Il campionato di Serie B si dimostra un campionato incerto e imprevedibile non solo sul terreno di gioco. Per dimostrare ciò, basta dare un’occhiata alla classifica attuale del torneo. Nelle zone alte della classifica, togliendo il Frosinone artefice nelle ultime partite di una mini fuga, sono addirittura otto le squadre raggruppate in appena sette punti. Come di consueto i vari verdetti della competizione usciranno nel corso delle ultimissime giornate, rendendo il campionato cadetto competitivo fino all’ultima giornata. Un altro dato che sicuramente salta all’occhio in questo inizio di stagione è sicuramente quello relativo al numero di allenatori che sono stati cambiati. Rispetto ai scorsi campionati, in cui i cambi di panchina non sono mai stati più di nove (lo riporta La Gazzetta dello Sport), quest’anno dopo appena 14 giornate sono già 12 i nuovi avvicendamenti tecnici che hanno coinvolto nove squadre, quasi la metà di tutto il campionato. Alcune sostituzioni hanno sicuramente tratto beneficio, come quelle che riguardano il Südtirol e il Pisa, altre invece non sono state artefici di nuove vittorie, come successo al Como e al Benevento.
Südtirol e Como, inizio shock di stagione: arriva subito il cambio in panchina
Come ogni stagione, ogni club del campionato di Serie B stila nel corso del periodo estivo i vari obiettivi stagionali da raggiungere, considerando la guida tecnica e la rosa a disposizione dell’allenatore. Considerando che il campionato cadetto ogni anno continua a smentire pronostici, tra le più grandi delusioni di questo avvio c’è stato anche il Como, partito con grandi ambizioni in seguito all’arrivo in rosa di Patrick Cutrone, Daniele Baselli e del campione del mondo Cesc Fabregas. Confermato invece in panchina Giacomo Gattuso, tecnico che ha portato i lariani in Serie B nel 2021 e artefice della grande impresa salvezza della scorsa stagione. Tasto start e arrivano subito i primi intoppi stagionali. Le prime quattro partite dei lombardi sono state infatti un vero e proprio disastro. In seguito ai primi due pareggi contro il Cagliari e contro il Pisa, sono arrivate infatti due sconfitte pesanti nelle successive due gare e di conseguenza la società ha deciso di cambiare guida tecnica affidando la panchina prima al vice Massimiliano Guidetti e poi al grande esperto di cadetteria Moreno Longo. La media punti con l’ex allenatore dell’Alessandria è decisamente migliorata, assestandosi a 1,38. La classifica dei lariani rimane comunque molto delicata considerando la terzultima posizione in classifica, anche se gli ultimi tre risultati utili consecutivi sembrano aver ridato lustro e grinta a tutta la formazione.

Discorso analogo invece per il Südtirol. In seguito alla grande cavalcata della scorsa stagione in Serie C, terminata con la prima storica promozione in Serie B con Ivan Javorcic in panchina, la società altoatesina ha deciso di ripartire da Leandro Greco, vice del mister croato. Metabolizzato l’entusiasmo per la prima storica apparizione in cadetteria, l’inizio di stagione dei biancorossi è stato tutt’altro che positivo. Zero punti nelle prime tre giornate con otto gol subiti e appena uno segnato. Inevitabile quindi il cambio di panchina. Via Greco e dentro Pierpaolo Bisoli, allenatore conosciuto per le sue prestigiose imprese, l’ultima delle quali la scorsa stagione sulla panchina del Cosenza in cui è riuscito a raggiungere un’inaspettata salvezza ai playout contro il Vicenza. Grazie alla sua grinta e alla sua volontà di stupire, i tirolesi non hanno più visto la sconfitta. Nelle ultime 11 gare la squadra biancorossa ha raccolto infatti 21 punti, fermando squadre del calibro di Parma e Cagliari e assestandosi clamorosamente in zona playoff. L’ottima organizzazione tecnica della formazione di Bolzano sta impressionando chiunque, soprattutto nel modo in cui riesce a gestire i momenti complicati delle partite e a colpire nel momento opportuno (basti pensare al modo in cui è riuscito a ottenere il pareggio nell’ultima gara contro l’Ascoli).
Pisa e Cosenza: quando il cambio di panchina è determinante
Quando si pensa del Pisa si fa sicuramente riferimento alla straordinaria cavalcata playoff della scorsa stagione. La squadra di Luca D’Angelo è arrivata infatti a un passo dalla promozione in Serie A, perdendo clamorosamente la finale playoff contro il Monza di Berlusconi. In seguito alla delusione la società nerazzurra ha deciso di ripartire dall’esperienza di Rolando Maran per tentare di replicare la super stagione scorsa. Nonostante la gioia dei tifosi, l’inizio di campionato dei toscani è stato un disastro. Due punti appena nelle prime sei partite e ultimo posto in classifica. Il gioco dell’ex allenatore del Cagliari ha subito un’involuzione clamorosa e di conseguenza la dirigenza pisana ha deciso che l’unica soluzione sarebbe stata quella di affidare nuovamente la panchina a D’Angelo. Il ricordo dell’allenatore abruzzese è impresso nella mente dei sostenitori dei nerazzurri e il suo ritorno ha ridato grinta e fiducia a tutto il gruppo. Da quanto l’ex difensore è ritornato a guidare i toscani, la formazione non ha più perso, avvicinandosi alla zona playoff, grande obiettivo di inizio stagione. Con un campionato ancora molto lungo e denso di impegni, i pisani vogliono tentare fino all’ultimo la conquista della Serie A mancata per un niente lo scorso maggio.

L’obiettivo del Cosenza ormai è sempre quello della salvezza. Dal 2018, anno del ritorno in Serie B, i calabresi non sono mai andati oltre alla conquista della permanenza in cadetteria, portando a termine due imprese straordinarie nel 2020, con una salvezza diretta conquistata all’ultima giornata contro la Juve Stabia, e nella scorsa stagione nello spareggio playout contro il Vicenza. I propositivi di inizio stagione quest’anno sono stati più che positivi. L’arrivo di Davide Dionigi ha garantito durante l’estate freschezza dal punto di vista delle scelte tecniche e difatti l’inizio del campionato è stato molto producente. Dopo le prime due giornate, i rossoblù erano già primi in classifica a pari punti con il Frosinone di Fabio Grosso. I dolori arrivano però intorno alla fine di settembre. La squadra non riesce più a raccogliere risultati positivi e di conseguenza, per dare una scossa all’ambiente la società è costretta a esonerare l’ex attaccante. Al suo posto arriva William Viali, tecnico alla prima storica esperienza nel campionato cadetto. In seguito alla prima sconfitta all’Arena Garibaldi contro il Pisa, le idee tattiche del nuovo allenatore sono state recepite dalla squadra che nelle ultime due uscite ha raccolto quattro punti rilanciandosi in ottica salvezza.
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Spal e Benevento, il carisma dei campioni del mondo
Mai come quest’anno si può definire il campionato di Serie B come il torneo dei campioni del mondo. In questo momento sono addirittura quattro i tecnici che nel lontano 2006 hanno trionfato nel Mondiale in Germania, ovvero Fabio Grosso, allenatore del sorprendente Frosinone, Filippo Inzaghi, il quale è tornato in cadetteria sula panchina della Reggina, Daniele De Rossi, attualmente alla Spal e Fabio Cannavaro, alla sua prima esperienza tecnica italiana al Benevento. Gli ultimi due mister citati sono arrivati nel corso della stagione per rimediare le sorti della compagine biancazzurra e della formazione campana. La Spal, con l’obiettivo di rilanciarsi e di conquistare la promozione in Serie A, ha deciso di affidarsi ancora all’esperienza di Roberto Venturato dopo la buona parentesi della scorsa stagione. Dopo otto giornate gli estensi hanno raccolto appena nove punti e di conseguenza il presidente Joe Tacopina ha deciso di puntare proprio sull’ex centrocampista della Roma per risollevare le sorti stagionali. I risultati ottenuti fino a questo momento dal tecnico romano non sono però dei migliori: una sola vittoria in sei partite e appena sei punti raccolti (media punti peggiore rispetto all’ex tecnico del Cittadella).

Discorso analogo anche per il capitano degli azzurri nel Mondiale del 2006 Fabio Cannavaro. Anche lui, subentrato nel Benevento in seguito al doloroso esonero di Fabio Caserta, non ha saputo dare un’impronta vincente al proprio gruppo. Nonostante tutto, il presidente dei giallorossi Oreste Vigorito continua a dargli fiducia, considerando che nelle ultime due partite sono arrivati quattro punti preziosi contro la Spal e contro la Reggina, tra l’altro contro due ex compagni di Nazionale. L’obiettivo dei campani è sicuramente quello di tornare a stupire magari puntando come nella scorsa stagione alla conquista dei playoff. Considerando la classifica molto corta e i giocatori a disposizione del mister napoletano, l’obiettivo è sicuramente alla portata.
Le scommesse Perugia e Venezia
Eccoci arrivati alle due grandi delusioni di questo inizio di stagione, ovvero Perugia e Venezia. Le due squadre, una reduce dall’eliminazione al primo turno dei playoff e l’altra dalla retrocessione in Serie B, hanno l’obiettivo di riscattarsi per non compromettere ulteriormente una stagione partita nel peggiore dei modi. I biancorossi stanno vivendo probabilmente una delle annate più tormentate dal punto di vista tecnico. L’arrivo di Fabrizio Castori, grande esperto del campionato cadetto, aveva dato enfasi a tutta la piazza, volenterosa di disputare un campionato sopra le aspettative. Tempo sei giornate e le ambizioni sono cambiate totalmente. Gli appena quattro punti conquistati in sei partite hanno indotto la dirigenza umbra a esonerare l’ex tecnico della Salernitana, puntando su un tecnico eroico dal punto di vista dei risultati ottenuti negli ultimi, ovvero Silvio Baldini. In seguito alla promozione in Serie B con il Palermo, il tecnico toscano è arrivato con grandi ambizioni, anche se i risultati raccolti sono stati tutt’altro che prestigiosi. Tre sconfitte in tre gare e arrivano le pronte dimissioni del mister. Palla che passa quindi nuovamente a Castori che nelle ultime partite ha saputo ricompattare un ambiente sempre più sfaldato.

Un’altra grande delusione di inizio stagione è il Venezia, retrocesso dalla Serie A con l’obiettivo di riconquistarla già quest’anno. La squadra ha cambiato moltissimo durante la scorsa estate, con l’addio di alcuni interpreti e con l’avvicendamento in panchina di Ivan Javorcic, tecnico che ad aprile ha portato il Südtirol per la prima volta in Serie B. La poca esperienza del tecnico in cadetteria si è notata subito e difatti la formazione arancioneroverde ha faticato nelle prime gare a imporre un gioco efficace e di qualità. Nonostante la costante fiducia nei suoi confronti, la società veneta all’undicesima giornata ha ceduto, chiamando in panchina un’altra scommessa, ovvero Paolo Vanoli. Anch’esso è alla sua prima esperienza nella seconda serie calcistica ed è reduce da un campionato molto convincente alla guida dello Spartak Mosca. Inizio in chiaroscuro per lui che, in seguito alla sconfitta contro la Reggina, si è rilanciato dopo la sosta vincendo lo scontro salvezza cruciale al Barbera contro il Palermo.
Ternana: la scommessa Andreazzoli
Molte squadre hanno iniziato la stagione nel peggiore dei modi, smentendo quelle che sono state le ambizioni stagionali, e di conseguenza le varie proprietà hanno avuto l’obbligo di scuotere l’ambiente attraverso nuovi avvicendamenti in panchina. Tra gli esoneri più sorprendenti dell’ultimo periodo c’è sicuramente quello relativo a Cristiano Lucarelli, ormai ex allenatore della Ternana. L’allenatore livornese ha compiuto una serie di imprese negli ultimi anni sulla panchina dei rossoverdi, conquistando la Serie B due stagioni fa e raggiungendo il traguardo salvezza nella scorsa stagione. Quest’anno, contrariamente a ogni pronostico, ha saputo offrire il meglio di sé, dimostrando una capacità tecnica degna di nota che ha permesso alla formazione umbra di vincere addirittura sei partite consecutive, raggiungendo la zona playoff.

Dal trionfo alle delusioni. Dalla sfida interna di fine ottobre contro il Genoa, le Fere non sono più riuscite a vincere, raccogliendo appena tre punti in cinque gare. Clamorosamente il presidente Stefano Bandecchi ha deciso di cambiare guida tecnica, nonostante una squadra che naviga nelle zone nobili della classifica. La panchina è ora affidata ad Aurelio Andreazzoli, il quale torna ad allenare in Serie B dopo l’esperienza trionfale di quattro anni fa all’Empoli, conclusa con la promozione in Serie A. Sicuramente la scelta di affidare la panchina all’ex Roma è una vera e propria scommessa e vedremo se nelle prossime gare la scelta del patron degli umbri porterà i suoi benefici.