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Già nel corso dell’estate, dopo un finale di campionato deludente, si erano rincorse le voci che vedevano difficile una conferma di Fabio Caserta, con la suggestione dell’arrivo sulla panchina del Benevento di Fabio Cannavaro, che ha firmato in giornata. L’arrivo dell’ex capitano della Nazionale Italiana di Calcio Campione del Mondo nel 2006 sulla panchina del Benevento (tredicesimo in Serie B), continua la tradizione dei suoi compagni di spedizione, molti dei quali hanno allenato nel campionato cadetto. L’ex scugnizzo di Parma, Inter e Juventus, ha già un curriculum di tutto rispetto conquistato all’estero, in particolare in Cina, dove ha fatto le fortune del Guangzhou, prima di approdare alla Nazionale cinese, dove ha preso le orme del suo Maestro Marcello Lippi.
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La prima esperienza da allenatore in Italia potrebbe fare da viatico a un futuro (chissà) sulla panchina della Nazionale azzurra, dove era stato già indicato come possibile sostituto di Roberto Mancini, all’indomani della disfatta dello scorso marzo. Il suo sbarco al Benevento, combattuto con il suo ex compagno Daniele De Rossi, segue quello di altri ex Campioni 2006 in Serie B, tra i quali Massimo Oddo, Gennaro Gattuso, e Alessandro Nesta senza dimenticare il portierone Gigi Buffon, ancora con i guantoni in mano nella porta del Parma. Alcuni di loro si troveranno avversari in campo, per la conquista della Serie A.
Fabio Grosso sulla panchina del Frosinone

L’indimenticabile eroe dell’ultimo rigore di Italia-Francia, Fabio Grosso, da tempo si sta facendo strada nel campionato cadetto. L’uomo entrato nell’immaginario collettivo per aver prima tenuto l’Italia col fiato sospeso, per poi portarla in trionfo segnando il gol del 5-3 contro i Blue nella storica notte di Berlino del 2006, aveva appeso gli scarpini al chiodo dieci anni fa per poi lavorato nell’entourage juventino. Ha poi allenato a Bari, all’Hellas Verona, e a Brescia. Dal 2021 Grosso siede sulla panchina del Frosinone, subentrando all’ex compagno Alessandro Nesta, e portando i ciociari ad un passo dai playoff al primo colpo. Quest’anno è partito con il piede giusto: quattro vittorie su sei partite e terzo posto in classifica per i gialloblu. Decisamente un cliente scomodo per il Benevento del neo tecnico Cannavaro.
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Filippo Inzaghi e la missione Reggina

Il record di panchine, tutte in Serie B, è senz’altro di Pippo Inzaghi. Il fratello del più blasonato tecnico dell’Inter, che insieme ad Allegri è in pieno toto-esonero, ha avuto meno feeling con la Serie A rispetto a Simone. Dopo la parentesi come allenatore al suo Milan, decise di ripartire dalla cadetteria: prima Venezia, e poi soprattutto Benevento, dove conquista la promozione del 2020. Male l’anno dopo in A con i sanniti, e male pure a Brescia, dove regge solo un girone, prima di vedere crollare le Rondinelle in quella che sembrava la seconda impresa consecutiva di Superpippo da allenatore. Ora, chiamato dalla Reggina, ci riprova ancora, e i risultati non sono tardati ad arrivare. 15 punti in 6 partite e vetta della classifica per gli amaranto che, grazie ad Inzaghi, non vogliono smettere di sognare.
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Gattuso e le disavventure in Serie B

Più travagliato il percorso del Ringhio nazionale, che con Serie B non ha avuto il feeling di molti suoi ex compagni. L’attuale tecnico del Valencia, Gennaro Gattuso, ingaggiato dal Palermo di Maurizio Zamparini nel 2013, dura appena sei giornate con i rosanero. Una corazzata della categoria che non ingrana, ed arriva l’inatteso esonero. Dimissioni lampo anche da allenatore del Pisa, che lui stesso aveva riportato in Serie B nel 2015-2016. Dopo appena un mese di campionato, lascia i nerazzurri con una lettera dai toni infuocati dove si scaglia con dirigenza e società, con la proverbiale schiettezza che lo contraddistingue. Le panchine di Milan e Napoli lo aspetteranno.
Massimo Oddo, tira e molla con il Pescara

Se Inzaghi, Grosso e Gattuso hanno fatto esperienza in un numero considerevole di squadre, stessa cosa si può dire di Massimo Oddo, indimenticato eroe Mondiale, che però ha legato il suo nome soprattutto al Pescara. Con gli abruzzesi il debutto da allenatore e la promozione in Serie A del 2016, dove riesce a eguagliare il record di Zeman, facendo malissimo però nella successiva massima serie. Nel destino di Oddo anche Crotone (breve parentesi in B nel 2018), e poi Perugia, dove colleziona due mezze stagioni. La prima terminata con un esonero a metà campionato, e la seconda con la tragica retrocessione degli umbri ai playout ai calci di rigore. Ed è proprio al Pescara, (che lo aveva mandato in C col Perugia in quello spareggio) che torna nella stagione 2020-2021; ma non va come sperato, dato che quell’anno sarà proprio il Delfino a retrocedere.
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Gigi Buffon e la nuova vita a Parma

Una menzione particolare va invece a chi, a 44 anni compiuti, non ha ancora intenzione di lasciare il campo di gioco, ed è ancora affamato di vittorie. Gianluigi Buffon ha deciso di tornare a vestire la maglia del Parma con cui esordì in Serie A, proprio nell’anno della retrocessione dei ducali. E pur non essendo al top della forma, l’ex estremo difensore della Juventus è nello scacchiere di mister Pecchia, come uomo di punto del Parma, con cui condivide la voglia di ritornare nella massima serie per suggellare l’ennesimo trionfo della sua straordinaria carriera, scandita da vittorie. Lui, che insieme a Fabio Cannavaro fu tra gli uomini più rappresentativi della spedizione Azzurra in Germania, darà vita a questo inedito confronto che li vedrà impegnati uno in panchina, e l’altro in porta. Segnamoci la data: Parma-Benevento si gioca l’8 dicembre.