In piena emergenza, tra infortuni ed indisponibili, l’Italia giovedì 23 marzo alle ore 20:45 affronterà l’Inghilterra. Sarà il primo incontro del Gruppo C valido per le qualificazioni dell’Europeo del 2024. Nella lista di 30 giocatori, il CT Mancini ha scelto il difensore del Torino, Alessandro Buongiorno. Per il capitano granata si tratta della prima convocazione in nazionale. Una grande soddisfazione, dopo lo stage di metà dicembre scorso, in cui il tecnico azzurro aveva chiamato diversi giovani di prospettiva

Il giovane 23enne Buongiorno vanta già 2 presenze nell’Italia Under 21. La prima volta per il capitano del Torino nella squadra maggiore, rappresenta un motivo di orgoglio per il tutto settore giovanile granata. Dopo 12 anni infatti un prodotto del Filadelfia viene convocato dal CT Mancini. L’ultimo è stato Ogbonna. Percorso quasi simile con una grande eccezione. Dalle giovanili fino alla fascia da capitano, per poi accettare le lusinghe della Juventus.
Torino, le scelte del CT Mancini: Buongiorno l’unico granata
Per il CT Mancini non è facile scegliere giocatori di primissimo livello nel campionato italiano. In tutte le squadre c’è una sorta di internalizzazione che ha portato ai disastri che conosciamo. Le due consecutive non qualificazioni ai mondiali, pur intervallate dalla vittoria all’Europeo, dimostrano la crisi del nostro movimento. Anche il Torino si è adeguato a queste scelte. Gli unici titolari italiani sono solo Buongiorno e Ricci.

Il Torino in passato ha fornito tanti giocatori alla nazionale. Certo, bisogna scomodare le leggende, quando in occasione della partita vinta per 3-2 contro l’Ungheria, nel maggio del 1947, scesero ben 10 granata. Uno su tutti capitan Valentino Mazzola. Ultimamente a parte Andrea Belotti, campione europeo, la squadra del presidente Cairo ha contribuito in maniera quasi impercettibile. I campioni di nazionalità italiana non passano più da queste parti.

Il tecnico del Torino, Ivan Juric per questa stagione ha nominato capitano il giovane Buongiorno. Una scelta coraggiosa per motivi anagrafici, ma dettata principalmente per la sua militanza. Nato e cresciuto nel settore giovanile, il granata se lo sente addosso. Un senso di appartenenza dimostrato in più circostanze. Questa chiamata da parte del CT Mancini rappresenta sia un orgoglio per il Torino, che una crescita professionale per il giocatore.