Spagna-Inghilterra, la finale antitetica: la chiave per la storia

Spagna e Inghilterra, due mondi agli opposti dentro e fuori dal campo, si troveranno una di fronte all'altra nella finale di Euro 2024 all'Olympiastadion di Berlino: i duelli principali si giocano sulle fasce

La parola antitetico deriva dalla parola latina antithetikos, che a sua volta deriva dalla parola antithesis, antitesi. Per antitesi si intende l’accostamento di parole o di concetti contrapposti. La finale di Euro 2024 tra Spagna e Inghilterra, in programma domani – domenica 14 luglio – all’Olympiastadion di Berlino (tanto caro a noi italiani), rappresenta uno scontro tra due mondi opposti.

A livello storico parliamo di due mondi in continua opposizione tra di loro, sul piano religioso (Spagna cattolica contro Inghilterra protestante), commerciale e militare. Differenze che si ripropongono anche sul lato sportivo: gli spagnoli sono gli inventori del tiki-taka e fanno del possesso palla la loro caratteristica principale, gli inglesi hanno sempre fatto affidamento a una maggiore aggressività fisica e all’abilità nel gioco aereo. Ben differenti sono stati anche i percorsi delle due nazionali in questo Europeo.

Il percorso della Spagna

La Spagna parte favorita in virtù di quanto fatto vedere fino a questo momento. La squadra di Luis de la Fuente ha vinto sei partite su sei, battendo squadra quotate come Italia (nella fase a gironi), Germania e Francia, tra le grandi favorite alla vittoria finale della competizione.

Le Furie Rosse sono senza dubbio anche la squadra che ha mostrato il gioco migliore fino a questo momento, unendo alla proverbiale abilità del gioco palla al piede (57,34% di possesso palla e 90% di passaggi riusciti) a un pressing asfissiante per bloccare sul nascere le iniziative degli avversari (890 pressioni). Infatti, la Spagna ha il record ha il record del torneo sia per i falli commessi (83) che per quelli subiti (70).

Tradotto, la Spagna ha realizzato ben 13 gol (2,17 a partita) e ne ha subiti appena 3, tutti nella fase ad eliminazione diretta. Contrariamente al tiki-taka che ha contribuito al successo della selezione spagnola in passato, de la Fuente ha impostato un gioco più flessibile e verticale, sfruttando soprattutto le individualità di Nico Williams e Lamine Yamal, rispettivamente il secondo e il quinto tra i giocatori con il maggior numero di dribbling a Euro 2024.

Il percorso dell’Inghilterra

Dall’altra parte, l’Inghilterra è stata una delle squadre più deludenti in relazione alla qualità dei singoli giocatori presenti in rosa, affrontando avversari tutt’altro che irresistibili. Nella fase gironi ha collezionato appena 5 punti contro Danimarca, Slovenia e Serbia, ha pareggiato – e poi vinto ai supplementari – al 95′ contro la Slovenia agli ottavi con la prodezza di Bellingham, ha battuto ai rigori la Svizzera e ha sconfitto l’Olanda in semifinale con il gol di Watkins al 90′.

Nonostante l’elevata “potenza di fuoco” offensiva, l’Inghilterra ha segnato appena 7 gol in 6 partite, mostrando però una insolita solidità difensiva, con sole 4 reti subite. La squadra di Southgate ha mostrato segnali di crescita nelle ultime due partite con il passaggio alla difesa a 3.

I Three Lions hanno subito appena 0,88 gol previsti a partita finora a questo Europeo, il quarto dato migliore della competizione. In media, ogni tiro avversario è valso appena 0,09 xG, segno della solidità difensiva inglese e delle poche opportunità di tiro promettenti che ha concesso.

Le chiavi tattiche dell’incontro

La Spagna punta il quarto titolo continentale, il primo dal 2012, mentre l’Inghilterra è alla seconda finale consecutiva dopo la sconfitta di Wembley con l’Italia e punta a sbloccare un lungo digiuno e a vincere finalmente un trofeo che manca dal Mondiale del 1966. Le Furie Rosse ha una chiara identità tattica e un gioco nettamente più riconoscibile rispetto ai Three Lions, che si è spesso affidata alla giocata del singolo per uscire dalle situazioni più complicate.

Una delle chiavi della partita sarà il gioco sulle corsie esterne. La maggior parte dei tentativi d’attacco della Spagna in questo Europeo sono stati effettuati sulla fascia sinistra. Contro la Francia, il 58,7% degli attacchi della Roja è partito da Nico Williams e Marc Cucurella.

Nella stessa zona di campo agirà Bukayo Saka, che con il passaggio alla difesa a tre è stato spostato da Southgate come esterno a tutta fascia sulla destra. Il giocatore dell’Arsenal ha svolti anche lavori difensori, ma contro la Svizzera (partita del cambio modulo) ha rappresentato la principale minaccia d’attacco inglese.

Saka ha portato più volte di tutti il pallone nella trequarti avversaria (25) e ha effettuato più cross (9). Inoltre, il 63% dei passaggi nella trequarti avversaria sono stati effettuati in quel lato del campo, con il giocatore dell’Arsenal ha ricevuto 25 dei 45 palloni giocati. La Spagna però sa come contenere le sue sortite offensive.

Contro la Francia il duo spagnolo si è contraddistinto per lavoro in fase difensiva, con Wiiliams arretrato per supportare Cucurella per limitare Ousmane Dembelé. Infatti, la distanza media tra la coppia di sinistra della Spagna è stata di 8,7 metri, nettamente inferiore ai 13,5 metri della partita precedente contro la Germania.

Dall’altra parte Saka dovrà essere spalleggiato da uno dei suoi compagni di squadra per fronteggiare la coppia spagnola. L’effetto collaterale potrebbe essere lo spostarsi della difesa sul lato destro, lasciando così spazio al talento di Yamal sulla fascia destra spagnola.

Come detto in precedenza, la Spagna ha esercitato una intensa pressione sulla trequarti avversaria e cercherà di disturbare il gioco di costruzione dell’Inghilterra. Nelle loro file però gli inglesi possono contare su un giocatore come Declan Rice, che ha dimostrato di resistere al pressing: il centrocampista dell’Arsenal ha registrato più azioni con la palla (300) e più passaggi riusciti (236) sotto pressione rispetto a qualsiasi altro giocatore a Euro 2024.

Inoltre, l’Inghilterra ha dimostrato di fare male se trova spazio per attaccare e potrebbe colpire in contropiede gli avversari con le frecce del proprio arsenale. Dalla panchina Southgate avrà poi a disposizioni del calibro di Palmer e Watkins in grado di portare maggiore freschezza alla manovra.

Sarà da non sottovalutare l’aspetto mentale, soprattutto in una finale dove saranno i dettagli a fare la differenza. La Spagna è spinta dall’entusiasmo di un percorso praticamente perfetto e di una nuova generazione d’oro, mentre l’Inghilterra sogna il tanto agognato titolo, ma la troppa attesa può giocare un brutto scherzo come già accaduto due anni fa a Wembley.

Gli inglesi però, nonostante tutte le difficoltà del caso, sono una squadra difficile da battere e hanno dimostrato di saper lottare fino all’ultimo minuto di ogni partita. L’ultimo confronto tra le due squadra risale alla Nations League 2018-19, vittoria dell’Inghilterra per 3-2. Altro peso rispetto a questo finale, che può cambiare il destino e la storia dei giocatori in campo (e degli allenatori in panchina).

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A cura di Riccardo Siciliano
Nato a Roma il 22 gennaio 2001, amante del calcio e dello sport a 360°. Laureato in Comunicazione, costruisco il mio futuro sulle mie due grandi passioni