Il 22 maggio 2022, precisamente durante l’ultimo turno della stagione di Serie A, allo stadio Arechi di Salerno si sfidano la Salernitana di Nicola e l’Udinese di Cioffi, per il loro vero e proprio ultimo impegno stagionale dopo una lunga stagione alle spalle. La partita si conclude con la vittoria dei friulani per 4-0, i quali, al minuto 68 della partita stessa, lanciano in campo il prodotto delle giovanili Simone Pafundi, che fa il suo esordio ufficiale nella massima serie entrando di diritto nella storia del campionato nostrano.
Udinese, chi è Simone Pafundi
Simone Pafundi nasce a Monfalcone, in provincia di Gorizia, il 14 marzo 2006 ed al momento dell’esordio in Serie A diventa il primo 2006 in assoluto a debuttare in massima serie ed al contempo il più giovane di sempre a debuttare tra i professionisti con la maglia dell’Udinese. Figlio di genitori napoletani trasferitosi in Friuli, Simone muove i suoi primi passi nel mondo del calcio proprio a Monfalcone, dove splende con l’ Unione Fincantieri Monfalcone, meglio conosciuta come U.F.M. , società che oggi milita in promozione.
Nel 2014, alla dolce età di 8 anni, Simone sfoggia tutto il suo talento in un torneo disputato con la sua squadra a Rivignano, non lontano da Monfalcone, dove viene notato dagli osservatori della squadra più importante della regione, l’Udinese, che non esita e porta Simone nelle giovanili bianconere. Da lì in poi la crescita di Simone è stupefacente, cresce giocando sempre sotto età, ma nonostante ciò riesce ad imporre il suo talento e a trascinare la sua squadra verso innumerevoli vittorie scandite da valanghe di gol ed assist.

La Primavera con l’Udinese e la chiamata di Cioffi
Dopo anni trascorsi nelle giovanili, nel 2021 viene aggregato alla Primavera 2 dell’Udinese allenata da Jani Sturm, dove ha l’occasione di giocare con il fratello Andrea ed in particolar modo quella di confrontarsi con ragazzi del 2004 e addirittura del 2003. Simone non trema, affronta il salto con serietà e dedizione nonostante le tante difficoltà, aiutando la sua squadra in una grande ed emozionante rimonta che ha portato la formazione bianconera a superare corazzate del calibro di Parma, Monza e Brescia su tutte.
Le grandi prestazioni di Pafundi, impreziosite da gol ed assist, oltre a garantire il salto dalla Primavera 2 alla Primavera 1, lo avvicinano alla prima squadra dell’Udinese, allenata da mister Cioffi, il quale a partire da febbraio 2022 comincia a coinvolgere sempre di più il classe 2006 negli allenamenti della squadra, dove comincia a forgiarsi e mettersi ancor più alla prova di fronte a campioni e professionisti con un immenso bagaglio di esperienza alle loro spalle.

La chiamata di Mancini e l’esordio con l’Italia
Il 2022 diventerà un anno ricco di soddisfazioni per Pafundi, che dopo i primi allenamenti con la prima squadra non solo riesce ad esordire contro la Salernitana all’ultima giornata dello scorso campionato, ma riesce addirittura a rientrare tra i convocati dell’Italia di mister Mancini, che inizialmente lo chiama per uno stage assieme ad altri 52 giovani in rampa di lancio alla fine di maggio 2022, ma dopo qualche mese, a novembre, il CT lo convoca per le partite contro Albania ed Austria.
Mancini intravede del potenziale in Simone e la convocazione si tramuta in qualcosa di più grande il 16 novembre 2022, giorno in cui il prodigio dell’Udinese fa il suo esordio nei minuti finali della partita amichevole tra Albania ed Italia conclusasi con il risultato di 3-1 in favore degli azzurri. Pafundi sostituisce Verratti e diventa in quel preciso istante il più giovane esordiente degli ultimi 100 anni della storia della nostra nazionale, arrivando quasi al gol.
Caratteristiche fisiche e tecniche di Simone Pafundi
Pafundi è un giocatore moderno che nasce come trequartista, anche se può essere impiegato anche come esterno o seconda punta, dotato di grande velocità ed agilità, ma soprattutto di una tecnica sopraffina con cui porta a spasso le difese avversarie. Il gioiello di Sottil è mancino di piede, con baricentro basso e una velocità palla al piede spaventosa che lo rendono, anche in quanto a doti fisiche, molto simile a giocatori come Insigne o Messi, suo idolo indiscusso, a cui si ispira e che studia molto come da lui stesso affermato.

La stagione corrente con la squadra di Sottil
A partire dalla stagione corrente, sebbene abbia collezionato qualche presenza anche con la Primavera, Pafundi si è unito in maniera costante alla prima squadra di Sottil, che sin qui lo ha convocato per quasi tutti gli impegni stagionali dell’Udinese in campionato. Benché abbia trovato un buono spazio in qualche amichevole giocata dal club, purtroppo non si può dire lo stesso per quanto concerne l’impiego in Serie A, dove per ora ha collezionato solo una manciata di minuti subentrando contro il Torino ed il Sassuolo.
Tuttavia, sebbene i minuti in campo siano pochi, il poter respirare ed assaporare l’ambiente della prima squadra è sicuramente molto importante per Pafundi, che ha la preziosa occasione di poter prendere lezioni calcistiche da giocatori esperti come Deulofeu e Pereyra, sempre pronti ad accoglierlo sotto la loro ala. Quel che è certo però è che Simone è ancora molto giovane, basti pensare che tra qualche giorno, il 14 marzo, compirà 17 anni, pertanto senza dubbio il tempo per maturare c’è, ed è anzi tutto dalla sua parte.

Il futuro calcistico di Pafundi
Il giovane Simone Pafundi rappresenta uno dei talenti più puri, limpidi e promettenti nel panorama dei giovani italiani alla ricerca di consacrazione ai massimi livelli. Oltre alla chiamata di Mancini in nazionale maggiore, non sono ovviamente mancate le chiamate nelle nazionali giovanili per il talento di origini campane, nelle quali brilla spesso e volentieri, mettendo a referto i suoi soliti gol ed assist, delle vere e proprie costanti per lui indipendentemente dalla categoria in cui si esprima.
Certamente Pafundi non può vantare molta esperienza alle spalle ed è ancora molto grezzo, ma con pazienza, sacrificio e tanto duro lavoro senza dubbio potrà diventare una delle prossime colonne portanti del calcio italiano e dell’Udinese di Pozzo che, nonostante l’interesse di molti club italiani ma anche stranieri, per ora si può coccolare il suo gioiello.