercato. Ibrahimovic non è ad oggi una figura con compiti analoghi a Paolo Maldini, né a Zvonimir Boban prima di lui. Ma per i volti nuovi che arriveranno in territorio meneghino rappresenterà un punto di riferimento.

Gli ultimi rimbalzi di news a livello di trattative, a tal proposito, giudicano lo svedese come elemento chiave nell’interessamento del Milan per Buongiorno del Torino. Non sarà suo compito sborsare i 35 milioni di euro richiesti da Cairo, ma un lavoro sui fianchi – al pari delle celebri telefonate di Mourinho a Dybala e Lukaku ai tempi della Roma – è ciò che potrebbe fare la differenza. E non solo in ottica difensore, visto che Pioli, o chi per lui, avrà bisogno di un nuovo centravanti in estate.

Furlani e Ibrahimovic @twitter
Furlani e Ibrahimovic @twitter

La missione piĂą difficile?

La Guida galattica per milanisti conclude il proprio volume con la terza missione di Ibrahimovic, quella di filtro tra società e club nella scomoda vicenda RedBird-Elliott. L’intervento della Guardia di Finanza con tanto di indagine avviata può portare con sé non solo strascichi dal punto di vista sportivo, ma anche psicologico per quanto riguarda i calciatori a stagione in corso. Un esempio lampante arriva dalla Juventus dello scorso anno, che in assenza di un ruolo alla Ibra ha provato a fermare il vento con le mani in una situazione simile. Senza riuscirci.

In sostanza, per Ibrahimovic si prospetta una carriera nel Milan a metà tra il dirigente e il capitano aggiunto. Più di un semplice tramite, bensì una figura che alla lunga potrebbe rischiare di divenire scomoda qualora venisse rivestita di un’importanza superiore a quella che già detiene. Rischio da non correre per chi ha già rivoluzionato il ruolo dell’attaccante negli ultimi 20 anni: fare lo stesso dietro una scrivania, d’altronde, è molto più complicato.