UFC, Jon Jones di nuovo campione: tutto sulla carriera del GOAT delle MMA

Ripercorriamo la carriera dentro e fuori dall'ottagono di Jon Jones, uno dei fighter UFC più forti di tutti i tempi

Matteo Silvestri  - Contributore
12 Min di lettura

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Durante i 30 anni di storia della Ultimate Fighting Championship, l’organizzazione per eccellenza di arti marziali miste, si sono susseguiti grandi campioni nelle diverse categorie di peso e gli appassionati da tutto il mondo hanno sempre avuto difficoltà nel nominare con certezza il più grande pound-for-pound di tutti i tempi. Tra le varie divisioni di peso ha sempre avuto maggior risalto tra i fan la classe regina, ovvero i pesi massimi, per via del maggior spettacolo offerto (alta percentuale di finalizzazioni) e per l’imponenza fisica dei fighters.

Nonostante ciò, con il progredire di questo sport in tutto il mondo, nell’ultimo decennio sono arrivati nella compagnia di Dana White fenomenali atleti di ogni categoria che hanno messo serie ipoteche sul trono di GOAT di questo sport come Khabib Nurmagomedov, George Saint-Pierre, Anderson Silva, Demetrious Johnson e Jon Jones. Proprio quest’ultimo potrebbe aver chiuso definitivamente questo storico dibattito con l’incredibile vittoria di UFC 285 sul francese Ciryl Gane che gli è valso, oltre al titolo dei pesi medio-massimi reso vacante dopo anni di dominio, anche l’importantissimo trono dei massimi UFC.

Jon Jones, UFC*
Jon Jones, UFC*

UFC, nessuno come Jon Jones

Il mondo delle arti marziali miste è un ambiente da sempre stereotipato, criticato e di nicchia e per questi motivi è in continuo aggiornamento e sviluppo. Dal lato sportivo gli atleti sono sempre più completi in ogni ambito del combattimento, con incontri sempre più spettacolari ed equilibrati che stanno andando a sostituire le famose sfide retrò tra Wrestler e Striker. Proprio di questa nuova generazione di fighters è un esempio perfetto il nuovo campione pesi massimi UFC Jon Jones. Che si guardi ai semplici numeri o che si vada a commentare i suoi incontri, la descrizione perfetta per Jonny Bones è completo, pericoloso, straordinariamente tecnico e ai limiti dell’imbattibile in ogni situazione di fighting.

I numeri e le statistiche della sua grandissima carriera parlano da sé: 27 vittorie da professionista di cui 21 in Ultimate Fighting Championship, detentore del titolo pesi medio-massimi UFC con 13 difese, detentore attuale del titolo pesi massimi UFC, detentore del titolo pesi medio-massimi USKBA ad inizio carriera e soltanto una sconfitta arrivata tra l’altro per squalifica (gomitata illegale).

Analizzando più nello specifico le prestazioni nella gabbia vediamo chiaramente quanto l’americano sia in  grado di portare a suo favore ogni match in qualsiasi fase dell’incontro grazie ad un background di successo nella Lotta libera, nella Lotta greco-romana, nella Muay thai, nel Gaidojutsu e nel Jiu jitsu brasiliano. Chiare prove dell’utilizzo magistrale di queste specialità nell’ottagono sono le 11 finalizzazioni solo in UFC con 5 KO/TKO e 6 sottomissioni ai danni di atleti fenomenali.

Jon Jones, UFC*
Jon Jones, UFC*

UFC, l’altra faccia di Jon Jones

Il presidente della Ultimate Fighting Championship Dana White ha sempre dimostrato grande fascino verso gli atleti in grado di portare sia nella gabbia che nelle varie conferenze stampa/interviste un proprio personaggio che attirasse gli appassionati da tutto il mondo per vedere gli eventi targati UFC. Oltre ai vari Conor McGregor, Colby Covington e Chael Sonnen (giusto per citarne alcuni) anche il nuovo campione pesi massimi Jon Jones è stato capace di usare il microfono e la gabbia per creare delle vere e proprie faide con gli altri atleti, una su tutte quella con la leggenda americana Daniel DC Cormier.

Purtroppo per l’immagine dell’atleta e soprattutto di questo sport, l’aura da cattivo ragazzo dietro al 35enne nativo di Rochester (New York) non ha riguardato solo il business e il mondo del fighting durante la sua carriera:

Agli inizi del 2015, pochi giorni dopo la vittoria su Daniel Cormier, la Commissione Atletica del Nevada diffonde la notizia che Jones è risultato positivo alla cocaina in un test effettuato un mese prima del match con DC ma l’incontro non verrà annullato perché la sostanza in questione non rientra nelle vietate durante i periodi lontani dalle competizioni. Jon Jones annuncia il suo ingresso in una struttura di riabilitazione che lascia dopo una sola notte e dichiara poco dopo di non essere né cocainomane né un consumatore occasionale e di aver commesso soltanto un grave errore.

Jon Jones, UFC*
Jon Jones, UFC*

Passano pochi mesi e l’americano viene coinvolto in un incidente in cui ferisce una donna incinta dopo essere passato con il semaforo rosso. Jones scappa, ritorna sul luogo per prendere dei soldi e della marijuana e si consegna alla polizia alcune ore dopo. Il giorno successivo il presidente Dana White revoca la cintura e sospende a tempo indeterminato Bones che nel mentre si dichiara colpevole e viene condannato a 18 mesi di libertà vigilata. Si espone in una lunga videointervista con il noto giornalista Ariel Helwani in cui ammette i suoi errori, tra cui la dipendenza dalla marijuana e i periodi di feste sfrenate tra fumo e alcool.

Nonostante qualche altro problema con la legge Jon Jones riesce comunque a tornare nell’ottagono vincendo nell’aprile del 2016 il titolo ad interim contro Ovince St. Preux. La UFC tenta di ripartire fissando la rivincita con Cormier che però salterà di nuovo a causa di un test antidoping fallito da Jones. Quando la notizia viene resa nota, organizza una conferenza stampa in cui proclama la sua innocenza ma mentre cerca di giustificarsi, il peso dei media lo mette all’angolo e scoppia a piangere davanti ai cronisti. L’americano verrà di nuovo sospeso per un anno e viene accertato che le sostanze proibite trovate nel suo sangue derivano da un farmaco per la disfunzione erettile che l’atleta ammette di aver assunto.

Jon Jones, UFC*
Jon Jones, UFC*

Passano altri 15 mesi e Jones torna a combattere mettendo KO Daniel Cormier con uno spettacolare head kick che gli regala il titolo, ma anche in questa occasione la UFC rivela la positività di Bones ad uno steroide anabolizzante. La storia dunque si ripeterà con una sospensione di più di un anno, la revoca del titolo e il risultato dell’incontro trasformato in No Contest.

A dicembre 2018 l’ex campione torna in azione nel rematch contro Alexander Gustafsson e lo sconfigge per TKO alla terza ripresa e dopo una serie di analisi sospette Jones riesce a farsi scagionare da alcuni test che rischiavano di dargli una squalifica di diversi anni. Le vicende con il doping si concludono a fine 2018, ma ormai l’opinione pubblica è divisa tra chi lo reputa un pessimo atleta e chi lo difende.

Tra il 2019 e il 2021 Jon Jones tocca il punto più basso sia della sua vita che della sua carriera. Viene denunciato per molestie da una cameriera in uno strip club e arrestato per sospetta violenza sulla fidanzata Jessie Moses, la quale però negherà tutto. Verranno rese pubbliche le riprese delle telecamere di sicurezza durante l’arresto e si vedrà un Jones totalmente alla deriva. In contemporanea a questi eventi l’americano torna a combattere ma dopo due prestazioni opache contro Dominic Reyes e Thiago Santos affermerà di aver perso interesse per le MMA, renderà vacante il titolo e si prenderà una pausa di diversi anni per ricostruire la sua vita.

Jon Jones e Cyril Gane, UFC*
Jon Jones e Cyril Gane, UFC*

UFC, Jon Jones intoccabile: emblematica la vittoria su Ciryl Gane

L’evento UFC 285 tenutosi alla T-Mobile Arena di Las vegas (Nevada) del 4 marzo 2023 è stato uno dei più importanti della storia dell’organizzazione di Dana White sia guardando al calibro degli atleti presenti nella card sia dal punto di vista delle vendite dei pay-per-view. Ovviamente gran parte di questo successo è arrivato grazie all’hype generato dal ritorno a distanza di anni nell’ottagono più famoso del mondo del nuovo campione dei pesi massimi Jon Jones, che ha sconfitto e finalizzato in poco più di 2 minuti il francese Ciryl Gane.

Molti appassionati ed esperti del settore erano scettici sull’approdo nella categoria regina di Bones vista l’assenza dai combattimenti per oltre tre anni, il progredire dell’età e la mentalità non proprio da professionista vista nelle ultime uscite, eppure nonostante tutto il 35enne americano si è dimostrato ancora al top della condizione e della freddezza, portando a terra e finalizzando con una facilità sconvolgente uno dei pesi massimi più elusivi che il mondo delle arti marziali miste abbia mai visto.

Jon Jones, UFC*
Jon Jones, UFC*

Ciryl Gane però è solo l’ennesimo caso di ottimo atleta che di fronte a Jones nulla ha potuto, e la grandezza della carriera di Bones si può tranquillamente vedere nei salti generazionali che l’americano ha affrontato e superato in maniera netta. Durante i primi anni alla corte della Ultimate Fighting Championship lo statunitense nativo di Rochester ha sconfitto gran parte degli atleti della vecchia generazione, superando tra gli altri, pionieri di questo sport come Lyoto Machida, Quinton Rampage Jackson, Mauricio Shogun Rua e Stephan Bonnar.

Jon Jones, UFC*
Jon Jones, UFC*

Nel top della carriera e da campione UFC pesi medio-massimi ha difeso con successo il titolo contro tutti i migliori della sua epoca come Daniel Cormier (due volte doping permettendo), Rashad Evans, Glover Teixeira, Chael Sonnen e Alexander Gustafsson (due volte). Da veterano e da leggenda assoluta ha rimesso piede nella gabbia spegnendo le nuove leve come Dominic Reyes e Anthony Smith e per non farsi mancare nulla è salito nella categoria superiore finalizzando un’altro atleta molto più giovane e portandosi a casa un’altra cintura.

Se si vuole inoltre guardare al lato mediatico,visto che nel mondo delle MMA il business è fondamentale, Jon Jones ha fortificato nel corso degli anni il suo status di Greatest Of All Time concludendo in positivo tutte le rivalità create con i media prendendo il sopravvento sui precedentemente citati Cormier, Evans e Gustafsson. L’ultima grande sfida nella carriera dell’americano, oltre a seppellire definitivamente il suo lato buio, potrebbe essere questa estate contro un’altra leggenda come Stipe Miocic sempre nei pesi massimi. Quindi, che lo si odi o meno, non si può non citare il nome di Jon Bones Jones quando si parla di arti marziali miste.

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