Nella giornata di Santo Stefano, ormai comunemente chiamata Boxing Day in gergo calcistico, riprendendo il turno di campionato da sempre disputatosi in Premier League, si è scesi in campo per l’ultima volta nel 2022 anche in Serie B. Non sono certamente mancate le sorprese ed il 19° turno ha consegnato dunque una panoramica generale da approfondire e meglio inquadrare a bocce ferme, dato che la categoria cadetta rimarrà ferma fino al 14 gennaio, fermandosi per la sosta invernale. E se c’è una squadra che in questo momento gongola di fronte ai propri risultati ed alla visione della graduatoria, questa non può che essere il Frosinone: la compagine guidata in panchina da Fabio Grosso sta letteralmente dominando tutte le avversarie e l’ultima ad aver incassato una sonora sconfitta allo Stirpe è stata la Ternana, tanto entusiasmante nelle prime giornate quanto clamorosamente deludente di recente: i gialloblù, intanto, scappano in solitaria.
Il primo grande anno dal punto di vista prolifico di Samuele Mulattieri da una parte, l’esperienza difensiva di Lucioni dall’altra, passando per il rilancio da titolare del portiere Turati e gli esterni tutto estro e qualità Caso e Insigne, senza dimenticare Kone in mediana: la squadra ciociara sta facendo del gruppo la propria qualità primaria e sta meritando il rispetto delle avversarie dirette, che probabilmente non si aspettavano una nemica così agguerrita alla vigilia. E tra queste ci sarà certamente il Genoa, finalmente al passo delle big con Alberto Gilardino in panchina: 3° posto in cascina al momento della pausa e 10 punti guadagnati in quattro partite con il Campione del Mondo alla guida del Grifone. L’attacco, dopo un iniziale e preoccupante avvio stentato, sembra ora girare, grazie a Puscas e Gudmunsson, mentre la difesa sta confermando la solidità già intravista con Blessin. Sarà lotta serrata fino alla fine.
Serie B, la Reggina segue il Frosinone: sorpresa Bari e Sudtirol
E tra Frosinone e Genoa si frappone la Reggina di Filippo Inzaghi, ferma e stabile al secondo posto della cadetteria da ormai diverse giornate ed ora desiderosa di affondare il colpo decisivo per provare a risalire la china e scavallare la squadra laziale. Le qualità tecnico-umane di Menez, la rivelazione Fabbian ed il riscatto di Hernani: gli amaranto stanno conducendo un campionato di Serie B altisonante ed oltre le migliori aspettative, giocandosi la zona nobile della graduatoria con altre due “sorprese” dell’anno. Le neopromosse Bari e Sudtirol sono rispettivamente al 4° ed al 6° posto della classifica del campionato cadetto, puntando una sui gol del capocannoniere Walid Cheddira e l’altra su una squadra ed un tecnico – Pierpaolo Bisoli – evidentemente riplasmati dopo un avvio parecchio difficoltoso.
Concludendo il discorso per quel che concerne la zona playoff, la cui griglia sta lentamente definendosi e, quando siamo giunti al termine del girone d’andata può dirsi più sorprendente del previsto, impossibile non citare e fare una menzione a parte per il Pisa. La squadra di Luca D’Angelo, da quando il tecnico ha fatto ritorno in Toscana, non ha ancora conosciuto la parola sconfitta e dopo aver toccato anche il fondo della graduatoria di Serie B sta ora sognando per il secondo anno consecutivo la possibilità di raggiungere la Serie A, magari tramite appunto l’accesso ai playoff. Anche qui i singoli fanno la differenza, con Torregrossa e Morutan a comandare il reparto d’attacco e Beruatto a correre come uno stantuffo instancabile lungo l’out mancino, ma l’allenatore ha certamente ridato un’anima ed un’identità chiara ai neroazzurri, ora quinti e festanti.
Serie B, dalla SPAL al Brescia fino al Venezia: bagarre salvezza
E se la zona alta della graduatoria del campionato cadetto vede protagoniste squadre non esattamente pronosticabili all’inizio della stagione, ciò comporta l’inevitabile rovesciamento dei pronostici, con squadre come SPAL e Venezia coinvolte nella lotta salvezza della Serie B praticamente dal principio: la squadra di De Rossi non sta riuscendo a trovare la continuità tanto richiesta dalla piazza, finendo col posizionarsi alla sosta alla sedicesima posizione, in piena griglia playout. Ed a fargli compagnia ci sono proprio gli uomini di Vanoli, che in estate erano dati come favoriti per ritornare in Serie A dopo la retrocessione: testa-coda psicologico inevitabile, ed ora toccherà giocarsela fino alla fine per evitare la Serie C. Lo stesso proverà a fare, con le unghie ed i denti, anche il Perugia, quantomeno vivo e diverso da quando Castori siede sulla panchina umbra: i quattro risultati utili nelle ultime cinque lasciano ben sperare.
Leggi anche: Serie B, classifica marcatori: Cheddira in testa al suo rientro
La situazione societaria inerente al presidente Cellino ed il recente avvicendamento del tecnico Clotet, al contrario, non possono lasciare tranquilli i tifosi del Brescia, che dopo aver convissuto per mesi con l’alta classifica ora si trovano nella seconda metà di questa, a sole cinque distanze dalla zona calda. Le Rondinelle dovranno puntare sulla prolificità di Ayé e Moreo alla ripresa, ma l’impressione è che serva una scossa anche dal punto di vista del gioco. Lo stesso si augurano a Cagliari, con il nuovo tecnico Ranieri, nel momento in cui toccherà ufficialmente a lui, chiamato a dare una reazione d’orgoglio ad una squadra apparsa inerme e troppo spesso incostante, così come si possono definire tanto l’Ascoli di mister Bucchi quanto il Benevento di Cannavaro: obiettivo rinascita per tutte queste compagini che, contrariamente a quanto ci si potesse aspettare, dovranno lottare più del previsto.