Nella sua autobiografia l’attuale allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic ha parlato di quanto abbia influito la sua presenza nella carriera di Francesco Totti e dei tentativi di portare l’ex capitano giallorosso lontano dalla Roma: “Sono stato io farlo lanciare in Serie A da Boskov. È stato con Prosinecki il calciatore più forte con cui abbia giocato. Totti era più completo di tutti. Ha fatto 250 gol e più di 1000 assist. Guardando chi ha vinto il Pallone d’Oro, fa effetto che non sia mai stato assegnato a lui. Quando ha avuto problemi con la Roma, all’epoca di Carlos Bianchi, volevo portarlo alla Sampdoria. Quando stava per smettere gli ho proposto di venire al Torino e di fare il mio secondo. Ma non voleva staccarsi dalla Roma“.
Le curiosità non finiscono qui perchè nel nuovo libro di Sinisa c’è spazio anche per un simpatico siparietto con Adriano Galliani e Silvio Berlusconi quando, nel 2015, il tecnico ex giocatore di Inter, Lazio, Sampdoria e Roma allenava il Milan. La sfida tra rossoneri e il Sassuolo era ormai alle porte e il tecnico serbo aveva intenzione di sorprendere tutti e far esordire in campionato Gianluigi Donnarumma.
Oggi il portiere è diventato una certezza sia per il Diavolo, sia per la Nazionale italiana e Mihajlovic ha spiegato come fosse riuscito a convincere la dirigenza milanista: “In settimana informo Galliani, mi chiede per tre volte se sto scherzando. Io ho deciso, non ne ho mai fatto una questione di età. In quel momento vedevo negli occhi di Donnarumma lo stesso futuro di Totti. Berlusconi viene a Milanello, ma io taglio corto: ‘Presidente, ci sono solo due possibilità. Lei mi esonera e allora gioca Lopez. Lei non mi esonera e allora gioca Donnarumma’. Non volevo mancare di rispetto a Berlusconi, ma le scelte finali spettavano a me”. Da Totti a Donnarumma, due scelte che hanno scritto una pagina di storia della Serie A, Sinisa Mihajlovic, ancora una volta, ci aveva visto lungo.