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La stagione del tennis 2022 è ormai giunta al termine e ora è tempo di fare le dovute valutazioni rispetto a un’annata che ha saputo regalare innumerevoli emozioni: dagli illustri ritiri dai campi di Roger Federer e Serena Williams, ai trionfi sia di campioni navigati, quali Rafael Nadal e Novak Djokovic, che delle nuove promesse, capitanate da Carlos Alcaraz. A tal proposito, l’incredibile stagione di Felix Auger-Aliassime pare emblematica per un momento storico in cui il tennis sta vedendosi trasformato e sta lasciando spazio ai giovani, a discapito di quei fenomeni che da circa 20 anni ci accompagnano e ci regalano prestazioni al di fuori di ogni logica. Così come, per il mondo femminile, l’ascesa di Iga Swiatek sembra iniziare a dare risposte a chi si chiedeva quando sarebbe arrivato un post sorelle Williams, sono molti i campioni al maschile che tentano di rubare la scena ai Big Three.
Se, come già anticipato, Roger Federer ha deciso di appendere la racchetta al chiodo e di arrendersi all’età, Djokovic e Nadal, il primo in particolare, sembrano aver ancora qualche arma da giocare. Le ATP Finals, però, in tal senso hanno dato un responso diametralmente opposto, con la vittoria finale del serbo e l’uscita di scena prematura del pluricampione del Roland Garros, a causa della sconfitta decisiva subita per mano di Auger-Aliassime. Il giovane canadese ha trovato a Torino le ennesime conferme di una stagione quasi perfetta, per tutti coloro che avevano bisogno che egli dimostrasse il proprio valore; sicuramente un’annata da incorniciare per lui che non si è voluto fermare a questo importante traguardo, ma è poi andato a trionfare in Coppa Davis, portando allo stato nordamericano, per la prima volta, il prestigioso trofeo.
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Auger-Aliassime tra 250 e 500: i primi trofei del canadese
A differenza di un Carlos Alcaraz che in poco più di un anno ha scalato la classifica vincendo tornei su tornei e arrivando prematuramente alla prima posizione del ranking mondiale, il ragazzo allenato da Toni Nadal, anche se già da tempo stava facendo parlare di sé, solamente quest’anno ha raggiunto traguardi importanti, vincendo i suoi primi titoli ATP. Dopo le vittorie di Rotterdam, Firenze e Anversa, Auger-Aliassime ha poi trionfato all’ATP 500 di Basilea, lo scorso 30 ottobre, in finale contro l’altra grande rivelazione dell’ultimo anno: Holger Rune. Il canadese si è imposto in due set, con il risultato di 6-3 7-5, dopo aver eliminato in semifinale lo stesso Alcaraz senza aver bisogno, anche in questo caso, di ricorrere alla terza frazione di gioco.
Quello di Basilea, come anticipato, è stato solamente l’ultimo dei quattro titoli, tutti sul cemento, conquistati dal classe 2000 quest’anno. Il primo trionfo è arrivato in febbraio, all’ATP 500 di Rotterdam, contro il greco Stefanos Tsitsipas, battuto con sonoro 6-4 6-2, dopo aver superato avversarsi del calibro di Rublev e Murray. Successivamente, prima della più recente vittoria di Auguer-Aliassime ad Anversa, arrivata dopo la vittoria su Sebastian Korda, il giovane campione nato a Montreal si è aggiudicato anche l’ATP 250 di Firenze, superando l’altro americano Jeffrey John Wolf con un doppio 6-4, che non ha lasciato scampo all’avversario. Una sola, invece, la finale persa dal secondo più giovane tennista in top 10, a Marsiglia contro Andrej Rublev.
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Auger-Aliassime eroe nazionale: dall’ATP Cup alla Coppa Davis
Non è stato un anno fatto solamente di soddisfazioni a livello personale, quello del giovane talento ormai affermatosi su diversi campi: Felix Auger-Aliassime, fresco vincitore della Coppa Davis, la prima nella storia canadese, è ormai divenuto eroe nazionale, poiché capace, assieme al compagno di squadra Denis Shapovalov, di portare in trionfo il proprio paese per ben due volte in un solo anno solare. La stagione finisce, infatti, così com’era iniziata, con la vittoria dei nordamericani in campo internazionale. A inizio stagione il Canada, capitanato dallo stesso Aliassime, si era infatti aggiudicato la terza edizione dell’ATP Cup, eliminando in semifinale la Russia e trionfando in finale contro la Spagna, con il punto decisivo ottenuto proprio dal classe 2000, contro Roberto Bautista Agut.
Circa 11 mesi più tardi, con l’ultimo atto di una stagione lunga e alquanto intensa, la nazionale biancorossa si è ripetuta, andando a vincere la sua prima Coppa Davis. Il rammarico per un’Italia che avrebbe potuto dire molto di più se avesse avuto tutti i suoi campioni a disposizione e che, invece, è stata sconfitta in semifinale dal Canada stesso, si è trasformato in ammirazione per una squadra che ha poi vinto, senza troppe difficoltà, la propria finale contro l’Australia di Kokkinakis e De Minaur ed è andata ad aggregarsi a un albo d’oro che le vede a quota 1, al pari di Italia, Argentina, Serbia, Svizzera e Sudafria.
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Auger-Aliassime: le Finals e il nuovo ranking
Oltre al trionfo con la propria nazionale, l’ultimo mese del campione, che quest’anno ha trovato una vera e propria consacrazione, è stato pieno di soddisfazioni. Dopo l’approdo in semifinale, poi persa, all’ATP Masters 1000 di Parigi-Bercy, Auger-Aliassime si è concesso la soddisfazione di partecipare, per la prima volta in carriera, alle Nitto ATP Finals, disputatesi a Torino, in cui ha avuto la possibilità di confrontarsi con Refael Nadal, Casper Ruud e Taylor Fritz all’interno Gruppo Verde. Non è poi, però, riuscito ad avanzare alla fase successiva e a giocarsi le proprie carte con i migliori dell’altro gruppo del torneo, tra cui spiccava certamente Novak Djokovic, vincitore per la sesta volta della competizione.
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Oltre alla vittoria già citata contro il supercampione spagnolo, il ragazzo nato ad agosto del 2000, ha prima subito una sconfitta dal norvegese Ruud in due set e, successivamente, è stato eliminato dall’americano Taylor Fritz, con una battaglia che li ha visti giungere al terzo, in cui Auger-Aliassime non ha potuto far altro che arrendersi all’avversario. Nonostante questo, i grandi risultati ottenuti da una delle più grandi promesse del tennis di oggi e di domani gli hanno permesso di raggiungere il 6° posto della classifica mondiale, davanti all’ex numero 1 Daniil Medvedev.