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SporTogether Foundation ha come scopo quello di rendere accessibile a tutti e ovunque lo sport, per far sì che vengano tramandati da ogni generazione a quella successiva i principi cardini dello sport in generale. Naturalmente ciò è reso possibile grazie a una forte passione che è presente in ognuno dei membri di questa organizzazione, ma anche e soprattutto a seguito di una strepitosa professionalità a partire dal presidente Gianmarco Pepe passando per tutti gli altri. L’obiettivo è quello di permettere, anche a chi non ha la possibilità per vari motivi, come ad esempio quelli economici, di praticare sport.
Per ogni persona, soprattutto per un ragazzino che frequenta magari le scuole elementari è fondamentale, sia da un punto di vista salutare che sociale, cominciare a fare sport, è fondamentale al fine di migliorare la propria salute, dato che fare sport ti permette di crescere meglio, e conoscere nuove persone, al di fuori dell’ambiente scolastico e familiare. Inoltre, le emozioni, sia belle che brutte, che riesce a regalare lo sport, sono una grandissima fonte di crescita per qualsiasi persona e ti segnano per sempre, non solo come giocatore, ma anche come persona. SporTogether cerca proprio di regalare a tutte le persone del mondo questa incredibile opportunità che non dovrebbe essere mai negata a chiunque, ma che purtroppo, soprattutto negli ultime tempi, ha visto proprio scatenarsi l’effetto contrario.
SporTogether, lo sport per tutti: un aiuto in Argentina
SporTogether vuole aiutare chiunque ma soprattutto ovunque, in qualsiasi parte del mondo, soprattutto dove ci sono evidenti problemi strutturali. Infatti, in molti posti è praticamente impossibile praticare sport a livello agonistico, a causa delle assenze di strutture adeguate e sistemi organizzativi. A questo proposito SporTogether si pone come obiettivo quello di rendere ogni disciplina sportiva alla portata di qualsiasi persona, dai più grandi ai più piccoli, cercando di creare spazi idonei alla pratica. Naturalmente, questo cercare di espandere lo sport oltre ogni confine è un’opera molto complessa, ma resa più semplice anche grazie all’aiuto di molti ex sportivi, che hanno fatto la storia nella loro categoria.
Questo è il caso Luca Toni, Andrea Barzagli, Marco Materazzi e non solo, che prenderanno parte a un evento che si terrà a Dubai nel mese di novembre, dove tutto il ricavato, che si otterrà attraverso l’asta di alcune maglie dei calciatori collezionate negli anni, come quelle di Cristiano Ronaldo, Francesco Totti e Mohamed Salah, andrà in Argentina, per permettere la progettazione di alcune strutture e un accesso molto più facile al mondo dello sport, considerando che il paese sudamericano è da sempre fonte di grandi talenti sportivi. Tuttavia, a causa di una non equa distribuzione delle risorse e di una visione dello sport non importante dal punto di vista sociale, non sempre vengono valorizzate le potenzialità sportive, soprattutto dei giovani.
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SporTogether-UNHCR: definizione e collaborazione
Dunque, da come affermato in precedenza, si evince che SporTogether cerca di aiutare in particolare le persone bisognose, che non riescono a praticare sport, per svariati motivi. Per questo motivo, la Cena di Gala di beneficenza, che si terrà lunedì 30 maggio alle ore 20 al Crowne Plaza Hotel di San Pietro a Roma, ha come obiettivo quello di aiutare le popolazioni coinvolte nel conflitto tra Russia e Ucraina, attraverso una collaborazione con UNHCR. Questo acronimo sta per United Nations High Commissioner for Refugees, ovvero l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
È un’agenzia delle Nazioni Unite che ha il compito di fornire protezione internazionale ed assistenza materiale alle persone rifugiate. Nata il 14 dicembre 1950 dall’Assemblea generale, inizia ad operare il 1° gennaio del 1951, vincendo anche due premi Nobel per la pace, nel 1954 e 1981. Ha la sua sede centrale in Svizzera, precisamente a Ginevra, e l’attuale Alto commissario è Filippo Grandi. L’UNHCR, inizialmente, si occupava solo dei rifugiati, ma negli anni l’incarico è stato decisamente ampliato anche verso i rimpatriati, i richiedenti asili, gli apolidi e gli sfollati interni. Tutte persone che si trovano in una situazione molto difficile e hanno bisogno di un aiuto per cercare quantomeno di sopravvivere. Secondo i dati forniti dalla stessa agenzia, nel 2019 circa 71 milioni di persone sono sotto la sua protezione ed è attiva in ben 134 paesi, a dimostrazione dell’enorme mole di cittadini in difficoltà.
La guerra scaturita tra Ucraina e Russia, iniziata nel 2014 ma bloccata temporaneamente nel 2015, ha ripreso vita il 25 febbraio con l’invasione in Ucraina da parte dei russi. Senza soffermarci troppo sugli aspetti geopolitici di questa guerra, è naturale che ciò ha creato ingenti difficoltà alle popolazioni coinvolte. Infatti, i bombardamenti hanno distrutte case e vite, facendo perdere alle persone tutto quello che avevano faticosamente costruito nella loro vita e costringendoli spesso a scappare dalla propria città, per cercare un posto sicuro altrove. Tuttavia, nonostante ci siano state pesanti sanzioni alla Russia, questo conflitto non sembra volte terminare dopo ben tre mesi. Gli attacchi continuano ad esserci e sono molto pericolosi e gli ucraini cercano in ogni modo una via di fuga, che spesso non si trova, perché ogni corridoio per scappare viene chiuso.
SporTogether vuole proprio collaborare con UNHCR per cercare, attraverso lo sport, di aiutare queste persone che si trovano in enorme difficoltà. Il ricavato dell’evento che si terrà il 30 maggio sarà devoluto tutto in beneficenza proprio alle popolazioni in crisi da questa guerra. Come dichiarato da Laura Lucci, rappresentante di UNHCR nella conferenza stampa introduttiva al Charity Night Gala, sono stimate circa 13 milioni di persone che si trova in questa situazione di grande difficoltà. L’agenzia ha assistito l’Ucraina già nel 1991 e nel 2014 e vuole continuare in questa sua opera di solidarietà. Sempre dal suo intervento è emerso come ancora tante gente stia cercando una via di salvezza, in particolare donne e bambini. Tuttavia, attraverso collaborazioni di questo tipo, è molto più semplice riuscire ad inviare beni di primo soccorso, come cibo e vestiti, alle persone. Ciononostante, si spera che questa guerra possa terminare il prima possibile e che soprattutto non crei più così tante problematiche a una popolazione che, da un giorno all’altro, ha visto completamente stravolta la propria vita quotidiana.
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Lo sport, in questi casi, è spesso un’occasione di poter continuare a vivere per qualcuno. Difatti, sono molti giovani sportivi che sono riusciti a continuare a praticare il loro sport anche al di fuori dell’Ucraina, grazie alla collaborazione tra diverse società. SporTogether vuole proprio far avanzare questa idea dello sport, che deve essere un fenomeno di inclusione per il popolo e non deve avere nessun limite di spazio e confini. Oltre a formare degli sportivi di alto livello dal punto di vista tecnico, lo sport deve essere assolutamente un’occasione di rivalsa e un’opportunità di migliorare la vita delle persone, facendo quindi molta attenzione all’aspetto sociale, come cerca proprio di fare SporTogether.