Una stagione passata tra alti e bassi, tra quel gioco spesso criticato che però spesso ha portato a vittorie importanti, o comunque necessarie a raggiungere l’obiettivo. La Juventus finirà la sua stagione sotto la guida di Paolo Montero, tecnico ad interim, scelto dopo aver comunicato l’addio a Massimiliano Allegri, passaggio difficile ma necessario per permettere ai dirigenti della Vecchia Signora di iniziare programmare un futuro ricco di soddisfazioni.
La decisione sembra ormai stata presa e lo scettro bianconero dovrebbe finire nelle mani di Thiago Motta, giovane allenatore, che ha compiuto un vero e proprio miracolo con il Bologna. Il traguardo raggiunto dai felsinei sotto la guida del tecnico italo-brasiliano ha riportato entusiasmo in una piazza che oramai da anni sembrava aver perso l’ambizione di tornare in Europa. L’exploit delle idee, già buone dell’allenatore, hanno portato la Juventus a puntare con tutte le forze su di lui.
Nonostante Joe Saputo abbia provato con tutte le forze a trattenerlo al Bologna, nella giornata del 23 maggio, lo stesso tecnico ha comunicato alla sua dirigenza di non avere intenzione di rinnovare il proprio contratto, dichiarando conclusa la sua esperienza in rossoblù. “Bologna e i bolognesi mi hanno reso un uomo felice”, ha dichiarato il tecnico. Una piazza che ha permesso l’espressione di un gioco nata già dai tempi in cui era lui stesso un calciatore e che gli ha permesso di imporsi tra le migliori 4 del massimo campionato italiano.
Thiago Motta alla Juventus: rivoluzione in arrivo
Sebbene non sia ancora ufficiale, tutti gli indizi portano alla Continassa, lì dove, usando sempre il dovuto condizionale, Thiago Motta dovrebbe allenare la sua nuova squadra. Nel caso l’affare dovesse andare in porto, la Juventus cambierà faccia e stile di gioco, scrollandosi da dosso quel velo di gioco vintage, che ora come ora, non attrae più.
Un allenatore giovane che mette al centro del suo modo di vedere il calcio il pallone e che quest’anno ha portato il Bologna ad ottenere la più alta percentuale di possesso palla in Serie A, combattendosi il primato con il Napoli e la Fiorentina. Insomma, partendo da quel fantomatico 2-7-2 diventato anche un meme al tempo della sua prima comparsa in veste di allenatore del PSG Under 19, il tecnico è riuscito a crescere e migliorare la sua filosofia di gioco, decidendo però di non snaturare i principi di base. Come si è potuto notare nel suo ultimo anno a Bologna, infatti, Thiago Motta ha insegnato a tutti e i suoi uomini a gestire le redini della partita e la palla tra i piedi, ragione che ha permesso a Ferguson e compagni di raggiungere la propria massima espressione.
Thiago Motta alla Juventus, chi resta e chi va
Modulo e stile di gioco che Thiago Motta dovrà imporre anche a quelli che, ipoteticamente, saranno i suoi nuovi giocatori una volta che firmerà quel triennale con la Juventus e che porterà Giuntoli e dirigenza a dover affrontare una sessione di calciomercato adeguata per poterla mettere in pratica. Sebbene però sia ancora prematuro parlare di giocatori che potrebbero trovare conferma anche con l’allenatore del Bologna.
Ad esempio Rabiot, ex compagno al PSG e suo stesso erede nel centrocampo parigino, potrebbe trovare nell’arrivo di Motta la ragione per rinnovare il suo contratto con i bianconeri, discorso identico che potrebbe valere anche per Federico Chiesa e Andrea Cambiaso che avrebbero un ruolo in prima fila tra le scelte del nuovo tecnico. Centrocampo e difesa potrebbero invece subire diversi cambiamenti.