Torino, Cairo vuole rinnovare Juric: fin dove arriveranno i granata?

Ivan Juric è sempre più un punto fermo del Torino e il presidente Cairo vuole il rinnovo: quanto lontano possono arrivare i granata con il croato in panchina?

Jacopo Abissoni
4 Min di lettura

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La grande abilità di Ivan Juric nel gestire i gruppi e fortificare ambienti bisognosi di un identità è nota da tutti, e il Torino – attuale squadra del tecnico croato – non è la prima squadra che subisce questo dolce trattamento. L’esperienza con l’Hellas Verona ha consacrato il tecnico, già reduce da buoni periodi al Genoa. I granata attualmente stazionano in 9ª posizione e la forte corazza che l’allenatore ha plasmato nel tempo risulta ad oggi una garanzia, che fa dormire sonni tranquilli ai tifosi del Toro. Richiesta a gran voce proprio dal croato, l’ottima campagna acquisti non è venuta a mancare, grazie all’ottima disponibilità fornita dal Presidente Urbano Cairo. La solida stabilità in ogni reparto risulta fondamentale per il percorso prefissato. Le vittorie di maggior rilievo sono la vittoria sul campo del Monza e il prezioso pareggio con la Roma, oltre che all’incredibile vittoria col Milan.

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Ivan Juric

Cairo continua con Juric, quanto può progredire il Torino?

Come già accennato, uno dei punti di forza del Torino è la difesa, che è settima nella classifica delle migliori retroguardie della Serie A; al pari di Udinese e Lecce, con 17 reti subite. Vagnati e Cairo corteggiano mister Juric, i quali vogliono ottenere la firma del rinnovo entro Natale, possibilmente prima del ritiro in Spagna che la squadra affronterà prima di riprendere il campionato. Nelle amichevoli contro Espanyol e Almerìa, in programma il 10 e il 16 dicembre, i granata avranno occasione di consolidare il modulo adottato da inizio anno, ossia il 3-4-2-1. Questo schieramento in campo sta dando i suoi frutti; permettendo alla squadra di non allungarsi più di troppo e non avere buchi tra un reparto e l’altro, tenendoli tutti vicini tra loro. Il Torino con la trequarti malleabile sta facendo faville e ha dimostrato di saper mettere in difficoltà più di una big.

Torino-esultanza
Torino-esultanza

La dinamicità di Miranchuk e Vlasic – quest’ultimo impegnato con la Croazia a Qatar 2022 – è impressionante e fa molto comodo al Torino, che ha quindi diverse opzioni nelle proposizioni offensive. La scorsa stagione è risultata perfetta per le iniziali aspettative, e il 10° posto ha pienamente soddisfatto la società, che quest’anno punta a una riconferma di quanto fatto, e magari chissà anche qualcosa in più. Il tempo c’è stato e le basi sono state lanciate, ma per riconfermarsi importanti sarà necessario spingere sull’acceleratore fin dal ritorno in campo contro l’Hellas Verona. La squadra si fida di Juric e viceversa, proprio per questo l’arma in più di questa squadra è proprio la ferrea mentalità, che raramente la induce ad errare. La speranza più profonda di ogni tifoso è il ritorno in Europa che manca al 2015, quando in panchina presidiava Giampiero Ventura.

Ora con la creazione della Conference League questo desiderio sembra ancora più possibile, e se non quest’anno magari più in la. La permanenza di Juric e il suo probabile rinnovo fortificano le certezze del Torino, che nel tempo avrà modo di lavorare ulteriormente. Anche Cairo potrà rivelarsi importante a riguardo, magari affiancando al mister un ulteriore grande campagna acquisti; permettendogli quindi di realizzare il grande sogno nel cassetto. Da segnalare la capacità di molti giocatori di andare in rete. Da Nikola Vlašić a Pietro Pellegri, passando per Saša Lukic o Nemanja Radonjic. Qualche rete è arrivata anche da dietro, con Koffi Djidji, David Zima e gli infortunati Ola Aina e Perr Schuurs che sono già andati a segno.

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