Dopo una buona stagione incorniciata da un solido dodicesimo posto in campionato grazie alla guida tecnica dell’allenatore toscano Gabriele Cioffi, l’Udinese di Gianpaolo Pozzo, il 7 giugno 2022, decide di introdurre un nuovo nome per la panchina della squadra friulana che nel corso della sua carriera da giocatore ha avuto proprio a che fare con l’Udinese in una delle sue migliori parentesi da calciatore. Il nome è proprio quello di Andrea Sottil, che firma un annuale con la sua vecchia compagna d’avventure.

La nuova guida dell’Udinese, chi è Andrea Sottil
Andrea Sottil nasce a Venaria Reale, un comune in provincia di Torino, il 4 gennaio 1974. Originario del Veneto, l’attuale allenatore dell’Udinese cresce con il sogno di diventare un calciatore professionista, sogno che prende forma nei primi anni novanta, quando dopo alcuni anni passati nelle giovanili del Torino esordisce proprio con la squadra granata, che concede a Sottil l’emozione dell’ esordio nella massima serie, occorso nel 1992 in una partita che ha visto scontrarsi Torino e Foggia.
Difensore dotato di un’ottima fisicità ma altrettanto munito di notevoli abilità in quanto a posizionamento difensivo e gioco aereo, Sottil continua la sua esperienza da calciatore professionista prima alla Fiorentina, poi all’Atalanta, per approdare successivamente all’Udinese nel 1999, dove rimase per 4 anni. La sua carriera prosegue poi con le maglie di Reggina, Genoa, Catania, Rimini ed Alessandria, ultima vera e propria esperienza da calciatore dopo la quale decide di appendere in via definitiva gli scarpini al chiodo.

La carriera da allenatore di Andrea Sottil
Dopo aver messo definitivamente la parola fine sulla sua carriera da giocatore, Andrea Sottil decide di intraprendere la carriera da allenatore non volendosi separare dall’ambiente del calcio che tanto gli sta a cuore. Dopo una prima esperienza con i giovanissimi del Lucento, a partire dal giugno 2011 si aprirà per l’odierno allenatore dell’Udinese un periodo di sana gavetta fatta tra l’allora prima divisione di Lega Pro e la Serie D, guidando squadre come il Siracusa, il Gubbio, il Cuneo e la Paganese.
Il percorso di crescita e maturazione da allenatore non è affatto facile, è anzi tortuoso e ricco di alti e bassi, ma Sottil non demorde e nel 2017 coglie la palla al balzo passando al Livorno in Serie C, trovando nella piazza toscana un ottimo trampolino di lancio. Dopo la parentesi con i toscani seguono due importanti esperienze prima con il Catania e dopo con il Pescara, grazie alle quali ha l’opportunità di forgiarsi ancor di più, ma soprattutto quella di ottenere una buona visibilità, che lo porterà, nel 2020, a fare il salto in Serie B.

L’arrivo all’Ascoli e la chiamata dell’Udinese
Il 23 dicembre 2020, dopo anni di esperienza tra le categorie inferiori del calcio nostrano, Andrea Sottil compie finalmente un passo fondamentale per il suo percorso venendo ingaggiato da un Ascoli in difficoltà, ma che grazie alla cura Sottil riesce ad ottenere un’insperata salvezza. Il traguardo raggiunto porta l’ex giocatore dell’Udinese al rinnovo con la squadra marchigiana, con la quale, l’annata successiva, riesce a qualificarsi ai play-off uscendo purtroppo per mano di un Benevento certamente superiore.
La stagione dell’allenatore tuttavia, nonostante il dolore della sconfitta, è tutt’altro che negativa. Grazie infatti all’ottimo rendimento del suo Ascoli, l’Udinese di Pozzo si fa avanti per riportare in Friuli l’ex giocatore bianconero, che non ci pensa due volte e firma con la sua vecchia squadra all’inizio di giugno 2022. Si apre così la prima vera e propria esperienza da allenatore in massima serie per Andrea Sottil, che dopo anni nel sottobosco, riesce finalmente a trovare l’occasione perfetta per il salto di qualità.

La stagione corrente di Sottil all’Udinese
La partita d’esordio dell’allenatore piemontese, alla prima panchina in Serie A, non è di certo un gioco da ragazzi dal momento che di fronte ai friulani si pongono i campioni d’Italia in carica del Milan. La partita si conclude in favore dei rossoneri sul risultato di 4-2, ma nonostante la sconfitta l’Udinese di Sottil fa intravedere spunti molto interessanti. L’ottimismo fiorito dopo la partita del Giuseppe Meazza comincia piano piano ad aumentare grazie all’incredibilmente rendimento della squadra nelle partite seguenti.
Nel giro di poche settimane, contro ogni pronostico, la squadra bianconera si trova tra le prime posizioni della classifica, finendo per dar vita ad una striscia di risultati consecutivi sbalorditiva che in Friuli non si vedeva da molti anni. Nove partite consecutive in campionato senza sconfitta, l’Udinese di Sottil vola e riesce a sconfiggere corazzate del calibro di Fiorentina, Roma ed Inter, toccando, seppur solo per qualche ora, addirittura la vetta della Serie A.
Il periodo d’oro della squadra friulana si interrompe solo con la sconfitta contro il Torino a fine ottobre, che riporta l’Udinese con i piedi per terra ed apre un mese complicato per quella che si era proposta come una delle principali rivelazioni del campionato italiano. I primi mesi del nuovo anno si rivelano altrettanto duri per i bianconeri, che si trovano peraltro a far i conti con l’infortunio di Deulofeu. Ciononostante con dedizione, sacrificio e lavoro sodo, la squadra comincia a riprendersi, a riconquistare punti e posizioni in campionato.

Il futuro dell’Udinese di Sottil
Di certo era difficile pensare che i friulani potessero mantenere un andamento positivo come quello presentato nel corso dei primi mesi di campionato così a lungo. Tuttavia è bene ricordare che l’obiettivo primario dell’ Udinese di Gianpaolo Pozzo rimane quello della salvezza, senza però privarsi del sogno di riqualificarsi per una competizione europea, che manca dal lontano 2013, anno in cui Guidolin riuscì a conquistare un posto in Europa League. Ma come si potrebbe definire la stagione dell’Udinese di Sottil?
In fin dei conti si può affermare che la stagione dell’Udinese, momentaneamente al decimo posto in classifica, è ad ogni modo sin qui una stagione da lodare. Non mancano di certo i rammarichi per qualche punto perso, ma va evidenziato il merito di Sottil nell’aver riportato ottimismo e fiducia in una piazza come Udine, che con questo allenatore come guida, date le potenzialità e gli ampi margini di miglioramento, nei prossimi anni potrebbe non avere più alcuna intenzione di accontentarsi di una striminzita salvezza.