Maurizio Sarri nasce a Napoli nellโagosto 1959 da genitori dagli umili costumi. Il padre Amerigo rappresentava allโinterno dellโambiente famigliare lo sport, essendo un ex ciclista professionista, e la classe operaia, dedita al lavoro ed alla fatica. Ed รจ proprio dal padre che Maurizio sembra prender spunto. Prima di farsi conoscere e sfondare nel mondo del calcio, infatti, si divide tra lavoro โ presso la Banca Toscana โ e la stessa passione per il pallone.
La sobrietร della persona si evince anche dallo stile di gioco e dal ruolo in cui era protagonista in campo: stopper vecchio stampo, difensore dagli interventi decisi e mai sopra le righe. Questo essere silenzioso ma al tempo stesso efficace permette a Sarri di essere selezionato da Torino e Fiorentina, in provini dallโesito negativo. Ad ogni modo, nel 1991 interrompe la sua carriera da calciatore, mai andata oltre la Serie C1 e la Serie D, con le maglie di Figline, Grassina e Stia.
Il 1999, lโanno della svolta: ecco mister Sarri
Dopo anni di carriera calcistica abbinata al lavoro, Sarri decide di dedicarsi al ruolo che lโha sostanzialmente reso ciรฒ per cui รจ conosciuto in tutto il mondo oggi: quello dellโallenatore. โHo scelto come unico mestiere quello che avrei fatto gratisโ, queste le parole al miele rilasciate qualche anno fa dal tecnico toscano, a testimonianza del legame da sempre avuto col pallone e con lโambiente circostante. Le panchine dei campi di provincia italiane sono la sua nuova casa, dove รจ abituato sin da subito a presentarsi in tuta, scarpe ginniche e โ fino a quando รจ stato possibile โ lโimmancabile sigaretta tra le labbra, oggi sostituita da una cicca, a deviare lo stress del match.
Le prime soddisfazioni per Sarri arrivano alla guida del Sansovino, con il salto dallโEccellenza alla Serie C in soli tre anni e la vittoria della Coppa Italia Serie D: protagonista in positivo anche alla guida della Sangiovannese, dove ottiene unโaltra promozione in C1. Il raggiungimento della Serie B รจ un altro fondamentale traguardo per il nuovo mister. La prima fermata รจ Pescara, dove raggiunge una comoda salvezza con tre giornate dโanticipo, mentre, quasi come un gioco del destino, la successiva destinazione รจ Arezzo, dove va a sostituire lโesonerato Antonio Conte. La costante delle due avventure in cadetteria รจ il bel gioco, il mantenimento di una bassa etร media in campo e, quindi, il lancio di giovani prospetti, tra cui Andrea Ranocchia e Daniel Ciofani.
Grosseto, Avellino, Verona, Perugia ed Alessandria sono tappe relativamente brevi e prive di grandi risultati โ portano a quattro esoneri โ ma ugualmente importanti per permettere a Sarri di costruire esperienza, sperimentare e collaudare quello che รจ da sempre stato il suo credo calcistico: palleggiare, creare e cercare spazi vuoti con e senza palla, giocare per vincere e dominare lโavversario. Ecco dunque che arriva la prima grande occasione per il mister. ร il 25 Giugno 2012 ed il tecnico firma con lโEmpoli. Al primo anno in panchina sfuma per pochissimo lโaccesso alla Serie A, con la finale playoff contro il Livorno di Nicola, match fatale ai toscani. Ma lโobiettivo รจ lรฌ, a portata di mano, e lโanno successivo viene azzannato: secondo posto in regular season e paradiso raggiunto.
Sarri e la Serie A: un amore cosรฌ grande
Il primo anno di massima serie non si dimentica mai, a maggior ragione se la barca viene portata in porto con ben cinque giornate dโanticipo. LโEmpoli รจ la squadra rivelazione del campionato, con Sarri condottiero dei giovani talenti Daniele Rugani, Simone Verdi, Riccardo Saponara, Mario Rui, abbinati ai veterani Ciccio Tavano e Massimo Maccarone. Con la salvezza in terra toscana il tecnico si guadagna la fiducia e la chiamata della piazza piรน amata, calorosa ed alla quale rimarrร per sempre legato: Napoli. Una cittร , una squadra e una societร intera โ con a capo il presidente De Laurentiis โ si innamorano del cosiddetto sarrismo e cosรฌ, a giugno 2015, le due parti si incontrano. Da questo matrimonio nasce un progetto a lungo termine che porterร il Napoli costantemente in Europa e il tecnico Sarri ad affermarsi sempre piรน tra i grandi tecnici dโItalia e del mondo.
Indimenticabile lโannata 2017-18, quando i partenopei toccano il record di punti nella loro storia in Serie A (91) e, pur rimanendo sempre sotto il dominio della Juventus, conquistano e consolidano grande appeal e credibilitร , tanto in Italia quanto in Champions League. Hamsik, Callejon, Mertens, Insigne, Koulibaly e Jorginho sono solo alcuni dei giocatori allenati e migliorati grazie al tecnico toscano, che si รจ dimostrato in grado di plasmare da zero un calcio innovativo โ mai visto prima in territorio nazionale โ e dominante, almeno negli stadi della penisola.
In Europa la storia รจ diversa, ma Sarri ed il suo Napoli riescono ugualmente a togliersi soddisfazioni: palleggio, inserimenti delle mezzali, il celebre taglio di Callejon e lโaltrettanto morbido ed automatico lancio di Insigne, senza dimenticare i tempi dโintervento di Koulibaly e le geometrie del trio Jorginho, Allan ed Hamsik. Insomma, il Napoli regalava gioia ed emozioni forti, giocava con una leggerezza incredibile e โ cosa da non sottovalutare e che fa ben capire lโamore ed il rispetto che ci fosse per il lavoro del tecnico โ lโeventuale sconfitta veniva sempre interpretata in maniera costruttiva e con filosofia.
Sarri e lo sbarco oltre Manica: alla conquista dellโEuropa
Impossibile rimanere inermi davanti a cosรฌ tanto bel gioco, quasi automatico e perfettamente collaudato: il Sarri-ball incanta il presidente Abramovic, che lo porta al Chelsea. Lโadattamento non รจ immediato, la Premier รจ un altro mondo calcistico, sebbene i calciatori seguano i principi ed i ritmi imposti dal nuovo manager. Eppure, ancora una volta, il bel gioco, la meravigliosa fase offensiva e la macchina da gol instaurata dal tecnico non sembrano abbastanza per portare a casa un trofeo. Persa la Community Shield ad agosto, il Chelsea perde anche la finale di Coppa di Lega inglese ai rigori contro il Manchester City. Il titolo in Premier รจ lontano e conteso tra Citizens e Liverpool, mentre lโaltra squadra di Manchester elimina i Blues anche dalla FA Cup.
Rimane un solo trofeo, unโultima grande speranza per non buttare la stagione in terra inglese: lโEuropa League. Il cammino รจ netto, perfetto o meglio, immacolato e privo di sconfitte. La squadra del tecnico Sarri non perde mai, tra le molte vittorie e gli unici pareggi ai gironi contro il MOL Vidi. Il 29 Maggio 2019 Sarri vince il secondo trofeo piรน importante a livello europeo, nonchรฉ il suo primo a livello professionistico. Hazard e Giroud โ rispettivamente miglior giocatore e capocannoniere del torneo โ annichiliscono lโArsenal, che deve arrendersi per 4-1. Ecco la definitiva e tanto attesa affermazione, con il gioco finalmente abbinato ad una vittoria finale. Sarri si toglie questo peso, alleggerisce la pressione che iniziava ad aleggiargli intorno e puรฒ godersi il rientro in patria.
Il ritorno in Italia: Juventus e Lazio nel destino
Da eroe a traditore: per Maurizio Sarri il passo รจ stato breve, brevissimo. Lโapprodo a Torino, sponda Juventus non poteva che essere mal visto dai tifosi del Napoli, celebri per il loro calore, attaccamento e fervore nei confronti di un personaggio altrettanto legato alla piazza come lโex Chelsea. Una mazzata emotiva clamorosa per la cittร partenopea, che giร aveva dovuto subire lโaddio ed il passaggio in bianconero del Pipita Higuain.
In campo, Sarri risponde coi fatti e, nella stagione martoriata e spezzata dal Covid, porta la Juventus alla conquista del nono scudetto consecutivo, il primo e storico della sua splendida carriera. Cocente rimane la sconfitta agli ottavi di finale di Champions League contro il Lione, risanata perรฒ dalla vittoria della Coppa Italia. Il tecnico riesce dunque nellโobiettivo di dar continuitร alla vittoria in terra inglese col Chelsea, conquistando per la prima volta due trofei nella stessa stagione, ma lโesonero, determinato dalla delusione europea, รจ pressochรฉ inevitabile.
La nuova destinazione รจ Roma, sponda Lazio. Siamo ai giorni nostri: il sarrismo non รจ cambiato, tuttโaltro. Profili tecnici e tatticamente versatili come Manuel Lazzari, Sergej Milinkovic-Savic, Luis Alberto e Ciro Immobile permettono al mister di esprimere e trasmettere in campo le proprie idee, col classico 4-3-3 in cui la pressione, la riconquista immediata del possesso ed il palleggio a stanare gli avversari sono i mantra, i principi fondamentali del gioco di Sarri.
Soprannominato Il Comandante, ovunque ha allenato ed ovunque allenerร , Sarri ha avuto ed avrร come principale obiettivo quello di plasmare una squadra ed un gruppo di uomini prima e calciatori poi, secondo i suoi diktat tecnico-tattici e senza mai forzare la gestione del gruppo. Nessuna anarchia, nessuna predominanza del mister sullo spogliatoio: tutti uniti verso gli obiettivi stagionali da raggiungere. Un allenatore umile, partito dal settore bancario ed arrivato in Europa, vincendo spesso โ soprattutto negli ultimi anni โ e convincendo sempre con la solita sigaretta ed il cappellino ad accompagnare lโimmancabile tuta. Insomma, un uomo vecchio stile, tutto dโun pezzo.