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A presentarsi ai nastri di partenza, nella cornice di un girone I del campionato italiano di Serie D attualmente dominato dal Catania, c’è anche la Sancataldese. La società, che ha sede a San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, e dai colori sociali verde e amaranto, si posiziona attualmente nelle zone estremamente basse della classifica, occupando la 14ª posizione. Nonostante ciò, grazie all’avvicendamento in panchina del nuovo allenatore, Pietro Infantino, sono arrivati sei risultati utili consecutivi, con solamente una rete incassata. Un cambio di rotta che ha già dato i suoi ottimi frutti, ma che ancora non basta per risollevare definitivamente le sorti del club. Adesso l’arduo compito di stoppare la cavalcata dell’ancora imbattuta ciurma etnea, autentica mattatrice del torneo.
Da Vullo a Infantino, il cambio di rotta della Sancataldese in Serie D

Il cammino della Sancataldese in questa prima parte di stagione 2022/23 del girone I di Serie D è stato tortuoso e con parecchie difficoltà. Tuttavia, i nisseni sono l’ultima squadra capace di avere la meglio sul Catania. La vittoria risale all’esordio della truppa di Giovanni Ferraro, ancora in una fase di rodaggio e risalente al 21 agosto 2022, valida per il primo turno di Coppa Italia di categoria. Da quel momento sono passati poco più di tre mesi e, in casa verde-amaranto, è stata attuata una sorta di mini rivoluzione. La più importante è quella riguardante l’allenatore, con la sostituzione di Matteo Vullo in favore di Pietro Infantino. Con il primo a guidare la squadra, sono arrivati risultati a dir poco disastrosi. Una vittoria e sei sconfitte totalizzate, per un totale di 3 punti.
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Dunque, la società ha deciso di esonerarlo, dando piena fiducia a Pietro Infantino. Quest’ultimo, nonostante le prime due sconfitte in Serie D contro Castrovillari (1-0 alla 6ª giornata) e Real Agro Aversa (4-0 alla 7ª giornata), è riuscito ad invertire un trend impietoso, riprendendo in mano la situazione di una squadra totalmente allo sbando, almeno dentro il rettangolo verde di gioco. Dal turno 8 a quello 13, sono arrivati ben 6 risultati utili consecutivi, con 5 goal segnati e solamente 1 subito. Risolto così, almeno per il momento, il problema retroguardia difensiva, con il tabellino che segnava già 13 reti subite. Da migliorare ancora invece il reparto offensivo, visti i tre 0-0 contro Santa Maria Cilento, San Luca e Licata. A completare il quadro, il successo esterno in casa del Trapani (0-1), quello casalingo per 3-0 sul Ragusa e l’1-1 contro la Vibonese, con marcatura subita peraltro solamente al minuto 93.
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Serie D, il cambio modulo la chiave principale della Sancataldese
In un clima di “resurrezione”, sportivamente parlando, in casa Sancataldese, si è decisamente preso la scena il nuovo mister Pietro Infantino. Il miglioramento durante il campionato di Serie D non riguarda solamente i risultati, ma quest’ultimi sono una mera conseguenza dell’ottimo gioco che è stato in grado di impartire ai propri giocatori. Con il nuovo modulo adottato, ovvero il 3-4-2-1, i verde-amaranto hanno trovato maggiore fluidità ma soprattutto stabilità, specialmente nella fase difensiva. Il tecnico classe ’66 è riuscito a rivitalizzare giocatori su cui i nisseni avevano puntato fortemente nella sessione estiva di calciomercato.
Uno di questi è Gabriele Zerbo, che negli ultimi sei turni ha spedito due volte il pallone in fondo al sacco. Insieme a lui, anche la costanza del duo di centrocampo composto da Sante Giacinti e Aziz Toure, così come la freddezza sotto porta di Sandro Baglione (autore di una doppietta contro il Ragusa) e la solidità del difensore centrale Matteo Brumat. Adesso, nella sfida valida per la 14ª giornata del campionato di Serie D, a mister Infantino spetta il compito di compiere l’impresa dell’anno: battere il Catania di Ross Pelligra, autore di 11 vittorie e 2 pareggi, ma che non vince fuori dalle mura amiche da due turni (0-0 a Cittanova e 1-1 a Lamezia Terme).