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Sabato pomeriggio, nella sfida interna contro il lancatissimo Leeds, il Tottenham di Antonio Conte ha conquistato una vittoria che potrebbe rivelarsi decisiva per il futuro degli Spurs. In una giornata infatti, in cui tutte le altre squadre coivolte nella lotta per le prime quattro posizioni – Newcastle, Manchester United, Liverpool – sono riuscite a portare a casa il bottino pieno, lasciare dei punti per strada sarebbe stato terribilmente compromettente. E il Tottenham ci è andato vicino, molto vicino, a non vincere questa partita. All’80’ infatti gli Spurs si trovavano sotto 2-3, travolti dai colpi del duo Summerville–Rodrigo e in una situazione di sfiducia generale, in scia ad un periodo in cui soprattutto in Premier League i risultati non sono stati in linea con le alte aspettative di inizio stagione. Ma poi tutto è cambiato, e il merito va attribuito in gran parte alla coppia arrivata lo scorso gennaio dalla Juventus. Kulusevski, con le sue sgroppate sulla fascia destra, e Bentancur, sempre più incisivo in fase realizzativa, hanno infatti confezionato i due gol del sorpasso e hanno permesso così agli Spurs di trovare quei 3 punti così importanti. Kulusevski e Bentancur, decisivi nel momento più delicato: in quanti avrebbero pronosticato una loro crescita così importante?
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Kulusevski, un impatto devastante sulla Premier League
Dejan Kulusevski, come detto, è arrivato nel nord di Londra nel gennaio scorso da Torino, sponda bianconera. La stagione e mezzo circa passata alla Juventus è stata particolarmente problematica per l’attaccante svedese, catapultato in un ambiente per cui forse non era ancora pronto, e, in aggiunta, capitato agli albori del periodo forse più difficile della recente storia bianconera. In realtà, la sua nuova avventura torinese sembrava anche essere cominciata con i migliori auspici: Pirlo, allenatore della Juventus quando lo svedese arrivò dall’Atalanta, gli dimostrò fin da subito una grande fiducia e Kulusevski rispose con alcune buone prestazioni, impreziosite dal gol al debutto nella sfida contro la Sampdoria di fine agosto. Poi il calo, evidente, coinciso a dire il vero con quello della squadra, e dettato forse anche da una confusione tattica sul suo ruolo e di cui Kulusevski subì particolarmente le conseguenze. Con l’arrivo di Allegri la situazione non è migliorata, anzi, e lo svedese si è trovato in una spirale di sfiducia che lo aveva portato molto indietro nelle gerarchie del tecnico livornese, riuscendo così a mettere insieme davvero pochi minuti importanti nella prima parte della stagione.
Poi il passaggio al Tottenham, anche abbastanza sorprendente. Dopo una fase di rodaggio durata un paio di partite, Kulusevski si svela al nuovo campionato in occasione della vittoriosa trasferta di Manchester contro il City, in cui parte titolare e mette a segno anche il primo di una lunga serie di assist con la nuova maglia. Da lì in poi sarà un crescendo incredibile, che lo ha portato dopo neanche un anno ad essere uno degli attaccanti più decisivi dell’intera Premier League. Con quello messo a segno contro il Leeds nella vittoria di sabato, oggi il conto degli assist è salito a 13, in 27 partite, con una media di uno ogni 60 minuti. Cifre folli, ancora migliori addirittura di quelle di uno dei più grandi assist-man della storia del gioco, Kevin De Bruyne. Kulusevski sembra perfetto per il sistema di gioco impostato da Conte. Le sue qualità in campo aperto lo rendono devastante, nelle tante ripartenze tipiche del modo di attaccare degli Spurs. Ma è soprattutto la fiducia, ritrovata, a fare la differenza. Lo svedese oggi è un giocatore diverso, e i suoi limiti sono ancora sconosciuti.
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Bentancur, insospettabile goleador e leader emotivo degli Spurs
Anche Bentancur ha raggiunto la sua nuova casa londinese circa un anno fa, nella finestra di mercato di gennaio 2022. Un trasferimento, se vogliamo, probabilmente ancora più sorprendente di quello del suo compagno. Bentancur, nei suoi anni a Torino, e in particolare in quelli della gestione Allegri, ha sempre goduto di una fiducia enorme, ed è stato sicuramente uno dei punti di forza di una squadra capace di dominare per diverse stagioni a livello nazionale. Alla fine però, probabilmente per esigenze societarie, la Juventus ha deciso per il sacrificio dell‘uruguaiano, e per Bentancur come detto si è aperta la strada dell’esperienza inglese. Fin da subito, grazie alle sue grandi doti atletiche e caratteriali, il feeling con il nuovo campionato si è dimostrato altissimo. L‘uruguaiano nel sistema di Conte sembra trovarsi alla perfezione, e la coppia formata con il compagno di reparto danese Hojbjerg è una delle meglio assortite di tutta la Premier League. I due sono i veri leader ermotivi di una formazione che, in questo aspetto, recentemente ha spesso evidenziato delle gravi lacune. Il talento, in questi ultimi anni, non è infatti mai mancato agli Spurs. La voglia di vincere e di competere di Bentancur e Hojbjerg, invece, sì.
In questa prima parte di stagione poi, Bentancur ha sviluppato un aspetto del suo gioco che lo ha portato a migliorare ulteriormente il suo impatto in campo. Sono già 5 infatti le reti messe a segno in stagione, un’assoluta novità per un giocatore che non aveva mai messo in mostra delle doti realizzative così importanti. Merito soprattutto di Conte, che gli ha tolto dei compiti di impostazione e lo ha avvicinato di più alla porta. Gli inserimenti di Bentancur sui cross degli esterni Spurs si stanno rivelando letali, e, ripetiamo, non era così facile immaginarselo solamente un anno fa. Come se non bastasse poi, i suoi gol spesso si sono rivelati assolutamente decisivi. I due segnati al Leeds, al 82′ e al 89′, hanno infatti permesso al Tottenham di ribaltare lo svantaggio ed ottenere 3 punti vitali. Ma erano stati determinanti anche quelli messi a segno contro Bournemouth e soprattutto Sporting Lisbona, un gol quest’ultimo che è risultato poi fondamentale per il passaggio del turno in Champions League. Bentancur è ora volato al Mondiale con la consapevolezza di essere un giocatore nuovo e sicuramente più completo. Gli Spurs se lo godono, sperando di averlo in questa forma anche nella seconda e decisiva parte della stagione.