Il Tottenham è nelle ultime settimane al centro del dibattito sportivo e non solo. Dopo aver rescisso consensualmente il contratto con l’ormai ex tecnico Antonio Conte, gli Spurs hanno deciso di affidare la propria panchina – ad interim – alla coppia formata da Cristian Stellini (vice del tecnico leccese) e Ryan Mason, i quali guideranno la squadra sino al termine della stagione in corso.

Il primo a commentare la decisione del Tottenham era stato il direttore sportivo Fabio Paratici, che in un intervista per i canali del club londinese, aveva definito tale decisione la migliore per entrambe le parti. Tuttavia, lo stesso Paratici ha ricevuto nella giornata di ieri – mercoledì 29 marzo – la conferma dalla FIFA dell’estensione a livello globale dell’ inibizione inflitta dalla FIGC a lui e agli ex dirigenti della Juventus per il caso plusvalenze. Sentenza che costringerà il direttore sportivo a lasciare il suo attuale ruolo agli Spurs.

Tottenham, da Romero e Richarlison un ultimatum per esonerare Conte
Il primo giocatore del Tottenham a parlare dopo l’esonero di Antonio Conte fu Son Heung-min il quale si dichiarò dispiaciuto sia per la scelta della società, sia per il fatto di non essere riuscito ad aiutare sul campo il suo ex allenatore. Tuttavia alle parole di stima del coreano, si sarebbero aggiunte nelle ultime ore di oggi, giovedì 30 marzo, delle voci che – secondo quanto riportato da TycSport – vedrebbero in Romero e Richarlison i due principali artefici dell’esonero del tecnico.

Secondo quanto riportato infatti, Romero e Richarlison avrebbero lanciato un ultimatum alla società, minacciando di lasciare il Tottenham in caso di mancato esonero di Antonio Conte. Non si è fatta attendere tuttavia, la risposta dell’attaccante brasiliano che – tramite il suo profilo Twitter – si è difeso: “Criticarmi come giocatore per le mie prestazioni fa parte del calcio, ma le bugie su di me non le accetto! Ho sempre avuto molto rispetto per Conte e per tutti i miei allenatori“.